Cronaca
Superbonus: in Puglia investimenti per oltre mezzo miliardo
L’analisi dettagliata con Davide Stasi nella giornata di ieri all’hotel Zenit di Lecce
Sono già ben 3.627 gli interventi edilizi incentivati dal Superbonus in Puglia. Gli investimenti ammessi ammontano a 538 milioni di euro e porteranno a detrazioni fiscali pari a 592 milioni (dati aggiornati al 31 ottobre 2021).
Sono alcuni dei dati illustrati da Davide Stasi, durante la sua relazione sul tema «Superbonus 110%, asseverazioni e investimenti ammessi a detrazione: analisi dei dati nazionali e regionali», nell’ambito del quarto corso di aggiornamento professionale per amministratori condominiali che si è concluso ieri, all’hotel Zenit di Lecce.
«La nostra regione si colloca al nono posto in Italia per numero di asseverazioni depositate, vale a dire l’elenco di documenti rilasciati dal professionista per certificare il possesso di determinati requisiti al fine di accedere alle detrazioni fiscali del Superbonus», ha spiegato il data analyst Stasi, segretario e tesoriere per la provincia di Lecce dell’associazione ASS.I.A.C. (Associazione Italiana Amministratori e Condòmini).
Ad oggi, sono 324 i lavori condominiali già avviati (il 59 per cento è stato ultimato) che rappresentano il 39 per cento del totale degli investimenti (208 milioni di euro sul totale di 538), mentre i lavori negli edifici unifamiliari sono 2.612 (il 77 per cento è stato già realizzato pari al 49 per cento del totale degli investimenti ammessi che corrispondono a 263 milioni di euro). Ci sono, poi, 691 unità immobiliari funzionalmente indipendenti, vale a dire quelle che dispongono di almeno tre impianti di proprietà esclusiva tra quello idrico, per il gas, per l’energia elettrica e per la climatizzazione invernale. In questo caso, il 75 per cento è stato già completato pari al 12 per cento degli investimenti ammessi (che equivalgono a 67 milioni di euro). Sempre in Puglia – ha aggiunto Stasi – l’investimento medio per i condomini è stato di 642.960 euro, quello per gli edifici unifamiliari di 100.776 euro e quello per le unità abitative funzionalmente indipendenti di 96.384 euro».
In Italia, si contano ben 57.664 interventi edilizi incentivati, per circa 9,7 miliardi di euro di investimenti che porteranno a detrazioni a carico dello Stato per oltre 10,7 miliardi.
Sono 8.356 i lavori condominiali avviati (il 62 per cento è stato già ultimato) che rappresentano il 49 per cento del totale degli investimenti (4,8 miliardi sul totale di 9,7), mentre i lavori negli edifici unifamiliari e nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono rispettivamente 29.369 (il 76 per cento è stato già realizzato pari al 31 per cento del totale degli investimenti) e 19.938 (il 75 per cento è stato già completato pari al 20 per cento degli investimenti).
La regione con più lavori avviati è la Lombardia (8.029 edifici per un totale di circa un miliardo e mezzo di euro di investimenti ammessi a detrazione), seguita dal Veneto (7.237 interventi e 953 milioni di euro di investimenti) e dal Lazio (5.654 interventi già avviati e 942 milioni di euro di investimenti).
«La riqualificazione energetica dei condomini – ha evidenziato Stasi – è diventata una priorità al fine di ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi, risparmiare denaro e migliorare il benessere delle persone. Per questo i lavori in condominio sono stati al centro degli incontri promossi dalla nostra associazione, in collaborazione con la sezione leccese dell’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc). L’articolo 119 del decreto-legge numero 34 del 2020, cosiddetto decreto Rilancio – ha ricordato – introduce una detrazione pari al 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica (anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione). Il Piano nazionale di ripresa e resilienza-PNRR, Componente 3, della Missione 2 (Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici) ha destinato complessivamente 13,95 miliardi di euro alla misura del Superbonus. Sempre in materia efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, sono previste ulteriori risorse nazionali a carico del cosiddetto Fondo complementare per un ammontare complessivo di 6,56 miliardi di euro (di cui 4,56 specificamente destinati al Superbonus), nonché ulteriori 0,32 miliardi dal programma React dell’Unione europea. L’obiettivo è quello di incrementare il livello di efficienza energetica degli edifici, al fine di ridurre le emissioni in un Paese come l’Italia che dispone di edifici con oltre il 60 per cento dello stock superiore a 45 anni, sia negli edifici pubblici sia negli edifici privati. La detrazione – ha evidenziato Stasi – può essere chiesta per le spese documentate e sostenute a partire dal primo luglio 2020 per interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari, nonché sulle singole unità immobiliari fino ad un massimo di due».
