Cronaca
Sparisce dopo la condanna: rintracciato ed arrestato
La Cassazione conferma sentenza per tentato omicidio aggravato da futili motivi, lui prova a rendersi irreperibile: arrestato 38enne di Taurisano
Aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver appreso che la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna a suo carico, ma è stato nelle scorse ore rintracciato e condotto in carcere dai carabinieri.
Orazio Preite, 38 anni, di Taurisano, è stato condannato ad espiare una pena residua di 16 anni e 9 mesi di reclusione per aver colpito con un cric un imprenditore in un parcheggio di un locale di Maglie.
I fatti risalgono al 2012, anno in cui il 38enne si scagliò contro Andrea Gallone, 46enne di Castrignano de’ Greci, reo di esser intervenuto per sedare una lite che vedeva proprio Preite protagonista.
L’iter giudiziario, avviato dopo l’episodio, portò ad una condanna per tentato omicidio aggravato da futili motivi. Sentenza emessa nel 2018 in primo grado e confermata nel 2021 in Appello.
Lo scorso anno poi la prima sezione penale della Corte di Cassazione stabilì che Preite avrebbe potuto presentare ricorso contro la decisione della Corte d’Appello. Fu pertanto revocato l’ordine di esecuzione della condanna ed il 38enne presentò ricorso.
Ricorso che poche settimane fa gli Ermellini hanno valutato, lasciando intatta la sentenza della Corte d’Appello e, pertanto, rendendo definitiva la condanna.
Tuttavia i carabinieri, all’atto di notificare il provvedimento, non hanno trovato Preite presso il suo domicilio. In poche ore è apparso palese come il 38enne si stesse rendendo irreperibile per non essere condotto presso il carcere di Borgo San Nicola. E’ scattata così un’attività di ricerca che ha visto al lavoro i militari delle stazioni di Taurisano, Taviano, Racale ed i colleghi del Nor della medesima Compagnia di Casarano.
Cronaca
Hashish, cocaina e marijuana: arrestato pizzaiolo
Fermato dalla sezione narcotici della polizia. Utilizzava come base logistica un appartamento in condivisione con la propria compagna
La Polizia di stato ha proceduto all’arresto di un 41enne, domiciliato a Merine di Lizzanello per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I poliziotti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile, avevano acquisito molteplici notizie riguardanti il 41enne arrestato, il quale, di professione pizzaiolo e già noto alle forze dell’ordine, aveva posto in essere una intensa attività di spaccio di hashish, cocaina e marijuana, utilizzando come base logistica un appartamento in condivisione con la propria compagna.
Ieri sera, gli agenti hanno deciso di fermarlo, mentre era in auto, per un controllo di Polizia.
Alla richiesta di generalità, l’uomo ha comunicato ai poliziotti di risiedere stabilmente a Lecce, omettendo il suo domicilio a Merine, dove invece sosteneva di recarsi saltuariamente, in quanto residenza della sua compagna.
Il tentativo di nascondere l’abitazione dava conferma agli operatori di quanto si era appreso nella fase informativa.
Durante la successiva perquisizione domiciliare presso l’appartamento di Merine veniva rinvenuto e sequestrato complessivamente un quantitativo pari a: 143,70 gr. di cocaina, 670,50 gr. di hashish e gr. 1.982,50 di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento e il frazionamento.
Inoltre, all’interno del garage, i poliziotti hanno scoperto un sistema di areazione, un sistema di impianto d’illuminazione in vasca con gocciolatoio, utilizzata per far germogliare le piantagioni e un termostato per regolare la temperatura interna, tutto materiale preposto alla coltivazione e essiccazione della marjuana.
Di tutta l’attività di Polizia Giudiziaria veniva informatoil P.M. di turno della Procura della Repubblica, il quale disponeva di associare l’arrestato presso la casa circondariale di Lecce, in attesa di convalida.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.
Cronaca
Incendio a Napoli, muore turista di Maglie
Il rogo scoppiato nella notte in un B&B del centro della città. La vittima è Emanuela Chirilli, 28 anni, morta probabilmente per asfissia
Tragedia nella notte a Napoli dove una donna, Emanuela Chirilli, 28enne di Maglie, in vacanza nel capoluogo partenopeo è deceduta a causa di un incendio.
La donna alloggiava al settimo piano di un bed and breakfast della centralissima Piazza Municipio.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la pattuglia del commissariato Decumani della Polizia di Stato, sono in corso accertamenti sulle cause; intervenute anche le forze dell’ordine, i rilievi sono affidati alla Polizia Scientifica.
Al momento non si esclude nessuna ipotesi, viene ritenuta maggiormente verosimile quella di un corto circuito all’impianto o di un malfunzionamento di un elettrodomestico.
Il corpo sarebbe stato trovato, già privo di vita, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento per spegnere le fiamme.
Si pensa la donna possa essere morta per asfissia.
Al momento, di lei, si sa solo che è della provincia di Lecce.
L’incendio e, soprattutto, il fumo ha interessato anche altri appartamenti.
Il palazzo non è stato sgomberato e non avrebbe subito danni strutturali anche se alcune persone si sono comunque riversate in strada.
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Alliste
Rocambolesco scontro, auto vola contro un muro
Incidente tra due vetture nel primo pomeriggio a Felline, frazione di Alliste
Una scena da film quella che si sono ritrovati dinanzi i soccorritori questo pomeriggio ad Alliste, nella frazione di Felline, dove si è verificato un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze.
I protagonisti sono però dei malcapitati automobilisti, e non degli stuntman hollywoodiani. Nel primo pomeriggio lo scontro, in via Trieste, tra due vetture: una Audi Q5 ed una Mercedes. Il conducente di quest’ultima è rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto che, infatti, si è ribaltata su un fianco, terminando la sua corsa contro il muro di un’abitazione privata.
Estratto dai vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è potuto rincasare sulle sue gambe: sia lui che il conducente dell’Audi, per fortuna, non ha riportato seri traumi.
La ricostruzione della dinamica è affidata alle forze dell’ordine. Pare evidente, all’origine dell’accaduto, una mancata precedenza.
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