Cronaca
Sfruttati per raccogliere angurie: arresto per caporalato
Braccianti stranieri fatti lavorare 10 ore al giorno in orari vietati, nell’inosservanza delle norme di sicurezza, per 1 euro a quintale raccolto

Si è conclusa nella giornata di ieri, 26 luglio, una delicata ed articolata attività investigativa dei carabinieri finalizzata alla prevenzione e contrasto dell’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Già dalla metà di giugno, a tal fine, il comando provinciale dei carabinieri di Lecce aveva opportunamente predisposto una task force, con ausilio di personale altamente specializzato del N.I.L. (nucleo ispettorato carabinieri) di Lecce, operante in tutto il territorio salentino, con una particolare attenzione al territorio neretino, interessato dal fenomeno, specialmente per quel che concerne la raccolta di angurie.
Per caporalato, è stato arrestato in flagranza di reato Marcello Corvo, 58enne, neretino incensurato, amministratore unico di una società adibita per l’appunto all’impianto, cura e raccolta orticola;
Un arresto che ha interessato, in questo caso, il datore di lavoro e non il caporale, invece individuato ed identificato per poi essere deferito a piede libero.
La ditta in questione aveva assunto 9 braccianti agricoli di (7 di nazionalità tunisina, 2 algerina), con regolare permesso di soggiorno, approfittando del loro stato bisogno (tutti monoreddito con famiglie a carico) e sottoponendoli a condizioni di sfruttamento.
Nella fattispecie i militari operanti, mediante reiterati servizi osservazione, controllo e pedinamento in abiti e vetture simulati (con videoriprese e fotografie), prove documentali e dichiarazioni dei braccianti, hanno accertato che i medesimi avevano prestato ininterrottamente attività lavorativa per la raccolta angurie su taluni fondi agricoli di Nardò dalla fine di giugno sino all’ultimo giorno precedente l’arresto suddetto (anche per più di 30 gg di seguito, domeniche comprese), per 10 ore giornaliere, con una retribuzione per tariffa a cottimo (euro 1 per quintale angurie), dunque in violazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali, non rispettando peraltro l’ordinanza sindacale comunale neretina, in virtù della quale è proibito lavorare sui campi agricoli dalle ore 12:30 alle ore 16:30, dal 21.06.2019 al 31.08.2019.
Accertato altresì il mancato rispetto delle norme i materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro: i braccianti prestavano la propria attività lavorativa senza aver ricevuto alcun dispositivo di protezione individuale (guanti, scarpe, pantaloni anti strappo etc.), anzi erano costretti dalle circostanze a procurarseli autonomamente; con la totale mancanza di bagni chimici nei luoghi di lavoro, corsi di formazione ed informazione.
Per di più, i lavoratori dimoravano presso talune abitazioni di nardò, in una situazione alloggiativa degradante e fatiscente.
Cronaca
Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli

(In evidenza una foto di repertorio dell’evento)
Una giornata di festa che si è trasformata in una mattinata da dimenticare. È quanto accaduto oggi alla tradizionale fiera di San Marco a Ruffano, dove la presenza di borseggiatori ha rovinato l’atmosfera dell’evento, molto atteso e partecipato dalla comunità locale e dai visitatori dei paesi vicini.
Secondo le prime ricostruzioni, nel corso della mattinata almeno una dozzina di persone, perlopiù anziani, è stata vittima di scippi tra le bancarelle affollate.
I ladri — o forse un singolo malvivente ancora da identificare — hanno approfittato della confusione per sottrarre portafogli dalle borse e dalle tasche dei malcapitati.
Alla caserma dei carabinieri di Ruffano è stato un continuo via vai di cittadini che hanno sporto denuncia, raccontando dinamiche simili: un attimo di distrazione, una spinta nella calca, e il portafoglio sparito. Alcuni oggetti sono poi stati ritrovati in strada o nei pressi della fiera, abbandonati senza il denaro che contenevano, a conferma della pista del furto mirato.
I militari dell’Arma stanno approfondendo l’accaduto e raccogliendo testimonianze nel tentativo di identificare i responsabili.
Cronaca
L’abbraccio di piazza San Sebastiano, l’ultimo saluto a Donato Metallo

Racale ha dato oggi il suo ultimo, commosso saluto a Donato Metallo, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex sindaco della città, scomparso il 22 aprile all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. La cerimonia funebre si è tenuta nel pomeriggio in piazza San Sebastiano, gremita da migliaia di persone accorse per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità salentina.
La camera ardente era stata allestita sin dalle prime ore del mattino nella sala consiliare del Comune, dove un via vai ininterrotto di cittadini, amici e colleghi ha testimoniato l’affetto e la stima per Metallo. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità politiche, tra cui la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’europarlamentare Antonio Decaro e circa trenta sindaci pugliesi con la fascia tricolore.
Donato Metallo era noto per il suo impegno civile e politico, in particolare per la legge contro l’omobitransfobia, di cui fu primo firmatario. Nonostante la malattia, aveva continuato a lavorare fino al gennaio 2024, tornando in aula per sostenere le sue battaglie.
Durante la cerimonia, il parroco Don Giuseppe Calò ha abbracciato i familiari di Metallo: la madre Elsa, il padre Pasquale, la compagna Alessandra Caiulo e il piccolo Pietro, figlio di soli dieci mesi. In un messaggio condiviso sui social, la moglie Alessandra ha scritto: “E niente amore mio, alla fine non abbiamo vinto… Sei libero, amore mio”.
La comunità di Racale ha voluto onorare la memoria di Metallo anche con una fiaccolata che ha attraversato le strade del paese nella serata di ieri. Un gesto simbolico per ricordare un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, con passione e umanità.
Donato Metallo lascia un’eredità politica e umana importante, testimoniata dalla commozione e dalla partecipazione di oggi. Un uomo che ha saputo coniugare l’impegno istituzionale con l’attenzione ai bisogni della sua comunità, diventando un punto di riferimento per molti.
Castrignano del Capo
Sbarco di migranti a Santa Maria di Leuca

È sbarcato questo pomeriggio nel porto di Santa Maria di Leuca un gruppo di migranti. L’imbarcazione a vela sulla quale viaggiavano, un natante di 15 metri, è stata intercettata al largo e scortata dalle motovedette all’imboccatura del porto.
Sul posto la macchina dei soccorsi per verificare le condizioni del gruppo: sono 84 gli arrivi, d’origine pachistana, iraniana e afgana.
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