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Cronaca

Rissa a Montecitorio: il salentino Donno esce in carrozzina

Il grillino colpito dai leghisti mentre tentava di “consegnare” un tricolore al ministro Calderoli

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Tutta Italia oggi parla del deputato salentino Leonardo Donno, protagonista di un siparietto sfociato in rissa alla Camera dei Deputati dal quale è uscito in carrozzina.





Durante una discussione sull’autonomia differenziata, il parlamentare pentastellato di Galatina (che Repubblica oggi ha definito “idraulico prestato alla politica”) è stato colpito mentre tentava di consegnare una bandiera dell’Italia al ministro Roberto Calderoli.





Leonardo Donno




In quegli attimi, dai banchi della destra è partita una rappresaglia, con il leghista Igor Iezzi che avrebbe colpito il 39enne salentino nel bel mezzo di una rissa da peggiore bar di Caracas.





Scene di violenza e aggressività, anche verbale, in una giornata che a Montecitorio verrà ricordata pure per un leghista che fa il segno per tre volte della Decima Mas in Aula, mentre dai banchi le opposizioni cantano “Bella Ciao“. Con un deputato Fdi che, per non farsi mancare nulla, chiama il “presente” per ricordare un ex senatore scomparso nel 2020 e con il dem Nico Stumpo che lancia una sedia guadagnandosi l’espulsione dall’Aula.




Un ritratto non certo edificante del Paese che sta facendo il giro del mondo.





Tra i protagonisti, ad avere la peggio è il nostro conterraneo, cornuto e mazziato. A fine giornata ha dichiarato: “Non sono riuscito a capire bene nella confusione, ma hanno provato e sono riusciti anche a colpirmi con calci e pugni Iezzi, Candiani, Cangiano, Amich… Parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia. Vedrò se prendere dei provvedimenti”.





Dai video che circolano in rete in effetti sembra proprio che i parlamentari leghisti non aspettassero altro per scatenare la violenza.





Il gesto di Donno, pur opinabile, non si era dimostrato in alcun modo violento o pericoloso. I deputati del Carroccio invece sono partiti dai banchi per aggredire il parlamentare dei 5 stelle. In particolare il leghista Igor Iezzi ha tentato di superare la barriera di commessi e parlamentari provando ripetutamente a colpire in testa il deputato grillino. Ha mancato la testa, ma non è chiaro se comunque ci sia stato un contatto. Pochi secondi dopo infatti Donno è caduto a terra ed è stato portato via dai paramedici in sedia a rotelle.





A sua discolpa Iezzi ha dichiarato: “Ho provato a dare cazzotti, ma non l’ho colpito. Donno ha tentato di aggredire Calderoli e ho reagito. Io mi allontano e lui dopo cade. Andrebbe condannata la sua sceneggiata”.


Cronaca

Supersano arrestato spacciatore

In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente

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I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.

L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.

In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.

Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.

Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.

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Casarano

Rinvenuto deposito di auto rubate

Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio

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La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.

Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.

I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.

Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.

In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.

L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.

Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.

Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.

L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.

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Quel che resta della Fiat 500 rubata a Tricase il 9 gennaio scorso

 

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Cronaca

Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»

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Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle,  «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla  decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.

I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».

Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».

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