Connect with us

Cronaca

Scarpe rubate da rivendere a Cutrofiano: 5 arresti

Associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione: arrestati nelle Marche l’imprenditore Fernando Russo, la moglie, la sorella, e suoi collaboratori.

Pubblicato

il

Acquistavano nelle Marche scarpe di lusso rubate per poi piazzarle sul mercato salentino: una vera e propria associazione dedita alla ricettazione e composta da almeno 5 persone, tra cui un imprenditore di Cutrofiano, arrestate dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Ascoli Piceno. Sono finiti in manette l’imprenditore 55enne Fernando Russo, la moglie Antonella Sanzico (50 anni), sua sorella Elena (48) e il collaboratore Antonio Fuso (57). Antonio Martina, 40 anni di Lizzanello è l’altro arrestato. C’è anche un altro personaggio, Claudio Russo, 44 anni di Cutrofiano, denunciato a piede libero. Le indagini sono partite dalla Procura di Lecce ed l’operazione denominata “Easy Shoes”, tradotto “Scarpe Facili”, è scattata questa mattina all’alba. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di un ingente numero di scarpe di note marche rubate precedentemente nella provincia di Fermo e in quella di Verona.

Gli episodi attorno a cui sono ruotare le indagini sono principalmente i 6 qui du seguito:

– furto ai danni del calzaturificio “Errebi s.p.a” di Sant’Elpidio a mare (FM)

– furto ai danni del calzaturificio “Gi.ma fashion group” di Montegranaro (FM)

– furto ai danni del calzaturificio “Brake” in Sant’Elpidio a mare (FM)

-furto ai danni del calzaturificio “Rodolfo Zengarini srl” in Montegranaro (FM)

– furto ai danni del calzaturificio “Elisabet”, ubicato zona industriale di Monte Urano(FM).


Attraverso un’attenta attività di analisi gli inquirenti sono riusciti a ricollegarli tra loro; in particolare individuando e circoscrivendo una consorteria malavitosa localizzata nel Comune di Cutrofiano, che avuta la disponibilità delle calzature oggetto dei furti, provvedeva a ricettarla attraverso una serie collaudata di canali commerciali “puliti”, sia esercizi commerciali che mercati rionali in numerosi Comuni sul territorio nazionale.

Le successive investigazioni, sviluppate anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno permesso non solo di circoscrivere i ruoli all’interno dell’associazione a delinquere, ma di individuare una serie di obiettivi dove erano state stoccate le calzature per essere di volta in volta distribuite alla vendita al dettaglio, nonché fissare la presenza di uno dei sodali, il capo dell’organizzazione, all’interno della zona di stoccaggio proprio delle aziende fermane qualche giorno prima che poi divenissero obiettivo dei furti, formalmente per trattare partite di calzature da acquistare a stock.

Il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, nel mese di luglio 2015, ha effettuato una serie di mirate perquisizioni, in esecuzione delle quali si sono state sequestrate quasi 800 paia di calzature di pregio, risultate asportate presso le aziende sopra indicate.

Nel corso dell’attività di P.G., gli operanti hanno acquisito ulteriori elementi di riscontro determinanti per suffragare ulteriormente le responsabilità degli appartenenti al sodalizio delinquenziale ed anche per scoprire un ingente furto ai danni di un’azienda calzaturiera denominata “Mino Ronzoni s.r.l.” di Cologna Veneta (VR), recuperando nello scorso mese di ottobre, in occasione di una perquisizione effettuata presso un deposito ubicato sempre nel Comune di Cutrofiano, altre 400 paia di calzature di pregio.

Dopo quest’ultimo determinante riscontro operativo, e raccolti tutti gli elementi ritenuti importanti e congrui per fissare ruoli e responsabilità dei singoli sodali appartenenti a quest’associazione a delinquere, il dipendente Nucleo Investigativo ha redatto una dettagliata informativa di reato depositata in data 16 novembre 2015 all’A.G. presso il Tribunale di Fermo con la richiesta di una misura cautelare nei confronti di 6 indagati, tutti pregiudicati e dimoranti nella Provincia di Lecce. Successivamente il fascicolo è stato trasmesso per competenza territoriale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dove il Sostituto Procuratore Dott.ssa Roberta Licci ha richiesto l’emissione di una misura cautelare per tutti gli indagati.






