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Cronaca

Rapina a Tricase: svelate le identità della banda

I tre rapinatori sono di origine campana, uno di loro neanche 16enne. Si appoggiavano in una abitazione di un uomo del posto, dove sono stati sopresi nella notte mentre giocavano a carte. Scoperti grazie a Facebook

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Errichiello Raffaele

Raffaele Errichiello


Sono stati identificati e arrestati nella notte gli autori del furto di ieri pomeriggio alla filiale della Mps di Tricase. Si tratta di tre giovani campani, uno di essi addirittura minorenne, in trasferta in Salento per compiere rapine con l’appoggio di conoscenti residenti in zona. Sono finiti in manette Raffaele Errichiello , 26enne, e Antonio Di Napoli, 24enne, entrambi di Giugliano in Campania. Insieme a loro un ragazzo minorenne, A.M., neanche  16 anni!


Proprio quest’ultimo sarebbe, dei tre, il rapinatore a volto scoperto entrato nella filiale brandendo un taglierino. I video delle telecamere di sorveglianza mostrano come il ragazzo, appena entrato, abbia minacciato i dipendenti dell’istituto di credito intimandogli di gettarsi a terra. Uno dei clienti all’interno della banca ha cercato invano di far desistere il rapinatore scaraventandogli contro una sedia. Ma il ragazzo, anziché fuggire, ha alzato i toni delle minacce e, avvicinatosi al banco, ha sbloccato le porte di ingresso e del bussolotto antirapina. A quel punto i due complici sono entrati nella filiale e, dopo aver rovistato nei cassetti, hanno asportato la somma di circa 9.500 euro in banconote di vario taglio. Immediatamente dopo si sarebbero allontanati a piedi per le vie del centro cittadino.


Di Napoli Antonio

Antonio Di Napoli


L’accento napoletano del rapinatore a volto scoperto ha permesso sin da subito di restringere il campo delle ricerche, diramate immediatamente a livello regionale dalle forze dell’ordine. E proprio dai controlli nelle zone limitrofe al centro abitato tricasino è emersa la presenza sospetta di un auto, una Nissan Juke di colore grigio scuro, intestata ad una donna napoletana e parcheggiata lungo via Madonna di Fatima. Sono scattati così gli accertamenti catastali sulle abitazioni vicine alla vettura e grazie a Facebook è stato trovato  un anello di congiunzione tra i banditi e il proprietario di una delle case interessate: l’uomo è risultato essere in contatto con la proprietaria dell’autovettura  e all’interno del profilo Facebook della donna sono state trovate delle foto ritraenti un giovane molto somigliante al rapinatore a volto scoperto.

Spinti dagli indizi, i carabinieri hanno il dato il via al blitz intorno all’una di stanotte, circondando la casa in questione e facendovi irruzione. All’interno i rapinatori sono stati sorpresi attorno a un tavolo a giocare a “scopone” e sono stati arrestati nella quasi flagranza dei reati. In loro compagnia il “basista”, A.S., 44 enne, casellante, originario di San Cesario, ma di fatto domiciliato a Tricase, denunciato per favoreggiamento assieme alla donna napoletana, fidanzata con uno dei malviventi.


Durante la perquisizione sono stati rinvenuti gli abiti utilizzati per la rapina, il taglierino e l’intero bottino, o quasi: 8800 euro circa a fronte dei 9500 rubati.


 


Cronaca

Mancata precedenza al semaforo: incidente a Miggiano

Due i mezzi coinvolti, entrambi rimossi con carro attrezzi: sul posto anche carabinieri e soccorsi

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Violento incidente stradale questa mattina alle porte di Miggiano.

Due vetture si sono scontrate all’incrocio semaforico all’ingresso del paese lungo la provinciale 374 che conduce a Taurisano.

Per via di una mancata precedenza, sono entrati in collisione un Fiat Doblò vecchio modello ed una Volkswagen Tiguan.

A bordo del primo viaggiavano due uomini di Miggiano. Sul suv invece un uomo di Ruffano.

Non gravi le conseguenze patite.

I danni patiti dai mezzi e gli airbag, praticamente tutti apertisi, raccontano la portata dello scontro.

Sul posto soccorsi e forze dell’ordine, con l’intervento di due carro attrezzi, per la rimozione delle vetture, entrambe non più marcianti, e di una ditta specializzata nella pulizia e rimessa in sicurezza del manto stradale.

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Casarano

18 imprese edili controllate dai Carabinieri, tutte irregolari

Sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa. I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con…

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I diversi infortuni avvenuti in questo ultimo periodo nella nostra provincia soprattutto – nella fervente attività in edilizia – hanno visto l’intensificarsi dei controlli da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce in collaborazione con il personale dell’Arma Territoriale.

Le verifiche si sono focalizzate soprattutto nel settore edile con particolare attenzione all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza tralasciare il rispetto delle regole in materia di lavoro e legislazione sociale.

I controlli nel periodo in esame hanno riguardato ben 18 imprese edili dislocate nei comuni di Ugento, Casarano, Galatina, Lecce, Surbo e Squinzano risultate tutte irregolari.

Su 42 posizioni lavorative verificate, 29 risultavano irregolari e 8 lavoratori erano sconosciuti alla P.A. poiché “in nero” e privi di qualsiasi forma assicurativa, motivo per il quale sono stati emessi 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Un ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato irrogato per gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In totale, a seguito delle violazioni rilevate 16 imprenditori saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria, inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa.

I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con un’attenzione particolare a quello edile al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Castrignano dei Greci

18enne fermato con hashish, marijuana e “kit dello spacciatore”. Arrestato

Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli…

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Gli uomini della Compagnia Carabinieri di Maglie, al comando del Maggiore Zaccaria, hanno chiuso il cerchio intorno a un diciottenne incensurato e in attesa di occupazione, che probabilmente per “arrotondare” le entrate economiche aveva messo in piedi un “giro” di spaccio di hashish e marijuana nella zona di Castrignano dei Greci.

Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli. A quel punto è “spuntato” nell’abitacolo un grinder, una specie di macinino tascabile utilizzato dai giovani per tritare e sminuzzare la marijuana prima di preparare lo “spinello” da fumare; dentro quel piccolo strumento c’erano alcuni grammi di erba. 

Inoltre, piegate dentro un pacchetto di sigarette sono state trovate banconote di vario taglio per un totale di 280 euro.

Scattata la perquisizione a casa del diciottenne, gli uomini dell’Arma hanno trovato circa ottocento grammi di droga tra hashish e marijuana, insieme al classico “kit dello spacciatore”, ovvero tre bilancini di precisione, coltelli e forbici con evidenti tracce di droga.

Ritenendo che tutta quella droga nascosta in casa fosse destinato alla vendita, i Carabinieri hanno portato il giovane in caserma, dove è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di spaccio”, quindi hanno illustrato i dettagli dell’operazione al PM di Lecce, che ha disposto i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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