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Cronaca

Scontro sotto la pioggia, auto cappottata: spaventoso incidente a Tricase

Soccorso 68enne del posto finito nel canale a lato della “Cosimina”: intervento di 118, 115, polizia locale e carabinieri

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di Lorenzo Zito


Grande spavento a Tricase a mezzogiorno lungo la tangenziale, detta anche “Cosimina”.


In corrispondenza della discesa che la provinciale 335 disegna in agro di Caprarica del Capo, una Audi ed una Fiat Panda vecchio modello si sono scontrate sotto la pioggia battente (foto a fine articolo).


Ad avere la peggio la Panda che dopo essersi ribaltata ha terminato la sua corsa nel canale di scolo a bordo strada, adagiata sul tettuccio.


Danni alla parte anteriore sinistra invece per l’altra vettura coinvolta.


Sul posto il 118 con ambulanza ed auto medica. Alla guida della Fiat Panda un uomo del posto, R. C., 68 anni. È lui ad aver avuto la peggio: è stato trasportato in ospedale fortunatamente con, dai primi riscontri, solo delle ferite ad un braccio. Da verificare eventuali altri danni patiti, ma si può tranquillamente dire che, a giudicare dalle condizioni della vettura, sarebbe potuta andare molto peggio.

Intervenuti anche la polizia locale e i carabinieri della compagnia di Tricase. Da ricostruire la dinamica, partendo dal fatto che entrambi i mezzi viaggiavano nella stessa direzione, da Tricase verso Tiggiano.


Sotto la pioggia battente, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase hanno prestato soccorso all’uomo rimasto incastrato nell’auto ribaltata, consegnandolo al personale sanitario. Poi, mentre le forze dell’ordine gestivano il deflusso del traffico ed operavano i primi rilievi, i caschi rossi hanno supportato la rimozione dei mezzi, effettuata con l’ausilio di un carro attrezzi. 





Casarano

Casarano e il gioco delle tre carte

Tra le pieghe della sentenza sulla querelle che vedeva contrapposta la giornalista Marilù Mastrogiovanni all’ex sindaco Gianni Stefano

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dí Antonio Memmi

Sarà sicuramente successo anche a molti di voi, nei mercati o fuori dalle stazioni, incontrare qualche furbetto che ti propone il gioco delle tre carte.

Chi fa questo gioco ha generalmente un’abilità incredibile a cambiare quelle carte sotto al tuo naso e senza nemmeno che tu riesca a rendertene conto.

Un qualcosa di vagamente simile sembra essere successo anche a Casarano.

È comparsa infatti sui social una notizia che parla dell’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni nella tristemente famosa querelle che la vedeva contrapposta all’ex sindaco Gianni Stefano.

“Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero”, si legge in molti articoli e poi ancora, come dichiarazione a caldo dell’interessata: “Sono soddisfatta che la correttezza e il valore del mio lavoro giornalistico siano stati riconosciuti anche nella sentenza di secondo grado”.

Brava. Bisogna credere nella giustizia che, ancorché lenta e con mille problemi, riesce poi alla fine a sentenziare il giusto e, a differenza di chi sta dalla parte dei giudici solo quando emettono le sentenze che ci piacciono, bisogna essere tra quelli che credono sempre nel loro lavoro.

Poi però, sapete com’è la curiosità… per capire meglio di cosa si stia parlando e non essendo ancora disponibili le motivazioni complete della sentenza, ci si deve accontentare del cosiddetto documento dispositivo di tale provvedimento che però, onestamente, confonde un po’…

Sì perché se cercaste la frase in cui si parla della veridicità delle inchieste giornalistiche… non sareste in grado di trovarla, così come se cercaste anche il passo in cui la corte di Appello riconosce la correttezza ed il valore giornalistico della brava e coraggiosa giornalista… beh… nemmeno… anzi, non trovereste nemmeno scritto il verbo “assolve”!

Invece, qualora con un piccolo sforzo leggeste un po’ più avanti nel documento, trovereste un altro passo molto interessante che dice: “condanna, altresì, Mastrogiovanni Maria Luisa alla rifusione delle spese sostenute dall’imputato Stefano Gianni che liquida in euro 1500,00”.
Ammetto che non siamo tutti avvocati e forse al tribunale scrivono una cosa e vogliono dirne un’altra ma… non avete anche voi quel vago sentore che abbiano provato a farci il gioco delle tre carte?

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Aradeo

Lavoratori Ambito Territoriale Sociale Galatina: «Situazione di grave incertezza e preoccupazione»

I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2024 e il rinnovo tarda ad arrivare. Il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini: «Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti»

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La FP CISL di Lecce ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente di chiarimenti ed intervento in favore dei lavoratori del Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina alla Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’ATS di Galatina, dott.ssa Camilla Palombini e a tutti i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina.

La FP CISL leccese ha espresso «viva preoccupazione per la situazione di incertezza e precarietà che riguarda i lavoratori del Welfare dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina», i cui contratti sono scaduti in data 31 dicembre 2024.

«La Convenzione settennale tra l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina e l’ASP Istituto Immacolata di Galatina», spiega Il Segretario Generale della Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini, «è giunta a scadenza senza che sia stato avviato alcun percorso chiaro e definitivo per garantire la continuità occupazionale e la stabilità dei lavoratori coinvolti».

Tale situazione è stata più volte oggetto di solleciti formali da parte della FP CISL LECCE, indirizzati sia all’Ambito Territoriale che all’ASP, «senza tuttavia ricevere risposte concrete e risolutive».

Per Orsini, «è imprescindibile evidenziare che i lavoratori del Sociale rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio e per i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati. La loro professionalità e dedizione hanno garantito, negli anni, il buon funzionamento dei servizi sociali, contribuendo in maniera determinante al benessere della comunità. Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti».

Pertanto, la FP CISL LECCE chiede: «Chiarimenti immediati circa il destino contrattuale dei lavoratori del Sociale il cui rapporto è terminato il 31 dicembre 2024»; «L’avvio di un tavolo di confronto urgente tra le parti coinvolte (Ambito Territoriale, ASP e rappresentanze sindacali) per individuare soluzioni concrete e condivise»; «L’adozione di misure transitorie che garantiscano la continuità lavorativa e retributiva dei dipendenti, in attesa della definizione di nuovi assetti contrattuali».

La FP CISL LECCE annuncia che, «in assenza di riscontri tempestivi e di interventi adeguati, sarà costretta ad intraprendere tutte le iniziative di protesta e mobilitazione necessarie, fino al blocco delle attività, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle loro legittime aspettative».

 

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Cronaca

Tricase, ladri “visitano” scuola dell’infanzia

Sono entrati forzando un finestrino laterale. Rubate alcune attrezzatture in dote al plesso di via Pertini dell’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia

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Effrazione e furto nella notte.

Presa di mira la scuola dell’infanzia di via Pertini, plesso dell’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia.

Ignoti hanno forzato una finestra di un corridoio esterno, sul lato della scuola nascosto alla via principale.

Hanno messo a soqquadro alcuni ambienti della scuola e portato via alcune attrezzature elettroniche.

Non sarebbe il primo tentativo di furto perpetrato ai danni di quel plesso: già altre volte si erano registrati tentativi non andati a buon fine.

Su quanto accaduto indagano i carabinieri.

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I locali della Scuola dell’Infanzia di via Pertini inaugurati nel gennaio 2024

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