Connect with us

Cronaca

“Raggirati da DAZN”: il grido nel vuoto di centinaia di abbonati

Proposte di riattivazione abbonamento con offerta speciale che, puntualmente, non viene attivata: l’ultimo delle vagonate di problemi per gli utenti della pay-tv britannica

Pubblicato

il


Non è tutto oro quello che luccica. L’estate 2021 è l’estate di DAZN. La pay-tv streaming britannica, lanciata in Italia nel 2018, è appena diventata il principale broadcaster sportivo del nostro Paese. Ma assieme alla crescita esponenziale degli abbonati e del palinsesto, pare crescano proporzionalmente anche i problemi.





Gli appassionati di sport hanno imparato ad apprezzare DAZN con pazienza. L’avvio, 3 anni fa, fu a dir poco difficoltoso. Gli inghippi iniziali (gravi) avevano convinto i più che il destino della TV inglese sarebbe stato quello delle tante neonate che avevano provato a scalzare Sky nel passato: un volo pindarico. Ma DAZN ha tenuto botta e, complici anche grandi investimenti ed un parterre di giornalisti dalla qualità crescente (nonché la fama del suo volto principale: Diletta Leotta), ha compensato i lag e tutte le problematiche degli streaming delle partite di calcio che, talvolta, capitava ai più di non poter nemmeno vedere, causa sovraccarico dei server.





Ora DAZN si prepara ad aprire una stagione calcistica in cui, in Italia, sarà il principale broadcaster: dopo 18 anni ha strappato a Sky l’esclusiva su tutti i match di Serie A.





Lo fa mantenendo grossomodo le sue vecchie modalità di abbonamento: con la possibilità di recedere mensilmente. Tuttavia, per coprire il buco nero delle pay-tv sportive, ossia il periodo estivo in cui migliaia di abbonati abbandonano causa assenza di eventi, ha lanciato una offerta che si è rivelata per centinaia, forse migliaia, di utenti una fregatura.





Con una mail contenente una proposta personalizzata, DAZN ha invitato tutti i suoi vecchi utenti in scadenza (o con abbonamento già chiuso) a riattivare la loro utenza entro una data specifica (grossomodo fine luglio, variabile da utente ad utente a seconda della fine del suo precedente abbonamento) per godere di un prezzo agevolato e di due mensilità gratuite: quelle iniziali post riattivazione.





Ebbene qui una lista infinita di persone ha scoperto che DAZN non è solo inaffidabile nella sua fruizione, ma è anche ingannevole e sorda.





Alla riattivazione mediante link specifico ricevuto su posta elettronica, tantissimi utenti hanno avuto una spiacevole sopresa: anziché partire con due mensilità gratuite, si sono ritrovati subito un addebito sul conto di 19,90 euro.





Il tempo di una ricerca su Google ed i malcapitati han capito che non si trattava di uno sfortunato errore. È una prassi: una infinità di utenti è incappata nella stessa situazione. Situazione che, a ragion veduta, in molti definiscono raggiro. Truffa.





19,90 euro per due mesi non cambiano la vita. Ma determinano una scelta. Scelta che in tantissimi hanno fatto proprio seguendo quella promozione che, a tutti gli effetti, altro non è che una presa in giro.





A rendere il boccone più amaro, l’assistenza praticamente inesistente. A chi prova a contattare DAZN, risponde un bot. Domande e risposte preimpostate. Canalizzate. Per arrivare dove l’utente non vuole arrivare: un rimando, un “verrai ricontattato” che non ha alcun seguito a distanza di un mese.





Lo scenario non sembra casuale. DAZN si barrica dietro una assistenza inesistente e tira dritto per la sua strada. Lascia basiti pensare a quanto stia accandendo: in Italia il calcio ha un ruolo sociale di primo livello. Il potere acquisito da DAZN di recente non trova giustificazioni nel prodotto offerto. La stessa pay-tv si continua ad attrezzare con soluzioni tampone per emergenze che già prevede (l’ultima: dei canali digitali per gli abbonati Tim-Vision, con cui è in partnership, da utilizzare quale salvagente in caso di sovraccarico. Peccato che, oltre all’assurdita del metodo, serviranno solo una fetta di abbonati, discriminando gli altri paganti. Non a caso l’Antitrust ha aperto una istruttoria su questa partnership, sulla quale non ci dilunghiamo).





