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Cronaca

Rapina la ex, stalker in manette

In preda ad un raptus si è scagliato nell’abitacolo e le ha strappato la borsa di dosso ed il telefono dalle mani, dandosi successivamente alla fuga tra le urla della ragazza

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Nella tarda mattinata di ieri, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce hanno tratto in arresto M.N. di 32 anni, di Andria, per “rapina” e “atti persecutori”.


Poco prima di mezzogiorno, la centrale operativa del 113 ha ricevuto una richiesta d’intervento per una rapina in strada avvenuta in via Imperatore Adriano ad opera di un giovane italiano, alto, con addosso un giubbotto in pelle nero, jeans ed un cappellino di lana arancione e che alcune persone lo stavano inseguendo.


La pattuglia intervenuta sul posto ha contattato la vittima, una 26enne di Torchiarolo.


Dalle dichiarazioni rese dalla ragazza, poi confermate in denuncia, l’autore della rapina era il suo ex e indicava la sua auto, parcheggiata a pochi metri di distanza.


La donna aggiungeva che si erano già visti nel corso della mattinata, in un bar al centro commerciale Mongolfiera di Surbo, per parlare, per l’ennesima volta, delle ragioni per cui si era interrotto il loro rapporto, iniziato nel mese di settembre dell’anno scorso e durato sino ad una decina di giorni fa. L’uomo, per nulla persuaso dalle spiegazioni ed ancora in cerca di chiarimenti, proponeva un altro caffè nel centro di Lecce e lei, con l’unico scopo di evitare ulteriori complicazioni, accettava l’invito.


Ognuno con la propria auto raggiungeva via Imperatore Adriano.


Qui, l’uomo sollecitava la donna ad scendere dall’auto, ma lei, stanca di assecondarlo e impaziente di tornare a casa si è opposta. Il rifiuto della donna ha originato un raptus di violenza nell’uomo che si è scagliato nell’abitacolo e le ha strappato la borsa di dosso ed il telefono dalle mani, dandosi successivamente alla fuga nelle vie limitrofe, tra le urla della ragazza.


Alcuni passanti, richiamati dalle grida, si sono messi immediatamente all’inseguimento. Qualche decina di metri dopo, l’uomo, vistosi braccato, ha abbandonato la borsa, recuperata da uno degli inseguitori e consegnata ad una pattuglia della Polizia Locale.


In considerazione del fatto che la vettura dell’autore del fatto era parcheggiata lì, mentre alcuni poliziotti  perlustravano le vie vicine, altri due sostavano lì in attesa che l’uomo tornasse a prendere l’auto. Infatti, pochi minuti dopo, il soggetto ricercato è stato individuato mentre tornava al veicolo ed è stato bloccato.

In mano stringeva ancora il cellulare della vittima alla quale, con sconcertante spavalderia, deridendola, le urlava che ormai poteva riprendersi il cellulare perché a lui non serviva più.


Una volta fermato l’aggressore, i poliziotti hanno acquisito maggiori informazioni sulla dinamica dei fatti: durante la relazione l’uomo aveva manifestato in altre occasioni atti di violenza, quasi sempre per futili motivi.


Non sono mancati messaggi, telefonate, offese e minacce.


Più volte la vittima è stata apostrofata con epiteti infamanti e minacciata anche di morte. Tale condotta ha generato nella donna uno stato d’ansia e preoccupazione anche perché tormentata dall’idea che possa accadere qualcosa al figlio.


Alla luce degli elementi acquisiti dalle dichiarazioni della vittima e da alcuni testimoni, è stata eseguita una perquisizione personale e sulla vettura dove, nel bagagliaio, è stata rinvenuta una mazza da baseball in legno e, nel portaoggetti, tra i due sedili anteriori, prontamente disponibile, è stato rinvenuto un coltello di circa 20 cm.


Da ulteriori accertamenti è emerso che a carico dell’uomo risultava un decreto di ammonimento del Questore, del 24 agosto 2020, per aver posto in essere condotte in materia di atti persecutori-stalking.


Terminati tutti gli accertamenti, l’uomo è stato tratto in arresto per rapina e atti persecutori, su disposizione del P.M., sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; è stato anche denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere.


Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

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Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

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Cronaca

Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana

L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto

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Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.

Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.

L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.

Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.

Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.

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