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Cronaca

Ragazzo d’origine albanese arrestato per spaccio

Nascondeva, nella propria abitazione, cocaina, anfetamina e 2mila e 500 euro in contanti. Arrestato a Taviano Muka Altin

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Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Casarano hanno tratto in arresto, a Taviano, Altin Muka. L’uomo, 22enne disoccupato, nato in Albania ma residente a Taviano, è stato fermato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio.


Muka Altin, 22 anni

Muka Altin, 22 anni


Nello specifico i militari, in seguito a perquisizione personale e domiciliare,  hanno rinvenuto, all’interno di una credenza della cucina, tre involucri in cellophane di colore bianco contenenti cocaina per un peso complessivo di poco superiore ai trentasette grammi, a loro volta suddivisi in quarantotto dosi pronte allo spaccio; una busta in cellophane di colore bianco con ritagli ovali uguali a quelli usati per confezionare le dosi delle sostanze stupefacenti; un bilancino di precisione elettronico e all’interno del comodino della stanza da letto, occultati in un barattolo di tabacco, altri quattro involucri in cellophane di colore bianco  contenenti stupefacente, sempre cocaina, per un peso complessivo di circa ventitré grammi e mezzo. Infine, è stato rinvenuto anche un involucro contenente quaranta pasticche di anfetamina 2mila e 500 euro, presunti provento di pregresso spaccio.

Il PM di turno, avvisato dei fatti e concordando con l’operato dei militari, ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la casa circondariale di Lecce ed il sequestro dello stupefacente, dei soldi e del materiale rinvenuto.


Cronaca

A Lido Marini stampavano soldi falsi da spacciare online

Smantellata sofisticata stamperia clandestina di banconote false. Decisiva l’analisi della blockchain per identificare gli autori. Tra gli arrestati c’è un uomo di Lido Marini. Uno dei promotori dell’organizzazione criminale, è stato individuato grazie ad una recensione rilasciata su “Tripadvisor” dove aveva inserito lo stesso nickname utilizzato su Telegram per vendere le banconote false

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A conclusione di un’articolata e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, i Carabinieri della Sezione Criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria hanno smantellato una sofisticata stamperia clandestina attiva in Salento e specializzata nella produzione e distribuzione online di banconote false su scala nazionale e internazionale.

L’operazione, condotta con il prezioso supporto della Sezione Cyber del Nucleo Investigativo di Lecce e dei militari dei Comandi Provinciali dei Carabinieri di Lecce, Lodi, Padova e L’Aquila, nonché il supporto di tre Specialist di Europol, ha consentito l’esecuzione di una misura cautelare coercitiva personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, nei confronti di tre persone una delle quali è Micheal Morciano, un 25enne domiciliato a Lido Marini dove è stato trovato un laboratorio di falsificazione.

I fermati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di valuta falsa e autoriciclaggio.

Le indagini, avviate nel corso del 2024, hanno tratto impulso dal costante monitoraggio condotto dagli specialisti della Sezione Criptovalute sui canali Telegram dedicati alla compravendita illecita di valuta falsa, pagata anche tramite valute digitali e criptovalute.

La strategia investigativa si è rivelata vincente grazie all’impiego di avanzate tecniche di analisi della blockchain (la tecnologia blockchain è un meccanismo di database avanzato che permette la condivisione trasparente di informazioni all’interno di una rete aziendale. Un database blockchain archivia i dati in blocchi collegati tra loro in una catena), che hanno permesso ai militari di deanonimizzare con estrema precisione i pagamenti effettuati dagli acquirenti, consentendo così di risalire all’identità degli arrestati e all’intera rete distributiva del denaro contraffatto.

In particolare, grazie all’attività di Open Source Intelligence svolta dai militari, uno dei promotori dell’organizzazione criminale, veniva individuato anche grazie ad una recensione rilasciata su Tripadvisor, dove aveva inserito lo stesso nickname utilizzato su Telegram per vendere le banconote false.

Nel corso delle perquisizioni è stata individuata e smantellata la stamperia clandestina di Lido Marini allestita in ambito domestico, dotata di sofisticate apparecchiature in grado di produrre banconote false di elevatissima qualità tecnica, appartenenti a tre nuove e insidiose classi di contraffazione, come confermato dalle analisi tecniche svolte dal National Analysis Centre (N.A.C.) della Banca d’Italia.

Dalle investigazioni è inoltre emerso che il gruppo criminale stava per ampliare ulteriormente la propria attività criminale, avendo già predisposto un innovativo macchinario di incisione laser per la produzione di monete false da 2 euro, una tecnica completamente inedita nel panorama nazionale e internazionale delle falsificazioni monetarie.

L’organizzazione criminale aveva creato un vero e proprio mercato parallelo, con spedizioni illecite individuate non soltanto in Italia ma anche verso numerosi Paesi dell’Unione Europea, tra cui Francia, Spagna, Germania, Austria e Belgio. Il volume d’affari generato dall’attività illecita, preliminarmente stimato, supera i 180.000 euro.

Fondamentale per il buon esito dell’operazione è stato il contributo di EUROPOL, che ha garantito un rapido ed efficace flusso informativo nell’ambito della cooperazione internazionale contro il crimine nel falso monetario.

Nel corso delle attività operative odierne, oltre all’arresto dei tre principali indagati, è stato perquisito un quarto soggetto che partecipava attivamente alla rete criminale. Durante le perquisizioni, gli investigatori hanno sequestrato 40.000 euro false di vario taglio, tre stampanti utilizzate per la contraffazione, un incisore laser per coniare le monete, diverse monete false e numerosi dispositivi elettronici.

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Cronaca

Altra notte, altra auto: in fiamme una BMW

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Questa volta siamo a Surbo: è qui che si è verificato, nella notte appena trascorsa, l’ennesimo incendio d’auto senza che se ne conoscano i colpevoli.

Alle 03:30 circa la chiamata al 115 che ha portato sul posto, in via Fratelli Trio, una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce.

Il mezzo, una BMW modello 525, era parcheggiato nell’area di sosta annessa ad una palazzina della zona.

L’intervento della squadra ha permesso di spegnere prontamente l’incendio che aveva coinvolto il veicolo, nonché di contenere le fiamme che avevano interessato anche diversi contenitori della nettezza urbana ubicati nelle immediate vicinanze.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del nucleo radiomobile di Lecce, per i provvedimenti di competenza.

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Cronaca

Sta bene l’arbitro ferito da un infisso a Specchia

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Nessuna grave conseguenza, fortunatamente, per l’arbitro incappato nella giornata di ieri in un incidente a Specchia durante il match valevole per la 21ª giornata del Campionato Amatori USACLI Over 30 – Girone B.

Il signor Carmelo Gaballo di Galatina, soccorso dal 118 all’intervallo dopo esser stato colpito alla testa accidentalmente da un infisso in un bagno degli spogliatoi, è potuto tornare a casa già nella serata di ieri.

Come comunica la A.S.D.A. Picchi di Specchia (sul cui campo disputa gli incontri casalinghi la squadra degli Amatori di Ruggiano), “il direttore di gara ha fatto rientro a casa dopo gli esami di rito, senza punti di sutura e senza alcun problema, ringraziando tutti per le attenzioni e le premure riservategli”.

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