Cronaca
Scoperti otto B&B fantasma
I finanzieri simulano prenotazioni online e scoprono l’attività abusiva di otto strutture gallipoline. Tante le irregolarità nell’intero settore

Nell’ambito di specifici controlli nel settore turistico-ricettivo programmati con l’approssimarsi della imminente stagione estiva, le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallipoli, con il coordinamento del Comando Provinciale di Lecce, hanno selezionato e sottoposto a controllo una serie di strutture e singoli appartamenti adibiti a B&B.
L’attività di servizio ha portato all’emersione di un diffuso sistema “sommerso” nel settore dell’attività ricettiva extralberghiera.
L’individuazione degli obiettivi da sottoporre a controllo è stata effettuata attraverso la paziente consultazione dei maggiori siti internet specializzati che pubblicizzano le strutture ricettive e di accoglienza turistica nel Salento, in particolare quelle che offrono alloggio e prima colazione.
Analizzando i dati presenti in internet, i Finanzieri hanno individuato in modo sistematico le diverse offerte turistiche nello specifico settore presenti nelle community gestite dalle piattaforme più diffuse a livello nazionale.
Scandagliando nel dettaglio la rete, sono stati acquisite le informazioni di interesse comprese dei recapiti dei singoli proprietari, del numero di stanze e posti letto messi a disposizione, dei prezzi praticati alla clientela, delle recensioni e dei feedback ricevuti dai clienti precedentemente alloggiati, registrando il tutto in un apposito database.
In alcuni casi, si è proceduto ad effettuare delle simulazioni di prenotazione on-line, al fine di verificare l’effettiva ed attuale operatività della struttura monitorata.
Le informazioni così acquisite sono state verificate attraverso una capillare azione di osservazione e controllo, comprensiva dell’esecuzione di numerosi sopralluoghi nonché attraverso la comparazione delle medesime con l’elenco dei B&B autorizzati tenuto dallo Sportello Unico Attività Produttive (S.U.A.P.) del Comune di Gallipoli.
Dai controlli è emersa una variegata casistica di irregolarità riscontrate, sia sul piano amministrativo che tributario.
In particolare, sono stati individuati e segnalati al Comune di Gallipoli per l’immediata chiusura otto B&B completamente abusivi, in quanto privi della “segnalazione certificata di inizio attività” (SCIA), obbligatoria ai sensi della Legge Regionale che regola l’attività ricettiva nello specifico settore.
Inoltre, sono state riscontrate violazioni relative all’omesso versamento al Comune di Gallipoli dell’imposta di soggiorno spettante per ogni singolo cliente alloggiato presso le strutture controllate.
Sotto il profilo fiscale, in sede di accesso domiciliare, autorizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, è stata acquisita copiosa documentazione, anche di natura extracontabile, consistente in agende, stampe di mail, rubriche telefoniche, block notes, appunti, post-it ed ogni altro documento utile per la ricostruzione del volume d’affari e della posizione tributaria dei contribuenti controllati.
Da un primo approfondimento, molti di questi ultimi sono risultati completamente sconosciuti al Fisco (evasori totali), non avendo provveduto all’assolvimento degli obblighi della dichiarazione dei redditi derivanti dall’attività economica svolta.
I titolari dei B&B, infatti, ai sensi della normativa regionale che disciplina lo specifico settore, hanno l’obbligo di aprire la partita IVA nel caso in cui dispongano di più di tre camere e più di nove posti letto, poiché l’attività economica svolta è da considerarsi imprenditoriale.
Inoltre, al fine di ricostruire la base imponibile sottratta a tassazione, sono state acquisite informazioni dai 44 turisti complessivamente presenti nelle strutture oggetto di controllo, i quali hanno fornito agli operanti notizie in merito ai periodi di permanenza ed agli importi corrisposti per il soggiorno.
“L’attività svolta, in sinergia con le Istituzioni Salentine (Procura della Repubblica e Prefettura di Lecce) impegnate nel tempo a fronteggiare le criticità legate all’enorme aumento di presenze durante i periodi estivi nel territorio della città Jonica”, fanno sapere dal Comando provinciale delle Fiamme Gialle, “rappresenta un primo intervento – i cui esiti sono ancora in corso di definizione – volto alla tutela dello specifico settore turistico-ricettivo extralberghiero, a beneficio sia degli operatori economici che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole di legalità che degli stessi turisti”.
Cronaca
Vigilesse vanitose: “Abbiamo fatto 108 multe, superato il record!”
Lo “Sportello dei Diritti”: «Questo è il clima in Italia da caccia alle streghe. L’episodio di Surbo richiede un appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione»

