Cronaca
Ruffano piange Fabio: domani i funerali del 45enne morto sulla 275
Dolore e sgomento tra quanti lo conoscevano come persona riservata e lavoratrice: è l’ennesima vittima di una strada, la Maglie-Leuca, al contempo arteria e mulattiera del sud Salento
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È Ruffano a piangere, questa volta, l’ennesima vittima della strada statale 275. L’incidente di ieri tra una moto ed una bicicletta, costato la vita ad un 45enne, registrerà senz’altro negligenze altre alla voce delle cause, da sommarsi a quelle della conformazione stradale. E sarà il tempo, e chi di dovere, a ricostruirle.
Intanto Ruffano si stringe attorno al dolore della famiglia Costa cui Fabio, deceduto ieri dopo una disperata e vana corsa in ospedale, apparteneva.
I suoi funerali si terranno domani pomeriggio, presso la chiesa matrice. Ma già oggi è il tempo del ricordo: Fabio, con alle spalle un passato in Emilia-Romagna per lavoro, da non molto era rientrato in Salento, nella sua Ruffano.
I social, come sempre, sono stati il primo luogo dove esprimere il dolore. Emozione, sgomento, parole d’affetto per i suoi cari ed un ricordo comune nella mente di quanti lo avevano conosciuto: una persona riservata, un lavoratore.
Le voci sul suo decesso si sono inseguite sin dai primi momenti successivi lo schianto di ieri mattina. Le conferme, purtroppo, non han tardato a venire. Ed in queste ore l’apprensione circonda le sorti dell’altro protagonista dell’incidente: un uomo di Muro Leccese di 76 anni, ferito, tuttora in ospedale.
Resta, come sempre, una scia di domande ed, in questo caso, un dato certo: a prescindere dalle responsabilità che verranno individuate, quel tratto di strada della Maglie-Leuca, tra gli abitati di Scorrano e Muro Leccese, torna ad iscriversi alla lista delle strade maledette del Salento.
Questo non è il primo tragico incidente in quel punto, già noto a tutti proprio per questa ragione: il lungo rettilineo a quattro corsie è ad alto rischio non solo perché sprovvisto di guardrail centrale.
Ad accentuare la sua pericolosità vi sono anche altri elementi. Due su tutti gli accessi laterali da strade secondarie (da cui troppo spesso le 4 corsie vengono letteralmente tagliate di traverso) e lo sfogo alle code che ripetutamente si creano in direzione nord.
La strada statale 275, infatti, nella sua quasi totalità ha una corsia per senso di marcia. Proprio a Scorrano vi è l’apertura, in discesa, sulle due corsie per senso di marcia che diventa, costantemente, una rampa su cui a dozzine di mezzi si lanciano quotidianamente per superare chi procede più lentamente.
È un mix di elementi letali, questo, che avrebbe dovuto già da tempo portare a degli interventi di messa in sicurezza. Invece, ad oggi, la Maglie-Leuca resta questa. Incapace di servire debitamente un territorio, il Capo di Leuca, a dispetto della foltissima utenza che la attraversa annualmente. Al contempo, arteria e mulattiera del sud Salento.
Lor. Z.
Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano
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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.
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A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…
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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…
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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
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