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Cronaca

Rider della cocaina in manette

In giro di notte con il motorino per consegnare sostanza stupefacente a domicilio, 45enne leccese arrestato dagli agenti della Polizia di Stato

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Gli agenti in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Lecce hanno tratto in arresto, in flagranza di reato,  per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale Sandro Quarta, 45enne leccese.


Intorno all’una della notte del 1° maggio, una delle pattuglie in servizio nei pressi di viale dell’Università ha notato un uomo a bordo di un ciclomotore che, resosi conto di essere stato notato dagli agenti si dava alla fuga per le viuzze limitrofe. Raggiunto dai poliziotti ha inveito contro di loro e, al fine di evitare che si avvicinassero, si è sfilato il casco e, roteandolo in aria, ha cercato di colpire i poliziotti che dovevano indietreggiare per non essere colpiti.


Tenuto conto della reazione spropositata dell’uomo e del suo rifiuto a farsi identificare, sono giunte sul posto altre volanti e mentre lo stesso continuava a dimenarsi scalciando e colpendo alle gambe uno degli agenti, è stato bloccato con un intervento simultaneo da più lati.


Dai primi accertamenti sul ciclomotore Honda X8R, lo stesso aveva il numero di telaio completamente abraso mentre la targa applicata risultava abbinata ad un ciclomotore PIAGGIO Stalker 50cc.


Lo scooter pertanto è stato sottoposto a sequestro. Nel vano sottosella sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso (cacciaviti e avvitatore elettrico) del cui possesso l’uomo non ha saputo o voluto dare giustificazioni.

Dalla perquisizione personale è emerso che l’uomo occultava nella biancheria intima due dosi di cocaina e, nelle tasche dei pantaloni, la somma di 110 euro.


La perquisizione, estesa anche all’abitazione del 45enne leccese, ha portato al sequestro di due bilancini di precisione e del nastro per sigillare gli involucri delle dosi di sostanza stupefacente. Quanto accertato non ha lasciato dubbi agli agenti sul fatto che l’uomo effettuasse consegne a domicilio di cocaina.


L’uomo è stato sottoposto in regime degli arresti domiciliari.


Cronaca

Finanzieri pizzicano tre attività sconosciute al fisco nel Basso Salento

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Operazione della Guardia di Finanza in Salento, dove a Gallipoli, Tricase e Gagliano del Capo sono state individuate tre attività completamente sconosciute al fisco.

L’intervento, come precisato in una nota delle Fiamme Gialle, ha portato a importanti sequestri e segnalazioni all’autorità giudiziaria.

A Gallipoli

A Gallipoli, nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto delle violazioni in materia di accise, i militari hanno scoperto un deposito abusivo utilizzato per lo stoccaggio di bombole di G.P.L., privo delle necessarie autorizzazioni e dei certificati antincendio obbligatori.

All’interno della struttura sono state rinvenute oltre 600 bombole, per un totale di circa 9.000 chilogrammi di prodotto petrolifero. Il materiale, insieme alle attrezzature presenti, per un valore complessivo superiore ai 200.000 euro, è stato sottoposto a sequestro penale. Il presunto responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per detenzione illecita di materiale esplodente e violazioni delle norme sulla sicurezza pubblica.

Nel Capo di Leuca

Nel frattempo, nei comuni di Gagliano del Capo e Tricase, le Fiamme Gialle hanno individuato rispettivamente un centro estetico e un’autofficina, entrambi operanti senza alcuna autorizzazione sanitaria, commerciale e fiscale. Le due attività, accuratamente allestite e perfettamente operative, sono state sottoposte a sequestro amministrativo, con la contestuale irrogazione delle sanzioni previste. I titolari sono stati segnalati alle autorità giudiziarie competenti.

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Cronaca

Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli

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(In evidenza una foto di repertorio dell’evento)

Una giornata di festa che si è trasformata in una mattinata da dimenticare. È quanto accaduto oggi alla tradizionale fiera di San Marco a Ruffano, dove la presenza di borseggiatori ha rovinato l’atmosfera dell’evento, molto atteso e partecipato dalla comunità locale e dai visitatori dei paesi vicini.

Secondo le prime ricostruzioni, nel corso della mattinata almeno una dozzina di persone, perlopiù anziani, è stata vittima di scippi tra le bancarelle affollate.

I ladri — o forse un singolo malvivente ancora da identificare — hanno approfittato della confusione per sottrarre portafogli dalle borse e dalle tasche dei malcapitati.

Alla caserma dei carabinieri di Ruffano è stato un continuo via vai di cittadini che hanno sporto denuncia, raccontando dinamiche simili: un attimo di distrazione, una spinta nella calca, e il portafoglio sparito. Alcuni oggetti sono poi stati ritrovati in strada o nei pressi della fiera, abbandonati senza il denaro che contenevano, a conferma della pista del furto mirato.

I militari dell’Arma stanno approfondendo l’accaduto e raccogliendo testimonianze nel tentativo di identificare i responsabili.

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Cronaca

L’abbraccio di piazza San Sebastiano, l’ultimo saluto a Donato Metallo

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Racale ha dato oggi il suo ultimo, commosso saluto a Donato Metallo, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex sindaco della città, scomparso il 22 aprile all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. La cerimonia funebre si è tenuta nel pomeriggio in piazza San Sebastiano, gremita da migliaia di persone accorse per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità salentina.

La camera ardente era stata allestita sin dalle prime ore del mattino nella sala consiliare del Comune, dove un via vai ininterrotto di cittadini, amici e colleghi ha testimoniato l’affetto e la stima per Metallo. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità politiche, tra cui la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’europarlamentare Antonio Decaro e circa trenta sindaci pugliesi con la fascia tricolore. 

Donato Metallo era noto per il suo impegno civile e politico, in particolare per la legge contro l’omobitransfobia, di cui fu primo firmatario. Nonostante la malattia, aveva continuato a lavorare fino al gennaio 2024, tornando in aula per sostenere le sue battaglie. 

Durante la cerimonia, il parroco Don Giuseppe Calò ha abbracciato i familiari di Metallo: la madre Elsa, il padre Pasquale, la compagna Alessandra Caiulo e il piccolo Pietro, figlio di soli dieci mesi.  In un messaggio condiviso sui social, la moglie Alessandra ha scritto: “E niente amore mio, alla fine non abbiamo vinto… Sei libero, amore mio”. 

La comunità di Racale ha voluto onorare la memoria di Metallo anche con una fiaccolata che ha attraversato le strade del paese nella serata di ieri. Un gesto simbolico per ricordare un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, con passione e umanità. 

Donato Metallo lascia un’eredità politica e umana importante, testimoniata dalla commozione e dalla partecipazione di oggi. Un uomo che ha saputo coniugare l’impegno istituzionale con l’attenzione ai bisogni della sua comunità, diventando un punto di riferimento per molti.

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