Attualità
«Sia la Procura a fare chiarezza»
Il Comitato spontaneo Nuovo Ospedale sud Salento presenta un esposto – denuncia alla Procura «per tutelare la volontà di Vita Carrapa, e verificare eventuali estremi di reato»
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il Comitato non può più accettare le tante situazioni incomprensibili, che di fatto, dopo 12 anni, si concretizzano in un nulla assoluto.
Milioni di euro pubblici perduti, onerosi progetti contestati, pareri legali carissimi e inutili, gare non trasparenti, fino all’annullamento del lascito Carrapa, sfumato nei meandri contabili e in una non programmata palestra, da nessuno richiesta, che sa di inutilità e, comunque, non più realizzabile con i fondi ereditati, per scadenza del termine ultimo, previsto dal testamento.
Tanta incapacità ha spinto il Comitato a ricorrere ad un legale, affinché si possano difendere i cittadini salentini raggirati e la memoria di chi ha fatto sacrifici per favorire strutture utili e indispensabili a tutto il territorio.
Vogliamo ringraziare l’avvocato Gennaro di Maio che ha messo a disposizione le sue grandi competenze in modo generoso e gratuito, senza girarsi dall’altra parte per non vedere, come altri hanno fatto.
Con l’avvocato si è proceduto alla formalizzazione di un esposto – denuncia che è stato inoltrato alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Lecce, allo scopo «di portare a conoscenza delle Autorità in indirizzo i fatti e le vicende che hanno determinato l’attuale situazione, non solo per tutelare la volontà della concittadina Vita Carrapa, ma anche per verificare la possibilità di eventuali estremi di reato»
L’atto, come premessa, richiama i punti salienti del testamento, ricordando termini e condizioni, tra cui: «Trascorsi inutilmente i 5 anni dall’apertura del testamento, si verificherà la decadenza della nomina di erede e erede sarà invece l’ISPE che gestisce la casa di riposo per anziani di Maglie»; «Per ampliare o migliorare la struttura già esistente nel Comune di Maglie o crearne una nuova”.
Poi, si ricorda, che era stato l’allora direttore generale Rollo a commissionare alla Cucinella architects il progetto del nuovo ospedale e sia il direttore Rollo che il presidente delal Regione Michele Emiliano avevano confermato che si sarebbe edificato l’ospedale progettato da Cucinella, utilizzando i fondi ereditati.
Poi, per le lungaggini e “la schizofrenia politica” si sono persi i fondi ministeriali di 142 milioni, con la conseguenza di un costo triplicato e un nuovo iter.
Si mette in evidenza che per i primi fondi prelevati dall’ASL (877mila euro), non sia stata data nessuna informazione sull’utilizzo, nonostante la specifica richiesta, salvo poi computarli nel costo complessivo di 3milioni e 150mila euro della palestra fisioterapica; a tal proposito, si evidenzia la singolarità della procedura per la realizzazione della struttura sanitaria, nei locali dismessi del vecchio ospedale, dove gli interventi edilizi avvengono oltre il termine ultimo, previsto dal testamento (11 settembre 2024), senza le autorizzazioni necessarie.
Molto importanti sono i richiami fatti: alla banca che ha bonificato i 2milioni di euro nonostante la Pec del fiduciario della defunta che informava come i termini di utilizzo fossero scaduti e che quindi i soldi non potevano essere riscossi.
Incredibilmente, all’ISPE, che pur informato, non risulta si sia attivato per pretendere gli oltre 3 milioni destinati all’istituto ma dei quali ne avrebbero dovuto beneficiare tutti cittadini.
Diamo fiducia agli organi competenti che vorranno fare chiarezza, con la speranza che l’Ospedale del sud Salento diventi una realtà, e che i fondi prelevati dell’eredità, possano essere utilizzati, secondo la volontà della Carrapa, nell’interesse generale, considerato che la defunta, mai avrebbe pensato ad una palestra, tanto meno robotica.
Antonio Giannuzzi (Comitato Spontaneo Nuovo Ospedale Sud Salento)
Attualità
Lotteria Italia, come si gioca: dall’estrazione ai premi
Tra gli appuntamenti immancabili per gli italiani, la Lotteria Italia si colloca tra i primi posti. È un gioco semplice e la tradizione si rinnova ogni anno riuscendo a mettere tutti d’accordo l’acquisto di un biglietto cartaceo classico oppure digitale.
