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Cronaca

Sulla Brindisi-Lecce con mezzo chilo di cocaina

Fiamme gialle all’inseguimento di un’Alfa 156 SW, di colore nero con targa albanese, fermata nei pressi di Surbo. Arrestato un albanese, identificato un suo connazionale a bordo dell’auto.

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Nella notte tra sabato e domenica, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno arrestato un albanese trovato in possesso di 540 grammi di cocaina.


L’operazione di polizia, condotta dalle unità specializzate del Gruppo Operativo Antidroga, si è sviluppata nel giro di poche ore allorquando una pattuglia, durante un servizio di prevenzione finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, ha notato sulla Strada Statale 613 Brindisi – Lecce un’Alfa 156 SW, di colore nero con targa albanese che procedeva ad andatura elevata in direzione del capoluogo salentino.


I finanzieri, insospettiti, si sono posti all’inseguimento del veicolo, raggiunto e fermato nei pressi di Surbo.  All’interno dell’autovettura le fiamme gialle hanno identificato due cittadini di nazionalità albanese, in evidente stato di agitazione e nervosismo. I due sono stati condotti presso la caserma del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce per ulteriori accertamenti.

La successiva ispezione dell’autovettura e la perquisizione dei due occupanti ha consentito di rinvenire un involucro di plastica contenente 540 grammi di cocaina addosso al passeggero.


Foto arrestatoLa sostanza stupefacente, il cui valore sul mercato si aggira intorno ai 100.000 euro, è stata posta sotto sequestro unitamente all’autovettura utilizzata per il trasporto. Il corriere, un trentasettenne di origini albanesi, incensurato, residente a Valona, è stato tratto in arresto e su disposizione della locale Autorità Giudiziaria è stato tradotto in carcere.


Campi Salentina

Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città

Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

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Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.

Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.

Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.

La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.

Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.

Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino

Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

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L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.

Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.

Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.

Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.

Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.

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Castrignano del Capo

Singolare invasione di libellule a Leuca

Il video inviato alla Redazione da un lettore da località “Francesi”

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Non è una piaga d’Egitto, come nelle Sacre Scritture, ma quantomeno un fenomeno altrettanto singolare.

Siamo a Santa Maria di Leuca, località Francesi, a poche dozzine di metri dal mare. Tra le campagne spuntano centinaia di libellule. Ecco il video inviato ieri alla nostra Redazione da un lettore, ritrovatosi circondato da queste splendide creature volanti.

Il fenomeno ha interessato anche aree di centri limitrofi, come Salve e Patù.

Il video

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