Cronaca
Da Foggia al Salento per rapinare banche
Assaltarono la banca di Acquarica del Capo il 13 febbraio scorso: arrestati due uomini del foggiano. La loro è stata una vera e propria toccata e fuga
Rapinarono la Credem di Acquarica del Capo il 13 febbraio scorso.
Arrestati dai carabinieri della Compagnia di Tricase in collaborazione con i loro colleghi di Foggia Valerio Granato, 25 anni e Dario Perrucci, 26 anni, entrambi di Cerignola (Foggia).
’indagine, coordinata dal Sost. Proc. della Repubblica di Lecce, dott. Giovanni Gallone è stata condotta dal nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tricase, ha consentito di disarticolare un gruppo di individui provenienti dall’area foggiana di Cerignola che ha organizzato una vera e propria sortita “toccata e fuga” (da qui il nome dell’operazione) nel sud Salento, colpendo l’obiettivo prescelto e rientrando in giornata nel foggiano.
Per raggiungere “la meta” salentina, la banda utilizzava due veicoli “puliti”, un furgone a noleggio e una Fiat 500X di supporto, che venivano parcheggiati a distanza di sicurezza ed utilizzati per abbandonare la zona dove veniva commessa la rapina.
Il modus operandi era il seguente: una volta in loco, dal furgone veniva scaricato uno scooter, risultato rubato, con matricola di telaio abrasa e con targa fittizia di cartone plastificato; il mezzo veniva utilizzato dai rapinatori per raggiungere la banca, rapinarla e scappare il più velocemente possibile da quel luogo.
Durante la rapina ad Acquarica, Granato, con il viso mascherato solo da uno spesso velo di fondotinta scuro, era riuscito agevolmente a sopraffare l’impiegata, scostandola violentemente dalla sua postazione. in quel caso riuscì ad arraffare circa 2mila euro dal cassetto della stessa, per poi fuggire seppur ostacolato da coraggiosi clienti che, invano, avevano tentato di placcarlo.
Dopo aver guadagnato l’uscita con fatica, era risalito a bordo dello scooter condotto da un complice facendo perdere le proprie tracce.
L’attività investigativa dei carabinieri si è basata sull’approfondita e paziente analisi di innumerevoli filmati di videosorveglianza raccolti nell’immediatezza in tutto il paese di Acquarica del Capo, i cui dati sono stati incrociati e messi a sistema con i successivi accertamenti effettuati, fra cui un determinante riscontro ottenuto grazie all’approfondimento tecnico sviluppato della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri di Bari a cui è stato inviato, per le opportune analisi, quanto rinvenuto e repertato sul luogo del delitto, ovvero un foglio plastificato tenuto in mano da Granato.
Su questo foglio, perso dall’uomo a seguito della colluttazione avuta con i clienti della banca, sono state rilevate la presenza di impronte utili riconducibili a Perrucci, peraltro già da giorni nel mirino degli investigatori poichè precedentemente individuato dai carabinieri salentini quale sottoscrittore del contratto di noleggio del furgone utilizzato per lo spostamento.
Le indagini hanno consentito di indagare per concorso e favoreggiamento sia una terza persona a cui era riconducibile la fiat 500x individuata nei filmati sempre al seguito del furgone a noleggio, sia una quarta persona, una donna, che aveva accompagnato Perrucci presso la ditta di noleggio e che aveva messo a disposizione del gruppo la propria utenza telefonica mobile.
Casarano
18 imprese edili controllate dai Carabinieri, tutte irregolari
Sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa. I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con…
I diversi infortuni avvenuti in questo ultimo periodo nella nostra provincia soprattutto – nella fervente attività in edilizia – hanno visto l’intensificarsi dei controlli da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce in collaborazione con il personale dell’Arma Territoriale.
Le verifiche si sono focalizzate soprattutto nel settore edile con particolare attenzione all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza tralasciare il rispetto delle regole in materia di lavoro e legislazione sociale.
I controlli nel periodo in esame hanno riguardato ben 18 imprese edili dislocate nei comuni di Ugento, Casarano, Galatina, Lecce, Surbo e Squinzano risultate tutte irregolari.