Si può acquistare un biglietto per sperare nella fortuna, oppure per regalarlo ad un caro; in ogni caso la Lotteria Italia continuerà ad affascinare le generazioni per molto tempo ancora. Scopriamo come si gioca e come controllare il biglietto dopo l’estrazione.
Come funziona la Lotteria Italia?
La Lotteria Italia è nata ufficialmente negli anni ’50 ed è diventata, con il tempo, il simbolo delle festività invernali. Conosciuta per la sua storica estrazione finale durante il giorno della Befana, questo gioco ha saputo evolversi al passo con le abitudini dei giocatori e le necessità. Oggi, infatti, c’è la possibilità di ottenere un biglietto della Lotteria Italia online per un gioco ancora più semplice e adatto a tutti.
Il meccanismo proposto è intuitivo e accessibile. Dal 16 settembre è possibile acquistare i biglietti al costo di 5€ (sia in formato cartaceo che online) per provare a vincere il premio massimo di 5.000.000€.
Ma la vera novità di questo gioco è rappresentata dalla possibilità di vincere premi giornalieri, annunciati durante la trasmissione televisiva “Affari Tuoi”, in onda tutte le sere su Rai Uno.
Un’idea apprezzata dai giocatori che, attraverso un codice personale, possono partecipare alle estrazioni quotidiane, con l’aggiunta di maggiore entusiasmo mentre si attende il giorno dell’Epifania. Il consiglio è di visitare il sito ufficiale per scoprire i giochi a disposizione e tutte le comunicazioni relative, per una maggiore chiarezza.
Estrazione finale il giorno della Befana
Come accennato, l’estrazione finale da tradizione è il giorno 6 gennaio, dedicato alla Befana, e avviene durante la popolare trasmissione “Affari tuoi”. Sarà in questa occasione che verranno annunciati i biglietti vincenti di prima categoria, incluso il tanto ambito premio massimo di 5.000.000€.
Non solo, infatti la Lotteria Italia è anche legata alla Lotteria di Capodanno, in programma dal 6 ottobre al 27 dicembre 2024. Durante questo periodo di tempo viene assegnato, ogni giorno, un premio da non perdere. Per coloro che non potessero sintonizzarsi in diretta, basterà andare direttamente sul sito web della Rai per rivedere le puntate e recuperare le varie comunicazioni sulle vincite.
Quello della Lotteria Italia è un appuntamento che unisce la gioia della tradizione, per un momento di leggerezza durante le festività.
Quando è nata la Lotteria Italia?
La Lotteria Italia affonda le sue radici in epoche lontane e, per comprenderne l’origine, è necessario fare un salto indietro nel tempo. Nella forma che conosciamo oggi, la lotteria si è affermata a metà del XX secolo, ma le sue prime manifestazioni possono essere fatte risalire all’Antica Roma. Durante le festività romane, infatti, era consuetudine distribuire biglietti numerati per assegnare premi, un’attività che mescolava intrattenimento e casualità.
La prima lotteria ufficiale documentata in Italia si è svolta nel 1449 a Milano. I biglietti costavano 1 ducato ciascuno e il premio più ambito consisteva in 300 ducati, una cifra impressionante per l’epoca. Con il tempo, questo tipo di gioco si è diffuso rapidamente in tutta la penisola, evolvendosi non solo come passatempo, ma anche come strumento strategico per raccogliere fondi destinati alla realizzazione di opere pubbliche.
Attualità
Una centenaria a Tricase Porto
Questa mattina nella RSSA Gaudium di Montesardo la signora Raffaela Cazzato ha festeggiato i suoi 100 anni, traguardo che la rende la cittadina più longeva di Tricase Porto.
Alla presenza del Sindaco di Tricase Antonio De Donno e della Presidente del Consiglio Comunale Rosanna Zocco, che hanno consegnato una targa del Comune di Tricase in dono, si è tenuta una commovente cerimonia, assieme ai parenti più stretti, agli amici di famiglia ed agli ospiti della struttura.
