Cronaca
Sciopero dipendenti comdata: turni sbilanciati e domeniche lavorative
È cominciato questa mattina a Lecce lo sciopero proclamato lo scorso 1° dicembre dalle segreterie provinciali di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM unitamente alla RSU di COMDATA Lecce. I lavoratori con contratto full time e part time a trenta ore si sono astenuti dal lavoro nelle ultime due ore di ogni turno, mentre tutte le altre tipologie contrattuali nell’ultima ora di ogni turno: da oggi fino a domenica 10 dicembre. Ieri mattina, i sindacati hanno tenuto un presidio davanti alla sede del grande call-center in cui lavorano circa 1.300 dipendenti. Per Salvatore Labriola, segretario generale Slc Cgil Lecce, «lo sciopero di questi lavoratori si inserisce in una tematica che non è nuova: pensiamo per esempio ai lavoratori del commercio costretti a lavorare nei supermercati la domenica o all’ultima vertenza nazionale che riguarda i lavoratori di Amazon. Questa vertenza reclama tempi di vita e tempi di lavoro coniugabili, perché lo schiacciamento non solo dei turni ma anche della flessibilità è arrivata a livelli insopportabili. Assistiamo ad un fenomeno particolare: non è l’azienda a dichiarare esuberi o licenziamenti collettivi, come accade in altre aziende del settore, ma sono i lavoratori a presentare dimissioni volontarie». Giovanni Bramato, segretario generale Fistel Cisl Lecce, spiega che si è arrivati allo sciopero «perché l’azienda non ha recepito in questi mesi di trattativa le istanze e le esigenze espresse dai lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali. Ormai la flessibilità è insostenibile, al punto da non consentire più la conciliazione necessaria tra tempi di vita e tempi di lavoro. Ci auguriamo che con questo primo atto forte, duro, si riesca a trovare nuovamente un confronto con la controparte per trovare soluzioni ragionevoli per tutte le parti in gioco». Secondo Massimo Passabì, segretario della Uilcom Uil Lecce, «Siamo arrivati allo sciopero perché le proposte fatte dall’azienda non sono state recepite dai lavoratori. Apprezziamo lo sforzo fin qui fatto da azienda e sindacati per giungere ad una soluzione che permetta una conciliazione vitalavoro ai lavoratori di Comdata più consona alle aspettative di ogni persona. Speriamo con lo sciopero di riaprire il tavolo delle trattative che ci permetta di portare a compimento questa lotta».
Le ragioni dello sciopero
Turni sbilanciati su orari pomeridiani, serali e notturni, domeniche lavorative per oltre due mesi consecutivi, turni di otto ore spezzati (sino a quattro ore di intervallo tra una prestazione e l’altra nella stessa giornata), richieste di orario straordinario e supplementare ossessive e continue a tal punto da configurarsi non più come eccezionali. Una flessibilità divenuta insostenibile che ha spinto il Sindacato ad aprire una vertenza che dura ormai da diversi mesi e che non ha mai trovato interlocutori disponibili a trovare soluzioni che rispondessero alle esigenze dei lavoratori. La risposta aziendale, che i turni di lavoro sono modulati esclusivamente sui cosiddetti “picchi di traffico”, è comprensibile ma non è sufficiente per le esigenze di questo sito, si dovrebbe invece implementare con lavorazioni presenti anche su altri territori che prevedono attività anche in orari mattutini. Le organizzazioni sindacali sospettano infatti che il sito di Lecce sia stato “scelto” per sperimentare nuove forme di flessibilità che in altri siti non hanno trovato proposizione e applicazione. Si assiste sempre più frequentemente a richieste di riduzione dell’orario di lavoro da parte di lavoratori nella speranza di conciliare meglio i tempi familiari e lavorativi, a diversi casi di dimissioni volontarie, a richieste continue di spostamento di commessa. Lo sciopero rappresenta quindi una prima necessaria e dolorosa risposta, sapendo che questo percorso si prospetta lungo e difficile, ma che non impedisce alla parte datoriale di ripristinare il Segreterie Provinciali di Lecce confronto coi sindacati, che sempre a Lecce sono stati in grado di trovare soluzioni costruttive e soddisfacenti per tutte le parti in gioco.
Cronaca
Dramma a Maglie: muore uomo in bici
Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.
Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.
Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.
Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.
Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.
Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.
Cronaca
Lupi nel Salento: altro avvistamento
L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.
Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.
«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.
Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.
Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue tracce.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».
Cronaca
Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana
L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto
Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.
Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.
L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.
Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.
Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.
I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.
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