Su 42 posizioni lavorative verificate, 29 risultavano irregolari e 8 lavoratori erano sconosciuti alla P.A. poiché “in nero” e privi di qualsiasi forma assicurativa, motivo per il quale sono stati emessi 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Un ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato irrogato per gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In totale, a seguito delle violazioni rilevate 16 imprenditori saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria, inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa.
I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con un’attenzione particolare a quello edile al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Castrignano dei Greci
18enne fermato con hashish, marijuana e “kit dello spacciatore”. Arrestato
Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli…
Gli uomini della Compagnia Carabinieri di Maglie, al comando del Maggiore Zaccaria, hanno chiuso il cerchio intorno a un diciottenne incensurato e in attesa di occupazione, che probabilmente per “arrotondare” le entrate economiche aveva messo in piedi un “giro” di spaccio di hashish e marijuana nella zona di Castrignano dei Greci.
Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli. A quel punto è “spuntato” nell’abitacolo un grinder, una specie di macinino tascabile utilizzato dai giovani per tritare e sminuzzare la marijuana prima di preparare lo “spinello” da fumare; dentro quel piccolo strumento c’erano alcuni grammi di erba.
Inoltre, piegate dentro un pacchetto di sigarette sono state trovate banconote di vario taglio per un totale di 280 euro.
Scattata la perquisizione a casa del diciottenne, gli uomini dell’Arma hanno trovato circa ottocento grammi di droga tra hashish e marijuana, insieme al classico “kit dello spacciatore”, ovvero tre bilancini di precisione, coltelli e forbici con evidenti tracce di droga.
Ritenendo che tutta quella droga nascosta in casa fosse destinato alla vendita, i Carabinieri hanno portato il giovane in caserma, dove è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di spaccio”, quindi hanno illustrato i dettagli dell’operazione al PM di Lecce, che ha disposto i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Collepasso
Piscina panoramica costruita abusivamente e abuso edilizio. Deferito 58enne
In particolare, ciò che era stato autorizzato come una ristrutturazione di un fabbricato rurale di 50 metri quadri, stava diventando un immobile della superficie di 150 metri quadri, ed il recupero di uno “specchio acqueo” della superficie di 25 metri quadri e profondo mezzo metro si stava sviluppando in un ampliamento dello stesso a 40 metri quadri, con profondità di un metro e mezzo, presumibilmente ad uso piscina…
Non è sfuggito ai Militari del Nucleo Forestale di Gallipoli un cantiere edile, nella zona panoramica della Serra di Sant’ Eleuterio, in agro di Collepasso, per cui, con un accertamento congiunto con l’ Ufficio Tecnico Comunale, hanno verificato che i lavori in corso di esecuzione erano difformi da quanto assentito dal titolo edilizio rilasciato dal Comune.
In particolare, ciò che era stato autorizzato come una ristrutturazione di un fabbricato rurale di 50 metri quadri, stava diventando un immobile della superficie di 150 metri quadri, ed il recupero di uno “specchio acqueo” della superficie di 25 metri quadri e profondo mezzo metro si stava sviluppando in un ampliamento dello stesso a 40 metri quadri, con profondità di un metro e mezzo, presumibilmente ad uso piscina.
Tutto ciò, come si diceva, in area classificata come “paesaggio rurale” nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, e quindi vincolata per la riconosciuta pregevolezza paesaggistica.
I Carabinieri Forestali, inoltre, hanno rinvenuto cumuli di rifiuti edili, in parte spianati, rivenienti dall’ attività di cantiere. Hanno perciò sottoposto a sequestro le aree adibite a deposito (incontrollato) degli inerti derivanti dai lavori, nonché le costruzioni difformi ed ampliate abusivamente.
Per il proprietario 58enne, nonché direttore dei lavori, è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Lecce; gli sono stati ascritti i reati di cui all’ art. 44, comma 1, lett. a), b) e c) del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (Testo Unico dell’ Edilizia e dell’ Urbanistica), per gli abusi edilizi, ed agli articoli 255 e 256 del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (Testo Unico Ambientale), per la gestione di rifiuti non autorizzata e deposito incontrollato.
I Militari hanno constatato che, adiacente ad un “trullo” già utilizzato come magazzino connesso ad attività agricole, era stata realizzata una costruzione della superficie di 65 metri quadri, già completa di copertura, per uso residenziale.
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