“Non possiamo che ringraziare l’intervenuta Amministrazione Comunale, la sig.ra Maria Cavalera in qualità direttrice della struttura Gaudium per l’ospitalità, l’immensa cura e la dedizione riposta verso il prossimo e coloro che hanno condiviso questo momento di pura emozione e gioia”, ha commentato la famiglia della centenaria.
Attualità
L’economia pugliese continua a rallentare
Si registra la progressiva flessione dei principali indicatori. Presentato questa mattina il nuovo report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma. La situazione in provincia di Lecce
L’economia pugliese continua a rallentare.
Dopo il biennio 2022-2023, nel corso del quale si è registrata una forte crescita post-pandemica, il 2024 si è contraddistinto per la progressiva flessione dei principali indicatori economici.
È quanto emerge dal nuovo report annuale dell’Osservatorio economico Aforisma, presentato questa mattina, nella sede della scuola di management che fa parte del circuito Asfor.
All’interno, un primo bilancio dell’anno appena trascorso e le linee di tendenza per il 2025.
Frutto di un lungo lavoro di analisi e di approfondimento su dati regionali e nazionali, la pubblicazione è stata illustrata da Andrea Salvati, direttore dell’Osservatorio e da Davide Stasi, responsabile degli studi.
Il report ha stimolato il successivo dibattito a cui hanno preso parte il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, l’ex sottosegretario alla programmazione economica di Mario Draghi Bruno Tabacci, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Sebastiano Leo, il consigliere della Provincia e sindaco di Caprarica Paolo Greco, l’ex assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, i segretari provinciali di Cgil e Cisl, rispettivamente Tommaso Moscara e Ada Chirizzi, i docenti dell’Università del Salento Guglielmo Forges Davanzati e Marco Sponziello, la componente del consiglio generale di Federturismo Stefania Mandurino, la presidente di Aforisma school of future Elisabetta Salvati e il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Francesco Gioffredi.
La Puglia si conferma una regione dinamica, ma la crescita è disomogenea e settoriale: alcuni comparti seguono l’andamento già ampiamente previsto nel precedente report diffuso circa un anno fa; altri, invece, arrancano. Più in generale, il Mezzogiorno non sembra ancora pronto a compiere quel salto di qualità che possa avvicinarlo al livello di competitività e produttività che dovrebbe (e potrebbe) raggiungere.
Le imprese restano ancora di piccole dimensioni, l’aumento dei risparmi e il calo dei prestiti, assieme a redditi troppo bassi confermano che la regione procede lentamente. Così il Meridione non riesce a stare al passo delle altre aree del Paese.
Anche in questa occasione è stata rimarcata l’annosa questione del ritardo delle infrastrutture e del divario tra le varie zone del Belpaese, evidenziando che, in taluni casi, questa situazione di grande disparità è stata determinata dalla scarsa capacità delle classi dirigenti di individuare le vere priorità da affrontare. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato il contributo che può dare il Rapporto Draghi sulla competitività.
Tornando alle previsioni per l’anno appena iniziato, il 2025 dovrebbe vedere il settore edile in calo benché ancora sostenuto dagli investimenti pubblici come il Pnrr, mentre continuerà la crisi della manifattura e del piccolo commercio, sempre più schiacciato dalle grandi piattaforme digitali.
L’inflazione non dovrebbe subire grandi oscillazioni.
Riguardo alla bilancia commerciale con l’estero, le importazioni potrebbero ancora diminuire a causa del calo della domanda interna, mentre le esportazioni dovrebbe ridimensionarsi in seguito al ritorno del protezionismo statunitense, ma non solo. Il calo dei prestiti e la crescita dei risparmi e dei depositi bancari dovrebbero procedere seguendo l’attuale tendenza, ormai consolidatasi.
I trend economici risentono sempre di più dei trend demografici.
La dinamica pugliese è negativa ed è come se vedesse scomparire, ancora una volta, una piccola cittadina come Polignano a Mare, Tricase, Sava o Carovigno.
Ma quel che più preoccupa è l’inarrestabile invecchiamento della popolazione che impatta fortemente sulle prospettive dell’economia.
L’ANDAMENTO IN PROVINCIA DI LECCE
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