Cronaca
«Si introduca il reato di omicidio sul lavoro»
Ieri un’altra morte sul lavoro in provincia di Lecce. Vittima un operaio di 57 anni, precipitato da un’altezza di circa 8 metri. La rabbia della Cgil Lecce: «Subito interventi concreti»

Segui il Gallo
Live News su WhatsApp: clicca qui
“Una mattanza inaccettabile”, l’ha definita il Presidente Mattarella.
Ancora un incidente sul lavoro in provincia di Lecce.
Ancora una tragedia. Ieri ha perso la vita un operaio di 57 anni, dipendente di un’azienda di fabbricazione di infissi e cancelli che stava lavorando ad un lucernario di un capannone nella zona industriale di Lecce.
È precipitato da un’altezza di 8 metri. È l’ennesima vittima sul lavoro.
L’ultimo report mensile dell’Inail fa riferimento ai dati di luglio: nei primi sette mesi sono stati 7 i decessi sul lavoro in provincia di Lecce (4 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
I NUMERI
Aumentano anche gli infortuni: ben 2.655 dall’inizio dell’anno al 31 luglio (161 in più rispetto al 2023). Statistica al netto di tutti quelli non denunciati e di centinaia di infortuni relativi ai mesi di agosto ed in questa prima parte di settembre. capitati nei mesi di agosto ed in questa prima parte di settembre.
«LATITANO LE MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE»
«Esprimo a nome di tutta la Cgil Lecce dolore per l’ennesima vittima sul lavoro e vicinanza ai familiari del lavoratore», dicono il segretario generale della Cgil Lecce, Tommaso Moscara, e la segretaria provinciale con delega alla Sicurezza nei luoghi di lavoro, Fiorella Fischetti.
«Non spetta a noi ricostruire la dinamica dell’accaduto», aggiungono, «di sicuro nella maggior parte degli infortuni mortali latitano le misure di sicurezza e prevenzione, che restano una causa incomprensibile ed inaccettabile di questo fenomeno. Ogni giorno ci sono tre italiani che escono da casa per lavorare senza più fare ritorno alle proprie famiglie. È assurdo. Servono misure urgenti e concrete per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro. Come parti sociali possiamo intervenire soprattutto sulla cultura della prevenzione, ma non basta. È necessario un investimento urgente del Governo sull’attività ispettiva e sui controlli. Ed urge un’attenzione particolare nella scrittura delle leggi: la patente a punti per le imprese va estesa ad ogni settore e non può bastare un corso di formazione per tornare alla normalità. «Così come è necessario mettere di fronte alle proprie responsabilità i datori di lavoro», concludono i sindacalisti, «attraverso l’introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro».
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…

Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
Cronaca
Medico aggredito a Cutrofiano: «Situazione preoccupante»
Il Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte: «Le conseguenze delle aggressioni sono gravissime, sia per le vittime che le subiscono che per l’intero sistema sanitario nazionale»

Ancora una volta, nostro malgrado, siamo costretti ad occuparci di aggressioni ai medici.
Purtroppo, un fenomeno che diventa sempre più preoccupante. Anche dalle nostre parti.
Questa volta è accaduto a Cutrofiano, presso la Guardia Medica, dove un medico è stato nuovamente aggredito.
Le conseguenze delle aggressioni sono gravi, sia per le vittime che le subiscono (in termini fisici e psicologici) che per il sistema sanitario nazionale.
Per contrastare il fenomeno delle aggressioni è stata introdotta una legge che prevede l’aumento della pena per chi aggredisce il personale sanitario.
Evidentemente, però, non basta!
È necessario un impegno maggiore da parte delle istituzioni e dei cittadini a promuovere il necessario rispetto per il rapporto di collaborazione tra medici e infermieri (e personale sanitario in genere) e pazienti.
Il Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte ha espresso tutta la solidarietà e tutta la vicinanza del sindacato sottolineando che «è importante che il personale medico denunci le aggressioni, è importante la presenza di presidi di vigilanza o l’installazione di sistemi di allarme nelle strutture sanitarie, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica».
Il personale sanitario deve essere formato nel gestire situazioni di rischio e naturalmente è auspicabile un’assistenza psicologica e legale.
Solo attraverso la cooperazione tra istituzioni, personale sanitario e cittadini sarà possibile attenuare o eliminare del tutto questa piaga.
Che, lo ribadiamo, non riguarda solo i medici, ma tutti noi.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Andrano3 settimane fa
Operazione antimafia, arresti a Sud Est
-
Cronaca3 settimane fa
Operazione antimafia in corso, 80 arresti
-
Approfondimenti4 settimane fa
«Meglio la Svizzera che la fame»
-
Cronaca1 settimana fa
Maltempo travolge Gagliano: grandine e allagamenti
-
Cronaca4 settimane fa
Incidente sulla Depressa-Tricase: un ferito grave
-
Cronaca4 settimane fa
Estorsione, atti persecutori e droga: arrestati padre, figlia e compagna
-
Cronaca4 settimane fa
Scontro auto-moto: codice rosso a Specchia
-
Corsano4 settimane fa
Grida d’aiuto da privata abitazione: soccorsi a Corsano