Cronaca
Spot ingannevoli: multate le patatine fritte
Sanzioni salate per quattro colossi produttori delle famose chips in sacchetto
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Attribuivano ai loro prodotti caratteristiche nutrizionali o salutistiche non corrette. Stiamo parlando di 4 colossi produttori di patatine fritte, condannati dal Tar del Lazio al pagamento della multa inflitta dall’Antitrust.
E’ proprio l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, infatti, a spiegare che San Carlo, Amica Chips, Pata ed Ica Food “con diciture e immagini suggestive, attribuivano a taluni prodotti specifiche caratteristiche nutrizionali o salutistiche non corrette, oppure fornivano informazioni relative a composizione, ingredienti e modalità di trasformazione e cottura dando ‘vanti di artigianalità’ nonostante la natura industriale“.
Una scorretta pratica commerciale, confermata dal Tar del Lazio, cui le società multate si erano appellate. Anche per il tribunale infatti le 4 aziende non hanno reso “immediata la percezione della effettiva composizione del prodotto” e la modalità di rappresentazione dell’informazione commerciale che hanno utilizzato “è idonea a trasmettere a prima vista un messaggio nutrizionale diverso rispetto a quello proprio del messaggio promozionale considerato nel suo complesso“.
Le sanzioni ammontano a 350mila euro per il gruppo San Carlo, 300mila euro per Amica Chips (famoso fu lo spot con Rocco Siffredi), 250mila euro per Pata e 150mila per Ica Foods.
Cronaca
Tricase: tentato furto al Gallone
Nella notte l’effrazione. I malviventi sono entrati dal retro ma non hanno trovato soldi. Restano i danni
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Tentato furto nella notte a Tricase.
In pieno centro ignoti hanno fatto irruzione al Gallone Real Pub, locale di piazza Pisanelli.
I malviventi hanno infranto il vetro della porta, che dà sul giardino prospiciente via Marina Porto e sono entrati nel locale, salvo non poter arraffare alcunché, perché la cassa era completamente vuota.
Resta il danno morale e materiale per i proprietari che oltre alla rabbia provata dovranno anche mettere mano al portafoglio per ripristinare il vetro e riacquistare il registratore di cassa andato completamente distrutto.
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Cronaca
Abusivismo, sigilli a Salve
Controlli nel basso Salento dei carabinieri forestali: costruzione e strada abusive in zona a vincolo paesaggistico. Due denunce e sequestro del cantiere. Ricognizioni preventive effettuate con elicottero
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Il contrasto all’ abusivismo edilizio nel basso Salento, avviato con le diverse fasi dell’operazione “Another Brick” nell’aprile 2024 dai Carabinieri Forestali, prosegue incessantemente, grazie anche alle possibilità di ricognizione georeferenziata offerte dai nuovi elicotteri dell’Arma, gli AW-169, dotati di strumentazione di ultima generazione, particolarmente adattata al controllo del territorio (telecamere, sensori, display ad alta definizione).
Con gli aeromobili in dotazione al 6° Nucleo elicotteri, di stanza a Bari-Palese, viene scandagliato il territorio, concentrando l’attenzione, in particolare, sulle zone sottoposte a vincolo paesaggistico, su parchi e riserve naturali, regionali e statali, sui siti della rete ecologica europea “Natura 2000” (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale), con finalità principale la tutela ambientale di un comprensorio tanto pregevole qual è la provincia di Lecce, pertanto così attrattiva per turisti italiani e stranieri, ma al contempo fragile e sensibile per i numerosi tentativi di sfruttamento abusivo.
L’ ultimo intervento ha riguardato i Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase, in agro di Salve (contrada “Brufichi”).
Dopo le prime ricognizioni in volo, le successive verifiche hanno permesso di accertare la presenza di un cantiere aperto per la realizzazione di un fabbricato del volume di circa 35 metri cubi, con uno stradone di accesso lungo 130 metri circa.
Il tutto senza alcun titolo abilitativo anche perché, trattandosi di un’area compresa nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (tematismo dei “Prati e pascoli naturali”, ove è fatto divieto assoluto di rimozione della vegetazione), la necessaria autorizzazione paesaggistica non sarebbe comunque mai stata rilasciata.
Il permesso di costruire, relativo all’ampliamento volumetrico, risultava di fatto integrato con una segnalazione certificata di inizio attività, senza tuttavia contemplare l’aspetto paesaggistico.
I forestali hanno sottoposto il cantiere a sequestro preventivo e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario ed il direttore dei lavori.
Ai due sono stati contestati i reati per interventi edilizi in area tutelata con titolo abilitativo in difetto di autorizzazione paesaggistica.
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Corsano
Stalking, lesioni e maltrattamenti, condannato caporalmaggiore
Il 48enne di Corsano, in servizio a Lecce, ha patteggiato davanti al giudice monocratico la pena a due anni e sei mesi
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Un uomo di Corsano condannato per stalking, lesioni e maltrattamenti ai danni della ex convivente.
L’uomo, caporalmaggiore dell’esercito, 48 anni, in servizio a Lecce, ha patteggiato davanti al giudice monocratico Marco Mauro Marangio una condanna a due anni e sei mesi.
Le angherie avevano avuto inizio qunado la donna aveva deciso di troncare la relazione.
Il militare era anche recidivo.
Infatti, era già stato condannato per lesioni ai danni di una sua altra ex compagna.
Il 48enne è agli arresti dall’ottobre scorso, dopo la denuncia sporta ai carabinieri dalla ex.
In seguito all’ennesima aggressione subita, che l’aveva costretta a fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano, la vittima ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri.
Nonostante la denuncia, però, il caporalmaggiore avrebbe continuato nella sua condotta persecutoria.
Intanto il ministero della Difesa ha sospeso il militare dal servizio e avviato le partiche per il suo licenziamento.
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