Cronaca

Ugento: materiale esplosivo in casa, arrestato

Importante operazione di sicurezza condotta dai Carabinieri che ha portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di materiale esplosivo, rinvenuto all’interno di un’abitazione. Il blitz è stato effettuato in seguito a indagini che hanno sollevato dei sospetti su un uomo di 38 anni, il quale è stato arrestato durante l’operazione

Pubblicato

il

A Ugento, i carabinieri hanno condotto a un’operazione di controllo che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un 38enne del luogo per possesso illegale di sostanze esplosive e artifici pirotecnici.

L’intervento è stato condotto dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e dagli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Lecce.

Le perquisizioni sono state eseguite nei locali-deposito di cui l’arrestato è titolare.

I militari dell’Arma hanno scoperto un ingente quantitativo di materiale esplosivo vietato e di articoli pirotecnici di produzione clandestina.

Inoltre, in un garage adiacente all’abitazione dell’arrestato, sono stati rinvenuti circa 2 chili e 100 grammi di polvere nera di prima categoria e 12 petardi di fabbricazione non autorizzata.

Inoltre, sono stati scoperti 15 chili di artifici pirotecnici del tipo T1, spezzoni di miccia pirotecnica e altro materiale

destinato alla produzione di artifici, tra cui due dispositivi smontati e privi di sicurezze.

L’operazione ha svelato ulteriori evidenze sull’elevata pericolosità della situazione poiché, all’interno di un magazzino della sua abitazione, sono state rinvenute circa 2.304 cartucce da caccia e dispositivi di controllo per l’accensione di artifici pirotecnici e micce.

Ancora più preoccupante è la scoperta di un furgone, non marciante, adiacente all’abitazione, utilizzato come deposito per circa 1.300 chilogrammi di materiale esplosivo non classificato, insieme a 49 artifici pirotecnici artigianali e numerosi mortai da lancio.

Da sottolineare che la prossimità dei luoghi di stoccaggio del materiale esplosivo ad altre abitazioni metteva a rischio la sicurezza della popolazione, sollecitando un intervento tempestivo da parte degli uomini dell’Arma.

A seguito dell’arresto, sono state sequestrate 19 armi regolarmente detenute dall’arrestato, insieme ai relativi titoli abilitativi.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il materiale pericoloso rinvenuto sarà distrutto dagli artificieri, mentre quello classificato sarà custodito in un deposito giuridico autorizzato, a garanzia della sicurezza pubblica.

L’intervento immediato degli artificieri dei carabinieri sottolinea l’importanza della prontezza operativa della Benemerita nel prevenire situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica.

La scoperta di un così elevato quantitativo di materiale esplosivo e la sua vicinanza a zone abitate rappresenta un grave allarme per la comunità locale.

L’operazione non solo ha portato alla rimozione immediata di rischi potenziali per i cittadini, ma ha anche attivato un monitoraggio più attento delle attività sospette in tutta la provincia salentina, contribuendo a un clima di maggiore sicurezza.

Le indagini continueranno per accertare eventuali collegamenti o complici.

I carabinieri restano fermamente determinati a mantenere un territorio sicuro e rispettoso della legalità.

L’attività investigativa ha sicuramente evitato situazioni di potenziale pericolo che può sfociare in tragedie, come è avvenuto pochi giorni orsono in provincia di Napoli.

Tale attività è l’inizio di controlli serrati organizzati dall’Arma salentina per prevenire situazioni di pericolo

connesse all’utilizzo illecito e superficiale dei fuochi di artificio che hanno interessato anche in passato la nostra provincia, nel periodo natalizio.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

Pubblicato

il

Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

Continua a Leggere

Cronaca

Lupi nel Salento: altro avvistamento

L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.

Pubblicato

il

Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.

«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.

Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.

Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue  tracce.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti