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Cronaca

Sulla Maglie-Lecce con 76 chili di droga: arrestato

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Nell’ambito del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, intensificato in considerazione dello stato di emergenza connesso alla diffusione del virus COVID-19, i finanzieri della dipendente Compagnia di Lecce, mentre transitavano lungo l’asse viario Maglie-Lecce, hanno effettuato un arresto. Han infatti notato un’autovettura utilitaria il cui conducente, alla vista dei militari operanti, cercava di divincolarsi, aumentando la velocità di marcia. 





I Finanzieri, insospettiti dall’atteggiamento del soggetto, nell’immediatezza, hanno effettuato preliminari accertamenti con l’ausilio della Sala Operativa del Comando Provinciale di Lecce per conoscere l’intestatario del veicolo in questione, rilevando che il relativo proprietario era un soggetto residente in provincia di Modena.





In ragione altresì delle limitazioni al movimento sul territorio disposte da ultimo con il D.P.C.M. del 3 novembre scorso, i militari intimavano l’alt, bloccando la corsa del conducente del mezzo, risultato essere anche l’effettivo proprietario dello stesso, un albanese K.E. (classe 1977), residente a Marano sul Panaro (MO).





Il soggetto sottoposto a controllo, manifestando un forte stato di agitazione, a richiesta, non è stato in grado di giustificare la sua presenza in territorio salentino. Nel mentre, gli operanti notavano che nel vano bagagli era riposta della merce occultata da alcune coperte. Pertanto, si procedeva ad una ispezione dell’autovettura, rinvenendo così 25 panetti contenenti oltre 76 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed 550 euro in contanti, unitamente a 3 cellulari nella sua disponibilità.




Informato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, K.E. è stato arrestato per traffico e detenzione di sostanza stupefacente e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’Autorità giudiziaria.





L’immissione sul mercato della droga, purtroppo sempre più di frequente destinata anche al consumo tra i giovani, avrebbe permesso di realizzare illeciti guadagni per oltre un milione di euro.





L’attività di servizio eseguita, conferma l’efficacia del controllo economico del territorio garantito dalle Fiamme Gialle salentine, anche nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.






Cronaca

Confermato l’annullamento dell’accertamento di120mila euro della GdF e Agenzia Entrate

In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti…

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Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia, Sezione Staccata di Lecce: confermata la sentenza di primo grado perché Gdf è Agenzia Entrare prima di contestare operazioni inesistenti devono controllare con particolare attenzione tutta la documentazione del contribuente

Con l’interessante sentenza n. 4273/2024, comunicata il 23 dicembre ’24, della Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado di Lecce – Sezione 22 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, è stato confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento di oltre 120.000 euro dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, che già era stato annullato in primo grado.

In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.

Nell’impugnare l’avviso di accertamento la società, dopo aver sollevato anche una serie di eccezioni di diritto, nel merito contestava quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate di Lecce, in particolar modo in relazione alla presunta mancanza di buona fede da parte di essa società nonché in relazione alla presunta mancata adozione di misure idonee ad assicurarsi che l’operazione che stava per essere effettuata non la conducesse a partecipare ad un’evasione tributaria.

Con il ricorso la società ha posto in evidenza di aver agito in buona fede e di essere stata del tutto ignara che l’altra società con la quale aveva intrattenuto rapporti commerciali fosse una società fittizia.

Nello specifico, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” tale prova è stata fornita dalla contribuente in giudizio mediante non solo la dimostrazione degli avvenuti pagamenti delle forniture regolarmente contabilizzate a mezzo bonifici rimasti incontestati dall’Ufficio, ma altresì mediante la prova che la società “missing trader” era solo uno dei tanti fornitori da cui la società ricorrente si serviva per l’acquisto dei prodotti che ad essa servivano e che il prezzo di tali prodotti era pari o di poco inferiore o addirittura superiore ai prodotti acquistati da altri fornitori (n. 151), con la conseguenza che in alcun modo la stessa poteva godere di un vero e proprio beneficio per aver effettuato acquisti ad un prezzo inferiore (o di molto inferiore) al prezzo di mercato.

I giudici tributari, sia in primo che in secondo grado, anche in base ad una costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, hanno confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento con condanna alle spese dell’Agenzia delle Entrate di Lecce.

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, prima di contestare l’inesistenza delle operazioni commerciali, devono sempre controllare con particolare attenzione tutta la documentazione offerta dal contribuente.

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Cronaca

Due auto in fiamme a Matino: si indaga

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Nella notte appena trascorsa, poco dopo l’una, una squadra dei vigili del fuoco del Comando Provinciale è intervenuta a Matino per un incendio.

A bruciare, in via Trieste, due autovetture parcheggiate sulla pubblica via, nei pressi del civico 39.

Le auto coinvolte sono una Fiat Punto e una Fiat Idea.
Le operazioni hanno consentito l’estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dell’area, evitando ulteriori danni a cose o persone.

Le cause dell’incendio sono attualmente in corso di accertamento.

immagine in evidenza di repertorio

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Cronaca

Rapina da migliaia di euro al supermercato

Lo sparo ha generato paura e sgomento, nel frattempo il rapinatore, con il volto coperto da passamontagna e giubbotto nero, si è avvicinato alle casse e preso tutto il contante….

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Esplode in aria un colpo di pistola, entrato nel supermercato, per lasciare intendere le proprie intenzioni.

Si è presentato così un rapinatore solitario e con questa “piazzata” ha realizzato un colpo da migliaia di euro ai danni del cash & carry Altasfera, nella zona industriale di Melissano.

Lo sparo ha generato paura e sgomento, nel frattempo il rapinatore, con il volto coperto da passamontagna e giubbotto nero, si è avvicinato alle casse e preso tutto il contante.

L’uomo è stato visto fuggire a bordo di un’autovettura, probabilmente una Dacia di colore scuro, risultata essere stata rubata.

Sul posto sono i carabinieri di Casarano per raccogliere indizi utili a risalire all’autore del colpo. Acquisite le immagini di videosorveglianza presenti nel parcheggio.

 

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