Le spese relative ai lavori eseguiti dal condominio sulle parti comuni devono essere ripartite tra i singoli comproprietari in ragione della tabella millesimale. L’Agenzia delle Entrate ha poi chiarito che il condominio può svilupparsi sia in senso verticale che in senso orizzontale.
«Per quanto riguarda la tipologia di lavori in esame – ha sottolineato Stasi – è stato osservato che le assemblee condominiali avrebbero incontrato notevoli difficoltà nel deliberare l’esecuzione dei lavori sull’immobile. L’articolo 61 del decreto d’agosto ha introdotto nel corpo dell’art.119 del Decreto Rilancio il comma 9-bis. La nuova disposizione prevede che “le deliberazioni dell’assemblea del condominio, aventi per oggetto l’approvazione degli interventi di cui al presente articolo, sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio”.
Per incentivare ulteriormente i lavori, è stato emanato il decreto-legge numero 77 che semplifica la disciplina per fruire del Superbonus, stabilendo che attraverso una comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) è possibile attestare gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile non rendendo più necessaria l’attestazione dello stato legittimo.
La perdita del beneficio fiscale si verifica nei casi di mancata presentazione della Cilas; interventi realizzati in difformità dalla Cilas; assenza del titolo abilitativo; non corrispondenza al vero delle attestazioni previste dalla disciplina del Superbonus.
Cronaca
Sequestrate oltre 300 bombe carta
Poliziotti in azione a Galatina e frazioni. A Noha denunciato 65enne pregiudicato che in casa aveva le bombe carta artigianali, micce di accensione, inneschi e centraline telecomandate per l’accensione a distanza. Denunciato anche un 34enne di Galatina che aveva in auto una mazza da baseball
Nell’ambito dei servizi di prevenzione organizzati dalla Questura di Lecce, personale dipendente del Commissariato di di Galatina coadiuvato da personale dipendente il Reparto Prevenzione Crimine Puglia Meridionale, ha effettuato numerosi controlli ad attività commerciali e a persone e ha eseguito attività di Polizia Giudiziaria a Galatina e nelle frazioni di competenza identificando circa 200 persone e sottoponendo a controllo oltre 70 veicoli.
Inoltre, sono stati effettuati controlli agli avventori di 10 sale scommesse.
Durante l’attività sono state denunciate due persone, un 34enne di Galatina a cui è stata sequestrata una mazza da baseball rinvenuta nella propria autovettura e detenuta senza giustificato motivo e un 65enne di Noha per detenzione e produzione di artifizi pirotecnici non conformi alla legge.
Nel corso dei servizi finalizzati alla repressione del dilagante fenomeno della vendita e commercializzazione di materiale esplodente in concomitanza con il sopraggiungere delle festività natalizie, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, a seguito di attività info-investigativa, dopo aver effettuato alcuni servizi di appostamento, ha effettuava una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 65enne, avendo il fondato motivo di ritenere che all’interno dell’abitazione, la persona attenzionata, già nota agli operatori perchè gravato da precedenti penali e pregiudizi di Polizia analoghi a quello per cui si stava procedendo, potesse detenere artifizi pirotecnici artigianali.
Difatti, all’interno dell’abitazione sita a Noha ed attigua ad altre abitazioni, sono stati rinvenuti, in più punti, artifizi pirotecnici per un peso complessivo lordo pari ad oltre 20 kg.
In particolar modo, sono state rinvenute oltre 300 bombe carta artigianali che l’interessato aveva assemblato all’interno della sua abitazione come si evince dalla presenza del materiale necessario (micce di accensione, inneschi e centraline telecomandate per l’accensione a distanza) al confezionamento e alla successiva vendit.
Necessario l’intervento di personale specializzato della Squadra Artificieri della Polizia di Frontiera di Brindisi.
Tutto il materiale ritrovato è stato sottoposto a sequestro penale e affidato a ditta autorizzata al trasporto e allo stoccaggio.
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Casarano
Infastidito dai lavori, colpisce un uomo in testa con l’accetta
È avvenuto a Casarano dove i carabinieri hanno arrestato l’autore della brutale aggressione per motivi apparentemente futili. La vittima, il titolare dell’azienda edile incaricata dei lavori, ricoverata in ospedale in gravi condizioni
I Carabinieri della Stazione di Casarano, insieme ai militari del NORM, hanno arrestato un uomo per lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere.
