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Cronaca

Botte a mamma e nonna: in manette due fratelli di Specchia

Si tratta di Salvatore e Giuseppe Frisina, nullafacenti e con il “vizio” di maltrattare e picchiare barbaramente le anziane congiunte

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I Carabinieri stretto le manette intorno ai polsi di due fratelli per ripetute violenze ai danni dell’anziana madre e della nonna. Si tratta di Salvatore e Giuseppe Frisina di SpecchiaI due lo scorso 19 settembre avevano già subito un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare, ma ciò evidentemente non è bastato.


Giuseppe Frisina, 23 anni

Giuseppe Frisina, 21 anni


L’incubo di madre e nonna era cominciato diversi anni fa così come hanno dimostrato le indagini condotte dai militari dell’Arma che hanno ricostruito sistematici maltrattamenti, anche in concorso, da parte dei fratelli Frisina ai danni sell’anziana madre ed anche alla nonna convivente. I due con le loro angherie avevano imposto in casa il loro carattere violento mediante percosse (anche per futili motivi), ingiurie, minacce (anche di morte); neanche la minaccia di ricorrere all’intervento dei Carabinieri li scalfiva: “vai vai alla caserma che io ti seguo e ti giro sotto sopra con l’ape, ti uccido!” usavano rispondere i due energumeni. Nonostante la difficile situazione familiare ed economica i due giovani neanche si curavano di contribuire al miglioramento delle condizioni, dormendo fino a tardi e non espletando alcuna attività lavorativa, anzi si dilettavano a usare violenza contro le due anziane donne e demolendo mobili e suppellettili nell’abitazione. Numerosi gli episodi di violenza ricostruiti dai Carabinieri grazie alle coraggiose denunce delle donne e all’acquisizione di numerosi certificati e referti medici; macabro e ai limiti della fantasia lo scenario ricostruito dai Carabinieri.


Salvatore Frisina, 21 anni

Salvatore Frisina, 23 anni

Nel luglio del 2013, Salvatore, il più grande dei due, 23 anni, aggrediva la nonna 81enne con un bastone fino a mandarla in ospedale con ematomi ed escoriazioni alla gamba. Nell’ottobre del 2013, sempre Salvatore colpiva al volto la nonna procurandole lesioni per 10 gg. Nel gennaio scorso, Giuseppe, 21 anni, spintonava la nonna per terra procurandole la frattura del femore. Nel febbraio scorso, di nuovo Giuseppe, aggrediva verbalmente e fisicamente la madre trascinandola con violenza all’interno dell’abitazione e procurandole varie lesioni.


Il calvario delle due povere donne sembrava essere terminato qualche giorno fa quando i Carabinieri di Specchia avevano notificato ai due fratelli l’allontanamento dalla casa familiare accertandosi che i due avessero fatto fagotto e fossero realmente usciti di casa. Nei giorni a seguire stretta è stata la vigilanza dell’abitazione da parte dei Carabinieri che in pochi giorni hanno fermato e controllato i due sotto l’abitazione materna. Sabato 20 settembre, però, le donne hanno subito l’ennesimo atto persecutorio e violento. Avvertiti i Carabinieri hanno provveduto subito alla segnalazione all’autorità giudiziaria che nel breve ha disposto l’immediata carcerazione dei due violenti fratelli. Esperite le formalità di rito i due sono stati accompagnati presso il Carcere di Lecce.


Cronaca

Marijuana e fucile a canne mozza in masseria

Fermato un uomo che a bordo di un furgone nascondeva 700 grammi di droga. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al ritrovamento di altri 27 chili di marijuana e dell’arma illegalmente detenuta

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Durante un posto di controllo nei pressi del Campus Universitario Ecotekne di Monteroni di Lecce, unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sottoposto a controllo un uomo che viaggiava a bordo di un furgone al cui interno sono stati rinvenuti 700 grammi di marijuana.

I militari, con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, hanno esteso le perquisizioni presso una masseria, sita nell’agro leccese e nella disponibilità dell’uomo fermato, dove dopo accurate ricerche trovavano ulteriori 27 chili sempre di marijuana.

