Cronaca
Spaccio in discoteca, (ri)arrestato tricasino
Fermato per spaccio di cocaina ed mdma in un noto locale di Santa Cesarea Terme era stato scagionato. Ora il tribunale del riesame ne ha disposto i domiciliari. Il legale: “Stava solo parlando con chi aveva indosso la droga”
Il 2 settembre scorso era stato fermato dai carabinieri insieme ad altre due persone e secondo i carabinieri stava spacciando cocaina ed mdma in una nota discoteca del posto.
Venne sottoposto ai domiciliari ma successivamente il Gip annullò la misura cautelare ne dispose la scarcerazione.
A distanza di sei mesi in seguito anche ai risultati delle investigazioni dei carabinieri di Poggiardo quel provvedimento è stato a sua volta revocato: il Tribunale ha accolto il ricorso del Pm e ne ha ordinato l’arresto.
Così Duilio Cazzato, 41 anni, di Tricase, è stato nuovamente arretato e sottoposto ai domiciliari.
In una nota Gianluca Ciardo, il legale che cura gli interessi di Duilio Cazzato sostiene che “Cazzato non è stato fermato dai Carabinieri insieme ad altre due persone mentre spacciava ma mentre era intento a parlare con i due coindagati (due turisti romani conosciuti solo quella sera all’interno del locale), trovati poi – solo loro – in possesso di sostanza stupefacente e denaro. Negativa invece è risultata la perquisizione eseguita sulla persona e nell’auto del Cazzato che, tuttavia, è stato fermato e sottoposto agli arresti domiciliari poiché ritenuto (erroneamente) complice dei due turisti in una presunta attività di spaccio. Non a caso, dopo due giorni, il GIP ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari applicatagli nell’immediatezza dell’accaduto, disponendo la sua scarcerazione. Si è arrivati così allo scorso 4 marzo, data in cui i Carabinieri della Stazione di Poggiardo, dovendo dare esecuzione a quanto disposto dal Tribunale del Riesame di Lecce che ha accolto il ricorso del PM avverso la suddetta scarcerazione, hanno notificato al giovane tricasino il provvedimento con cui è stata nuovamente applicata nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua residenza dove dovrà dovrà rimanere in attesa di essere giudicato nei prossimi mesi“.
Cronaca
Arrestati due topi d’appartamento
Avevano appena svaligiato un’abitazione estiva di Casalabate. In casa avevano orologi, utensili da lavoro ed elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano
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In risposta alla recente escalation di furti che ha interessato le località di Squinzano, Casalabate e Trepuzzi, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno avviato un’importante operazione di “alta visibilità“, potenziando il pattugliamento del territorio al fine di scoraggiare i malintenzionati e proteggere i cittadini dai furti in abitazione che si verificano durante le ore di assenza da casa per motivi di lavoro o per le spese quotidiane.
Nel corso delle operazioni, sono stati effettuati numerosi posti di controllo e perquisizioni, che hanno portato anche all’arresto di due topi d’appartamento e al recupero della refurtiva.
In particolare, un 40enne e un 25enne, entrambi noti alle Forze dell’Ordine, sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver visitato un’abitazione sul litorale leccese.
I due, sono stati fermati da un equipaggio della Radiomobile della compagnia Carabinieri di Campi Salentina mentre si stavano allontanando da un’abitazione estiva di Casalabate, dove avevano rubato gli infissi, probabilmente con l’intenzione di rivenderli al mercato nero.
Durante la perquisizione, i militari dell’Arma hanno trovato sull’auto della coppia ladri anche gli attrezzi da scasso, utilizzati per smontare le finestre in alluminio dell’abitazione estiva.
A quel punto le indagini si sono spostate presso le abitazioni dei due fermati, dove sono stati trovati orologi, utensili da lavoro e vari elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano.
Al termine delle attività, i due sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso e denunciati per ricettazione.
Dopo l’udienza di convalida, i due sono stati sottoposti dal giudice ai domiciliari.
Cronaca
Rigurgito fatale, muore neonata
La piccola aveva solo 11 giorni. Vani i tentativi di soccorso dei sanitari del 118 allertati dai genitori
Una tristezza infinita, una tragica fatalità.
Nella notte, a Merine (frazione di Lizzanello), una neonata di appena 11 giorni è rimasta soffocata da un rigurgito mentre dormiva.
Era nel letto matrimoniale, insieme ai genitori.
Appena resisi conto di quanto stava accadendo, proprio i genitori hanno allertato i soccorsi.
Per la piccola però non c’è stato nulla da fare.
Cronaca
Spaccio di cocaina, nei guai 20enne
Alla vista dei carabinieri cerca di disfarsi della droga ma senza successo. Fermato, sempre per droga, anche un operaio di 46 anni. Un 15enne, invece, è stato denunciato per il furto di una bicicletta
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I carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno nuovamente concentrato più pattuglie nella zona di Trepuzzi, dove i militari dell’Arma hanno attuato un’intensa attività di controllo del territorio.
Anche questa volta, nel bilancio della lotta all’illegalità e al degrado, non sono mancati gli arresti e le denunce.
In tutta la zona nell’arco della serata sono state controllate un centinaio di persone, mentre è stato intimato l’alt a una quarantina di mezzi.
Durante i controlli a tappeto delle zone frequentate dai più giovani, l’attenzione dei carabinieri si è concentrata su un gruppo di ragazzi notato in posizione defilata alle spalle di un bar che si trova nel centro del paese, fra cui c’era un 20enne del posto, noto alle Forze dell’Ordine, che appena ha visto la pattuglia avvicinarsi, con estrema disinvoltura, ha lasciato cadere per terra un involucro, sperando che nessuno notasse quella mossa.
L’esperienza dei due carabinieri però ha giocato a suo sfavore.
Infatti, i militari dell’Arma hanno recuperato l’involucro che conteneva una quarantina di dosi di cocaina.
Il giovane, inoltre, aveva in tasca circa seicento euro in contanti, ritenuti il provento della vendita di droga.
Il 20enne è stato quindi portato in caserma, dove al termine delle verifiche qualitative sulla “polvere bianca” trovata in suo possesso è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di stupefacenti”.
Per un operaio di 46 anni, invece, fermato alla guida della propria auto, è scattata la denuncia sempre per possesso di droga.
Durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish e di un bilancino di precisione, strumento del mestiere, spesso usato dai pusher per pesare con esattezza le dosi da vendere.
Oltre allo spaccio, nel resoconto dei controlli a tappeto anche la segnalazione al Prefetto di due giovani, trovati in possesso di marijuana e hashish per uso personale.
Infine, è finito nei guai anche un 15enne, denunciato per aver rubato una bicicletta ad un 61enne del posto.
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