Cronaca
Processo in vista per sei truffatori seriali
Componenti di un’associazione a delinquere dedita alla contraffazione di documenti di identità, buste paga e certificazioni amministrative mediante l’uso di dati anagrafici falsi o appartenuti a persone defunte
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Dovranno comparire l’11 agosto davanti al giudice i sei imputati per la sequela di truffe ai danni di società finanziarie, banche e compagnie assicurative nel territorio salentino: Domenico Cezza, 52enne, di Poggiardo; Pantaleo Martano, 55enne di Melendugno; Anna Pantalea De Pascalis, 54enne di Martano e Orazio Orlacchio, 49enne di Poggiardo.
E poi Luigi Minghetti, Pittbull, 61enne di Presicce-Acquarica; Vincenzo Montinaro, 49 anni, di Melendugno.
Accusati di associazione a delinquere, truffa aggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e da privato, falso in documento valido per l’espatrio.
Cezza, Martano, De Pascalis ed Orlacchio vennero già arrestati nel febbraio scorso, dopo essere stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Giovanni Gallo.
In seguito hanno ottenuto la revoca della misura.
Il collegio difensivo, durante l’udienza preliminare, dovrebbe avanzare richiesta di rito alternativo per alcuni degli imputati.
L’operazione “Camaleonte”
L’operazione Camaleonte è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Lecce.
I fatti si sarebbero verificati dal mese di luglio del 2018 fino a febbraio del 2020.
Le indagini son partite da un mutuo ipotecario erogato da una banca di Galatina a favore di una persona presentatasi quale agente della “Polizia di Stato”, ma le cui generalità appartenevano a un ex fantino di origine toscana, defunto nel 2014. Il mutuo faceva riferimento ad una operazione fittizia di compravendita immobiliare.
Da qui scoperta l’esistenza in provincia di Lecce di un’associazione a delinquere dedita alla contraffazione di documenti di identità, buste paga e certificazioni amministrative mediante l’uso di dati anagrafici falsi o appartenuti a soggetti defunti, al fine di trarre in inganno l’istituto di credito.
Secondo l’accusa, Cezza stabiliva quali documenti contraffare e incaricava Martano e la De Pascalis della loro concreta realizzazione. Quest’ultima, sfruttando il ruolo di funzionaria di banca, “legalizzava” le truffe ai danni della stessa. Finché la dipendente non è stata scoperta e licenziata per giusta causa.
Invece, ai timbri ed alle false autocertificazioni provvedevano dei soggetti campani non identificati.
L’associazione a delinquere, specializzata anche nella falsificazione di patenti di guida, ha tentato poi un’altra truffa ai danni di una banca di Lecce per la concessione di un mutuo ipotecario.
Truffata anche una nota società di assicurazioni di Brindisi con l’attivazione di false polizze sulla vita a carico di persone inesistenti o decedute (circa 400 per un valore complessivo di oltre 760 mila euro), grazie al contributo dell’agente assicurativo Andrea Orlacchio che “aggiustava” le pratiche, senza che la direzione se ne accorgesse.
Cronaca
Giornalismo in lutto, è morto Toti Gentile
Giornalista sportivo di lungo corso, è stato il primo addetto stampa dell’Università di Lecce, ai tempi del rettore Donato Valli
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Mondo del giornalismo in lutto.
Si è spento Toti Gentile, figura storica del giornalismo salentino.
Aveva 78 anni. Era malato da tempo, lascia tre figlie, Serena, Annalisa e Sara.
Giornalista sportivo di lungo corso, è stato il primo addetto stampa dell’Università di Lecce, ai tempi del rettore Donato Valli.
È stato corrispondente per la Gazzetta dello Sport, La Stampa e il Resto del Carlino e poi per la Gazzetta del Mezzogiorno.
Era tra coloro che promossero la nascita del Quotidiano.
I funerali ii sono tenuti questo pomeriggio, a Lecce, presso la chiesa di Santa Lucia.
Campi Salentina
Spacciava da casa, arrestato 48enne
Dalla sua abitazione dei Campi Salentina, via vai di consumatori; nei pressi della sua abitazione l’uomo usciva in strada e consegnava loro la droga
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Le porte della Casa Circondariale di Lecce, questa volta, si sono aperte per un 48enne di Campi Salentina, già noto alle forze dell’ordine.
Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto è stato operato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina che hanno svolto uno specifico e mirato servizio di controllo del territorio nel corso del quale hanno arrestato un 48enne del posto.
I militari hanno preso di mira una zona conosciuta per i continui via vai di giovani che più volte sono stati segnalati in quanto assuntori di sostanze stupefacenti.
Un servizio di osservazione e controllo ha permesso una prima ricostruzione del modus operandi che il 48enne ha nella sua presunta attività di smercio droga.
I clienti, che giungevano in quella zona a bordo di utilitarie, si dirigevano verso l’abitazione dell’uomo che usciva in strada e consegnava involucri in cellophane.
Incarti che successivamente i militari accertavano essere cipollette contenenti cocaina.
I carabinieri, così dopo aver controllato gli acquirenti hanno proceduto con la perquisizione personale del 48enne.
In seguito la perquisizione è stata allargata all’abitazione dove, all’interno di alcuni pensili del locale cucina, i militari hanno rinvenuto: 115 gr. circa di cocaina, in parte già confezionata per lo spaccio; quasi 100 grammi complessivi di marijuana e hashish; materiale vario per il confezionamento ed un bilancino di precisione.
Nel prosieguo delle operazioni l’uomo è stato trovato in possesso di 200 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Al termine delle operazioni l’uomo è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotto presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
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Cronaca
Ancora un’auto data alle fiamme nel Basso Salento
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Ancora un’auto in fiamme nella notte nel Basso Salento.
Attorno all’una e 40 della notte appena trascorsa, a Matino si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Maglie in via Tripoli.
Qui, un incendio aveva avvolto una Lancia Y ferma in sosta.
Le lingue di fuoco avevano intaccato l’intera vettura, danneggiando anche la facciata di alcune abitazioni adiacenti.
I vigili del fuoco hanno potuto impedire la propagazione del rogo, evitando ulteriori danni a persone e cose e garantendo la sicurezza pubblica, ma non hanno potuto sottrarre la macchina alla distruzione.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Comando Stazione di Casarano, che indagano sull’accaduto.
La violenza del rogo desta un forte sospetto di dolo.
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