I FATTI
L’allarme per un’aggressione in un cantiere edile di Casarano è scattato in seguito ad una segnalazione al 112. La vittima, titolare di una ditta edile, stava eseguendo lavori di intonacatura su un muro che confinava con l’abitazione dell’aggressore, un disoccupato cinquantottenne del posto
Per motivi apparentemente futili, l’aggressore ha colpito il lavoratore alla testa con un’accetta, provocandogli seri danni.
Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato la vittima impaurita e cosciente.
Senza perdere un attimo, hanno prestato soccorso e hanno iniziato a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
I militari dell’Arma, in breve tempo, hanno rinvenuto e sequestrato l’arma: l’accetta, utilizzata verosimilmente nell’aggressione, è stata trovata nei pressi del cantiere. L’aggressore, visibilmente agitato, è stato fermato e identificato mentre la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Casarano per ricevere le cure necessarie.
I medici hanno confermato la gravità delle lesioni riportate.
Dopo le formalità di rito, il 58enne è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che sta seguendo il caso.
Le indagini proseguono per raccogliere testimonianze e ulteriori elementi utili a chiarire le motivazioni che hanno portato a un gesto così violento.
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Attualità
Quanti bicchieri di vino si possono bere prima di mettersi alla guida?
Un uomo di circa 80 chilogrammi potrebbe rimanere sotto il limite legale con 3-4 bicchieri di vino da 125 ml; una donna di 60 chili, invece, potrebbe raggiungere il limite con soli 2-3 bicchieri. Ma restano stime sono indicative, se si deve guidare meglio non bere proprio
Le nuove norme del Codice della Strada, in vigore da sabato scorso, stanno facendo molto discutere.
Anche perché tra le principali novità spiccano il ritiro immediato della patente per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E le sanzioni per guida in stato di ebbrezza sono state inasprite.
Il dubbio e la paura sono che anche un solo bicchiere di vino consumato a pranzo dai parenti possa costare coro.
In molti si chiedono quanti bicchieri di vino si possono bere per non sforare i limiti?
Innanzitutto, dipende da vari fattori personali, come peso corporeo, sesso, metabolismo e presenza di cibo nello stomaco.
Un uomo di circa 80 chilogrammi potrebbe rimanere sotto il limite legale con 3-4 bicchieri di vino da 125 ml, a patto che abbia mangiato.
Una donna di 60 chili, invece, potrebbe raggiungere il limite con soli 2-3 bicchieri.
Bere a stomaco vuoto accelera l’assorbimento dell’alcol e aumenta rapidamente il tasso alcolemico, rendendo più facile superare i limiti.
È importante considerare anche la gradazione alcolica: un vino rosso corposo con contenuto alcolico superiore ai 12 gradi, aumenta il rischio di superare il limite anche con un solo bicchiere.
Stime, queste, solo indicative.
In generale un bicchiere di vino o una lattina di birra potrebbero non superare il limite, soprattutto se consumati a stomaco pieno.
È importante sapere che anche mantenendosi sotto il limite, i rischi alla guida possono permanere, come dimostrato da studi recenti.
Bere e mettersi alla guida comporta rischi significativi, anche se si è sotto i limiti legali.
Già a 0,8 g/L, si osservano difficoltà motorie, rallentamenti nei riflessi e una visione alterata, aumentando il rischio di incidenti.
Con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/L, si possono verificare confusione, perdita di equilibrio e, nei casi più gravi, perdita di coscienza.
Se il tasso alcolemico supera i 2,5 g/L, il rischio di avvelenamento del sangue può portare a coma e arresto cardio-respiratorio.
Inoltre, non tutti gli alcolici hanno lo stesso effetto.
Un bicchiere di vino rosso, come detto, può contenere tra i 10 e i 12 grammi di alcol, mentre una birra da 330 ml arriva a circa 13 grammi e i superalcolici possono superare queste quantità in una singola dose.
La metabolizzazione dell’alcol varia da persona a persona e, per chi ha una bassa tolleranza o pesa poco, anche un singolo bicchiere potrebbe essere eccessivo.
Anche il tempo necessario per smaltire l’alcol varia in base a numerosi fattori, come il peso, il sesso, il metabolismo e la quantità di alcol consumato.
In media, il corpo elimina circa 0,1-0,2 g/L di alcol ogni ora.
Quindi, ad esempio, un bicchiere di vino (125 ml) richiede circa 1-1,5 ore per essere metabolizzato.
Per una birra o un bicchierino di superalcolico, invece, potrebbero essere necessarie 1,5-2 ore.
Se il tasso alcolemico è più alto, ad esempio 0,8 g/L, potrebbero essere necessarie 4-8 ore per tornare a un livello di zero.
La regola più sicura, quindi resta solo una: se guidi, non bere.
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