Durante le ricerche è stato anche trovato un fucile a canne mozze con calcio e canna tagliata senza matricola; a corredo, rinvenute anche 32 cartucce.

Sequestrato quanto rinvenuto, su indicazione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, le Fiamme Gialle hanno proceduto all’arresto dell’uomo fermato che è stato condotto in carcere.

Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.

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Cronaca

A fuoco nella notte furgone in officina

Era fermo in sosta a Miggiano dinanzi ai locali dell’attività dove era stato portato per una riparazione. Il rogo ha interessato anche un’altra vettura e le pareti degli immobili nelle vicinanze

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Mezzo in fiamme nella notte a Miggiano (immagine di repertorio).

All’ 01:30 circa una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco, dal Distaccamento di Tricase, è intervenuta nel Comune di Miggiano in via Giuseppe Mazzini per l’incendio di un Citroen Belingo.

Il mezzo, affidato a un’autofficina per riparazioni, è stato completamente distrutto dalle fiamme. Era parcheggiato di fronte all’ingresso dell’officina stessa.

Le fiamme hanno inoltre provocato danni alla facciata dell’edificio e a un portoncino. Per irraggiamento, si sono verificati lievi danni anche a un’autovettura marca Dacia Logan, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

L’intervento della squadra dei VV.F. è valso ad impedire l’ulteriore propagarsi delle fiamme, limitando i danni ad altre strutture ed automezzi e scongiurando pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Alessano.

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Cronaca

Ritrovati gli ori rubati a Vignacastrisi durante la processione

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A conclusione di complesse attività investigative, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Poggiardo hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del luogo ritenuto presunto responsabile di un furto di oro votivo, avvenuto lo scorso 9 marzo nella chiesa della Madonna Santissima del Rosario, situata nella frazione di Vignacastrisi, nel Comune di Ortelle.

In seguito della denuncia presentata dal parroco, i militari dell’Arma hanno avviato tempestivamente le indagini che si sono sviluppate mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e la raccolta di testimonianze utili alla ricostruzione della dinamica del reato.

Il furto, particolarmente grave per il contesto in cui si è verificato, è avvenuto durante la processione del Sacro Cuore di Gesù, quando la comunità religiosa era raccolta in un momento di profonda partecipazione spirituale. I beni sottratti – anelli, collane, medagliette e bracciali in oro – rappresentavano ex voto donati nel corso degli anni dai fedeli come segno di gratitudine e devozione.

Il loro valore, oltre che materiale, è soprattutto simbolico e identitario per l’intera comunità.

Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Arma hanno rinvenuto, presso un compro oro di un comune limitrofo, una spilla e una collana in oro, risultati compatibili con alcuni degli oggetti trafugati dalla chiesa.

Le attività investigative hanno consentito di individuare un 32enne. A seguito di ulteriori accertamenti, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dello stesso, scoprendo un panno in velluto contenente il resto degli oggetti in oro rubati, occultato all’interno della sua autovettura. La sorpresa dei militari dell’Arma è stata enorme allorquando hanno rinvenuto circa 495 grammi di sostanze stupefacenti, di cui 490 grammi verosimilmente di marijuana e 5 grammi di cocaina che hanno sequestrato. La scoperta di banconote per un totale di circa 800 euro, di un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze evidenzia la volontà dell’uomo di gestire un’attività illecita, un segnale preoccupante che non può essere trascurato.

La sostanza stupefacente è stata sequestrata, in attesa di perizia chimico tossicologica. Inoltre, il denaro e gli oggetti in oro rinvenuti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici coinvolti nel furto.

Al termine delle formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

L’episodio ha posto l’attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di tutela del patrimonio religioso, specialmente nei piccoli centri, dove la presenza di adeguati sistemi di sicurezza è spesso insufficiente a prevenire simili atti.

L’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio impegno quotidiano a servizio delle comunità, per la tutela non solo della sicurezza pubblica, ma anche dei valori culturali e spirituali che costituiscono il tessuto identitario del territorio.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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