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Cronaca

Premio Asimov per la divulgazione scientifica: i salentini premiati

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Si è tenuta oggi pomeriggio online la finale per la “Puglia Sud” del Premio Asimov per la divulgazione scientifica, un’iniziativa nazionale affidata per le province di Lecce, Brindisi e Taranto al Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento e alla Sezione INFN di Lecce; coordinatore è stato il professor Andrea Ventura, docente di Fisica sperimentale a UniSalento, in collaborazione con Laura Viola, responsabile della Biblioteca del Dipartimento.

Quattordici le scuole superiori in gara, i cui studenti hanno presentato recensioni dei libri finalisti per questa sesta edizione del Premio: “L’albero intricato” di David Quammen (Adelphi), “L’ultimo Sapiens. Viaggio al centro della nostra specie” di Gianfranco Pacchioni (Il Mulino), “La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il nostro pianeta” di Barbara Mazzolai (Longanesi), “L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo” di Amedeo Balbi (UTET) e “Imperfezione. Una storia naturale” di Telmo Pievani (Raffaello Cortina editore).

La commissione scientifica nazionale ha scelto di premiare le recensioni di:
Alberto Casarano, Maria Chiara Giaffreda e Lorenzo Verardi del Liceo scientifico e linguistico “Vanini” di Casarano;
Giuseppe Bisignano, Simona di Presa, Benedetta Resta e Francesca Senatore del Liceo scientifico “Ribezzo” di Francavilla Fontana;
Maria Sofia Legittimo del Liceo scientifico e linguistico “Vallone” di Galatina;
Aureliano Marco Corallo e Letizia Monaco del Liceo scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce;
Gaia Sbocchi e Cristina Stefanelli del Liceo scientifico “da Vinci” di Maglie;
Angela Donateo e Maria Lucia Sicuro dell’IISS “Trinchese” di Martano;
Francesca Caruso, Francesca Pia D’Andria, Valentina Martino, Alessandra Spagnolo e Francesco Maria Trovisi dell’IISS “Ferraris” di Taranto.
Hanno inoltre ricevuto una menzione per aver scritto la migliore recensione all’interno del proprio istituto scolastico: Aurora Pizzolante per il Liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli, Matteo Micella per l’IISS “Fermi” di Lecce, Paolo Giuseppe Potì del Liceo classico e musicale “Palmieri” di Lecce, Gloria Ronco e Marianna Miglietta per l’IISS “Virgilio-Redi” di Lecce-Squinzano, Francesco Moscogiuri per l’IISS “Del Prete – Falcone” di Sava e Camilla Roberto per il Liceo scientifico “Battaglini” di Taranto.

Nel pomeriggio si è svolta, a seguire, la cerimonia finale nazionale del Premio, con il coinvolgimento di 15 regioni. A rappresentare la Puglia Sud è stata Letizia Monaco, studentessa del Liceo scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce, già premiata a livello regionale, per la sua recensione del libro “L’ultimo Sapiens”, risultata tra le prime in tutta Italia per l’eccellente giudizio ottenuto.

Cronaca

Rissa nella notte a Ruffano

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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.

L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.

In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.

Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.

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Cronaca

37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.

Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.

I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.

A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.

Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.

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Attualità

Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…

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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.

L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.

La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.

Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.

L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.

Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.

Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.

Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.

Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.

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