Virale un video in cui appaiono due vigilesse di Surbo, probabilmente di ritorno in auto dal turno di servizio, nel quale con toni trionfanti esclamano: “Abbiamo fatto 108 verbali! Abbiamo superato il record!».
«Un fatto sicuramente censurabile e che esprime in tutta la sua evidenza il clima da caccia alle streghe che si respira in Italia in materia di sanzioni al codice della strada»: così stigmatizza presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata, che aggiunge: «Anche alla luce di questi episodi che documentano plasticamente l’enfasi con cui alcuni addetti ai lavori esprimono la propria soddisfazione a sanzionare i cittadini, è necessario rinnovare il nostro appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione in un momento storico nel quale la cittadinanza tutta si sente oltremodo vessata da balzelli che riguardano ogni settore della vita, compreso quello imprescindibile della circolazione stradale».
Foto in alto di repertorio
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Cronaca
Auto fuori strada si schianta contro le barriere sulla SS275

Auto contro il guardrail, schianto rocambolesco e fine corsa con soccorsi e paura questa mattina sulla strada statale 275.
Un incidente stradale si è verificato nella prima mattinata al primo chilometro della strada Maglie-Leuca. Una Fiat Punto grigia che procedeva in direzione sud è finita contro le barriere in corrispondenza dell’uscita verso Poggiardo, dopo essersi lasciata alle spalle da pochi metri l’uscita per Maglie.
Il sinistro sarebbe autonomo: non vi è il coinvolgimento evidente di altre vetture. Da chiarire se il conducente abbia perso il controllo del mezzo o se sia stato ostacolato, nel transito, da altri o da qualcosa.
L’incidente, ad ogni modo, ha messo fuori servizio la vettura. Sul posto sono accorse le forze dell’ordine, per i rilievi del caso, il 118 ed un carro attrezzi.
Fortunatamente, dalle prime informazioni che giungono dal posto, non vi sarebbero feriti gravi: per il conducente si sarebbe reso necessario il trasposto in ospedale solo per accertamenti.
Cronaca
Furti a Tricase, due arresti
Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, sono ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali ed anche di una chiesa

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Tricase, supportati dai colleghi della locale Stazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Lecce a carico di Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali e altri luoghi della zona.
I due, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, ora si trovano ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
Fra gli episodi che sono stati scoperti grazie alle indagini dell’Arma, c’è un furto presso la stazione di servizio “Q8”, avvenuto a novembre dell’anno scorso, quando i ladri avevano danneggiato una gettoniera dell’autolavaggio per impossessarsi di circa 30 euro in contanti.
Dopo qualche giorno, nel mirino dei ladri era finito il supermercato “Coop” di Via Pertini, dove per entrare avevano forzato una vetrina, impossessandosi di circa mille euro presenti nei registratori di cassa, poi avevano anche danneggiato una gettoniera presente dentro una cabina per le fototessere, ricavandone uno scarso bottino.
Il 31 dicembre 2024, sempre a Tricase, era stata un’abitazione a ricevere la sgradita “visita” dei ladri, che dopo aver forzato una persiana erano entrati in casa, dove avevano portato via alcuni gioielli di famiglia.
Anche il giorno di Natale uno dei due ladri era tornato nello stesso supermercato dov’era entrato un mese prima, impossessandosi di circa 350 euro.
A seguire, a metà gennaio di quest’anno c’era stata il furto di un oggetto d’oro votivo e di un trapano elettrico rubato dalla sagrestia della chiesa di “Sant’Antonio”.
Praticamente i ladri “seriali” che al termine delle indagini sono stati identificati grazie ad una meticolosa indagine dei militari dell’Arma, non disdegnavano nulla e rubavano qualsiasi cosa gli si presentasse davanti, quindi in certi casi ricavano dai furti magri guadagni ma lasciavano dietro di loro una scia di danni, spesso anche ingenti, come nel caso del furto ai danni di un’agenzia di viaggi, dove sono stati rubati soltanto 5 euro, ma la riparazione della vetrina è costata molto di più.
I due sono stati identificati dopo che i carabinieri hanno analizzato per ore tutti i filmati degli impianti di presenti nelle zone dove c’era stato il passaggio dei ladri, poi hanno proseguito con i riconoscimenti fotografici che non sono stati affatto facili perché il più delle volte i due hanno agito con il volto coperto.
L’analisi dei filmati da parte dei militari dell’Arma è stata molto approfondita, al punto che sono riusciti addirittura a notare un tatuaggio presente sulla mano di uno dei due indagati, identico a quello raffigurato in alcune fotografie pubblicate sul suo profilo social, pertanto è stato un riscontro fondamentale per stabilire il suo coinvolgimento nel furto sotto esame.
Dopo aver messo insieme tutti gli indizi acquisiti, i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno riepilogato sia i furti che i due avrebbero commesso insieme, sia quelli dove è plausibile che abbiano agito singolarmente, dopo di che hanno depositato in Procura una dettagliata informativa di reato.
Il GIP, accogliendo la proposta del Pubblico Ministero, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare a carico di entrambi, affidando ai Carabinieri che hanno portato e termine le indagini di arrestarli e di accompagnarli ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
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