Eppure pare che le garanzie che DAZN debba offrire per accaparrarsi i diritti TV non importino a nessuno. Può un broadcaster avere diritti esclusivi di eventi di portata mondiale sapendo (ed ammettendo implicitamente ed esplicitamente) di non aver gli strumenti per renderli fruibili al suo pubblico pagante? Può una Lega Calcio sdoganare un campionato spezzatino, come mai si era visto, per piegarsi alle necessità tecniche di una pay-tv annaspante? Per anni il calcio spezzatino (su cui altri broadcaster spingevano per ottimizzare gli introiti pubblicitari) è stato trattato quale bestia di satana. Nel 2021 è passato in cavalleria su una richiesta giunta da DAZN che ha dell’incredibile: giustificata proprio col suddetto rischio da scongiurare, quello di finire in sovraccarico e mandare in tilt le trasmissioni.




Mentre assistiamo attoniti agli eventi che aprono il nuovo campionato di calcio (che parte il prossimo weekend), abbiamo raccolto qui di seguito una manciata delle centinaia di recensioni online di quanti son incappati nella falsa promozione. Ad oggi, non è dato sapere se DAZN avrà modo di ravvedersi sulle quote indebitamente addebitate. Perché, ad oggi, parlare con DAZN (o ricevere risposte da DAZN) è una missione impossibile. Chi paga un abbonamento mensile a questa TV, a quanto pare, è degno, al massimo, di interfacciarsi con un robot.





Lorenzo Zito






































Cronaca

In giro con coltello e strumenti per lo scasso, arrestato

resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto abusivo di arma, Ventiduenne nei guai per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e indebito utilizzo di carta di credito rubata. Gli agenti insospettiti da un “click” hanno rinvenuto, occultato negli indumenti intimi, un coltello a scatto con lama a punta della lunghezza di circa 20 cm

Pubblicato

il

Durante un’attività di pattugliamento, i poliziotti della squadra volante del Commissariato di P.S. di Gallipoli hanno riconosciuto un giovane noto per essere dedito ai furti.

Fermato per un controllo più approfondito, il giovane, un 22enne di origini rumene ma ormai stanziato nel Salento, ha tentato la fuga che, però, è durata poco perché è stato acciuffato dopo un inseguimento a piedi dagli stessi poliziotti.

Nonostante le fasi concitate del controllo di polizia, visto che il giovane non si è dimostrato affatto collaborativo, tanto da danneggiare con dei calci anche l’auto di servizio e provocare contusioni ai poliziotti, questi ultimi sono riusciti a portarlo in Commissariato, con non poche difficoltà, e arrestarlo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto abusivo di arma, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dai contanti per avere, poco prima, prelevato del denaro contante presso una tabaccheria di Gallipoli, previo utilizzo di una carta di credito rubata.

Durante il controllo, è stato rinvenuto un trapano ed un seghetto elettrico, trasportati nel proprio zaino, da ritenersi oggetti atti allo scasso, visto anche i numerosi precedenti specifici.

Durante la perquisizione personale, gli agenti insospettiti da un “click” hanno rinvenuto, occultato negli indumenti intimi, un coltello a scatto con lama a punta della lunghezza di circa 20 cm.

Per tutti questi motivi, su disposizione del pubblico ministero di turno, il giovane è stato tratto in arresto e portato in carcere e, dopo l’udienza di convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria del comune di residenza.

Continua a Leggere

Cronaca

Santa Cesarea: serata da sballo, arresti e segnalazioni

I Carabinieri della Compagnia di Maglie, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un giovane poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti…

Pubblicato

il

SANTA CESAREA TERME – CONTROLLI NELLE SALE DA BALLO: 1 ARRESTO E 4 SEGNALAZIONI

I Carabinieri della Compagnia di Maglie, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un giovane cellinese poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento scaturisce da un’attività info investigativa che ha condotto i militari dell’Arma a sorprendere in flagranza di reato, presso una locale da ballo del posto, il 19enne, originario della provincia di Brindisi, nella attività di spaccio. 

