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Cronaca

Rapina al Cinema Moderno di Tricase

In due incappucciati nella serata di ieri si sono introdotti nella sala in prossimità di piazza Cappuccini, per poi fuggire con poche dozzine di euro

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Giovani e (forse) inesperti, nella serata di ieri un paio di ragazzi hanno tentato una rapina in uno dei cinema di Tricase, rincasando a mani vuote.


Erano le 22 circa quando hanno fatto ingresso nel cinema Moderno, in pieno centro abitato, a pochi passi da piazza Cappuccini. Incappucciati, hanno intimato al cassiere, dopo averlo fatto stendere sul pavimento, di consegnargli l’incasso.


Loro malgrado, avevano fatto male i conti: il cinema era vuoto ed in cassa c’erano poche decine di euro.


Con questi in tasca, son fuggiti facendo perdere le loro tracce e, fortunatamente, non seminando ulteriori danni a cose o persone.

Indagano sull’accaduto i carabinieri della locale Compagnia, che giunti sul posto hanno raccolto le testimonianze dei presenti.


Del fatto si discute animatamente questa mattina in paese, così come sui social: indignazione e preoccupazione i sentimenti principali per un momento che, per Tricase, viene definito infelice e di decadenza sociale e morale.


Anche qualche voce della politica locale si è espressa. Dall’opposizione, il consigliere Giovanni Carità ha commentato con una battuta: “Tricase è un’isola felice, disse qualcuno pochi mesi fa, parlando di sicurezza, furti, microcriminalità. In fondo, quando non sai, non vuoi o non puoi affrontare i problemi, la soluzione più semplice è non vederli…“.


Cronaca

Incidente a Gagliano: muore operatore ecologico

Schianto tra camion della nettezza urbana e auto costa la vita a 30enne di Castrignano sulla 275

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Drammatico incidente stradale questa mattina prima dell’alba lungo la statale 275 Maglie-Leuca.

Alle ore 4:50 circa uno schianto che ha visto il coinvolgimento di un camion della nettezza urbana e di una vettura, all’altezza della località San Dana, Comune di Gagliano.

Letale purtroppo l’impatto per un 30enne di Castrignano del Capo, operatore ecologico. L’uomo era a bordo di un furgone Isuzu, ribaltatosi nel sinistro.

L’altro mezzo coinvolto è una Kia Sportage con a bordo due ragazzi del 2004, rimasti feriti e trasportati in ambulanza in ospedale.

Sul posto oltre a carabinieri e 118 anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che hanno estratto il 30enne dalle lamiere per consegnarlo al personale sanitario nel tentativo, purtroppo vano, di salvargli la vita.

La dinamica dell’ incidente è in corso di definizione.

Un risveglio choc per il Capo di Leuca, scosso in questi giorni già da altre due tragedie che hanno visto un ragazzo di 26 anni di Alessano ed una ragazza di 17 di Patù perdere la vita.

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un ventottenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 28 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un Suv, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase, ed una a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’’incidente.

 

 

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Attualità

Ospedale di Casarano, «eterna emergenza»

Carenza di personale al “Ferrari”: «Sette reparti in affanno. Difficoltà a programmare i turni, rischio burnout e incapacità di gestire il paziente». Fp Cgil chiede «Subito una Commissione Sanità ad hoc»

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«Rischio burnout, disservizi, paralisi della struttura: subito una riunione monotematica della Commissione Regionale sulle sofferenze dell’ospedale di Casarano».

Sono giorni complicati in molti reparti del “Ferrari”, che vive una delle più gravi carenze di personale della sua storia.

La Fp Cgil Lecce ha scritto alla Regione (al presidente della terza Commissione e al responsabile del Dipartimento Salute) ed ai dirigenti di Asl e presidio per denunciare tutti i disagi vissuti da pazienti e lavoratori: «Il fabbisogno è talmente alto da non riuscire a garantire, in molti casi, neppure la normale turnazione».

«Dopo un’attenta ricognizione», il sindacato segnala «ben sette unità operative in sofferenza e ai limiti della capacità di gestire la salute del malato, oltre alla vicenda delle squadre antincendio».

REPARTO PER REPARTO

«In Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per coprire i turni si ricorre alle attività aggiuntive.

Nel reparto di Anestesia e rianimazione e nel Blocco Operatorio mancano anestesisti, infermieri e operatori sociosanitari (Oss).

L’unità operativa di Patologia clinica non dispone di un numero sufficiente di biologi e tecnici di laboratorio. 

Particolarmente grave la situazione in Radiologia, dove i tecnici sono costretti a saltare il giorno di riposo e la programmazione dei turni mensili è diventata un’impresa impossibile da realizzare.

A Neurologia mancano infermieri ed Oss: qui addirittura di recente è stato richiesto al personale smontante di garantire anche il turno successivo di notte.

Nel reparto di Geriatria il turno è composto un Oss e due infermieri, ma è evidente che un solo Oss non può riuscire a soddisfare l’assistenza diretta al paziente.

Infine, nell’unità di Cardiologia mancano medici, infermieri e Oss».

 SANITASERVICE E ANTINCENDIO

«Ci sono appena quattro persone nell’organico della squadra antincendio e tra queste, una si trova in aspettativa lunga. Per garantire la copertura dei turni, si attinge al personale di Sanitaservice, che però in caso di necessità può garantire l’intervento solo al mattino. Una situazione che costringe le 3 persone in organico a lavorare costantemente di pomeriggio, di notte e nei festivi. Solo l’abnegazione e la dedizione del personale, davvero innamorato della propria professione e fedele al dovere nei confronti del paziente, garantisce l’attività in un ospedale importante come quello di Casarano», dicono Floriano Polimeno, segretario generale della Fp Cgil Lecce, e Cosimo Malorgio, coordinatore provinciale per la Fp Cgil.

«Proseguire oltre», aggiungono, «non è possibile. Il rischio burnout, ossia dello stress da lavoro-correlato, è concreto. Continuando così, poi, si va dritti verso la paralisi dell’ospedale, incapace di erogare prestazioni sanitarie. Spiace constatare che nonostante gli interventi politici e le audizioni alla Commissione regionale Sanità, nulla sta cambiando».

 

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