Il giovane, sottoposto a perquisizione, aveva con sé 33 involucri contenenti verosimilmente sostanza stupefacente del tipo MDMA” per un peso complessivo di circa 20 grammi, 50 involucri contenenti verosimilmente “Ketamina” per un peso complessivo di circa 25 grammi, 2 dosi tra “cocaina” e hashish” per un peso complessivo

di circa 4 grammi, oltre la somma di 525 euro, in banconote di vario taglio. 

Il tutto è stato sottoposto a sequestro, così come il denaro ritenuto provento della presunta attività di spaccio, mentre per il giovane si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Lecce.

Nel corso della stessa attività sono stati, inoltre, segnalati all’A.G. due uomini per detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Sottoposti entrambi a perquisizione, il primo aveva con sé una dose contenente verosimilmente sostanza stupefacente del tipo “MDMA” per un peso complessivo di circa 3 grammi nonché una dose di hashish” per un peso complessivo di circa 4 grammi; mentre il secondo aveva con sé 3 dosi contenenti verosimilmente sostanza stupefacente del tipo cocaina” per un peso complessivo di circa 2 grammi nonché una dose di “marijuana” per un peso complessivo di circa 9 grammi. Tutta la droga è stata sequestrata.

Stesso contesto sono stati segnalati all’A.G. due giovani perché ritenuti responsabili di un furto con strappo ai danni di un avventore del locale da ballo. 

Diversi sono gli assuntori di sostanza stupefacente che sono stati segnalati alla Prefettura.

Continua a Leggere

Cronaca

CGIL, a proposito di ambulanze e ritardi, la colpa è “l’uso improprio del 118”

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale…

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

——————————————————————————————————–

Riceviamo e Pubblichiamo

Su tempi di attesa delle autoambulanze del 118 Presso il Pronto Soccorso di Tricase

L’Organizzazione Sindacale FP CGIL di Lecce, in riferimento alle dichiarazione di stampa apparse in questi giorni su alcune testate giornalistiche locali, circa i tempi di attesa presso il Pronto Soccorso del A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, ritiene sia necessario chiarire che uno dei fattori principali che determinano le lunghe attese nei Pronto Soccorsi, di tutta la ASL di Lecce, è l’uso improprio del servizio di emergenza-urgenza.

Spesso, infatti, casi che dovrebbero essere gestiti dalla medicina territoriale invece finiscono per sovraccaricare il 118, con chiamate inappropriate e di conseguenza il Pronto Soccorso viene preso d’assalto.

Non possiamo ignorare, inoltre, le carenze strutturali che affliggono il servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica), il quale non è dotato dei mezzi necessari per garantire interventi sanitari adeguati, ad esempio emblematico è l’impossibilità di eseguire un elettrocardiogramma, un esame di base che potrebbe prevenire l’invio inappropriato di pazienti al Pronto Soccorso.

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale.

L’ospedale Cardinale Panico è catalogato DEA di I Livello, ed è integrato nella rete delle prestazioni tempo-dipendenti (ictus, Infarti, traumi), con risultati che hanno reso la sanità salentina al primo posto per tempistica sulle patologie legate all’ictus.

Inoltre va ricordato che il  “Cardinale Panico” rappresenta una eccellenza che contribuisce, con le prestazioni di altissima qualità, a ridurre la mobilità passiva verso altre regioni, verso le quali la regione Puglia è costretta a rimborsare ricoveri molto costosi.

La nota dolente e che le risorse finanziarie regionali sono insufficienti, e i tetti di spesa imposti sono anacronistici inadeguati, anche questi fattori, specialmente nel periodo estivo, contribuiscono alla congestione degli accessi al Pronto Soccorso.

Le risorse esigue sfociano in un mancato riconoscimento di Benefit contrattuali, come il premio Covid-19, o come la lungaggine sulle progressioni economiche al personale per carenza di fondi contrattuali.

Ciò nonostante, tutto il personale Medico e di Comparto affronta ogni situazione con la massima professionalità, con spirito di abnegazione e con attrezzature all’avanguardia.

Ad nostro avviso è giunto il momento di una approfondita e sana riflessione, da parte di tutte le forze politiche e sociali a partire di chi ha potere decisionale, sul ruolo e sull’attività dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, e soprattutto sul riconoscimento economico dell’attività realmente svolta.

Il Segretario Provinciale, Floriano Polimeno

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus