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Cronaca

Tamponamento a catena in centro a Tricase

Intervento di carro attrezzi per ripristinare la normale circolazione dopo una parentesi di intasamento del traffico

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Un incidente stradale senza gravi feriti ha provocato dei disagi nel pomeriggio di oggi nel centro abitato di Tricase.





A due passi da piazza Cappuccini, due auto ed uno scooter sono rimasti coinvolti in un sinistro che ha a lungo bloccato il traffico su Corso Roma.








Proprio ad un incrocio di Corso Roma, quello con via Foggia, si è verificato lo scontro che ha necessitato dell’intervento di un carro attrezzi per la rimozione dei mezzi interessati.





Assieme a due station wagon Fiat, coinvolto nel tamponamento uno scooter Aprilia Habana.









La polizia locale ha curato la gestione del traffico ed effettuato i rilievi del caso.


Cronaca

Specchia: 17mila firme per salvare l’albero

Tante sottoscrizioni, evidentemente anche da fuori paese, per la petizione lanciata online in difesa del bagolaro, l’albero secolare al centro del peese

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Ha superato le 17mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org in difesa dell’albero secolare al centro di Specchia.

Un gruppo di cittadini sensibili alle tematiche ambientali è confluito nel comitatoSalviamo il Bagolaro” con il chiaro obiettivo di scongiurare l’abbattimento di uno dei simboli del paese dopo una determina comunale che stabilisce l’eradicazione della pianta per mettere in sicurezza l’area.

«La nostra è una lotta contro il tempo», si legge nel testo dell’appello, «vogliamo sensibilizzare gli amministratori ad aprire un dialogo per vagliare ogni strada possibile».

La mobilitazione per la salvaguardia dell’albero centenario è iniziata tempo fa.

«Dopo il cedimento di una porzione del muretto esterno e delle sottostanti strutture», spiegano i promotori, «l’amministrazione comunale ha chiuso la strada e sono state condotte analisi tecniche da un agronomo e un geologo. Risulterebbe che le relazioni dei due tecnici non arrivino ad un unanime parere sulla sorte della pianta».

Di fronte al possibile abbattimento dell’albero, è iniziata nei mesi scorsi la mobilitazione dei cittadini che, «dopo le prime rassicurazioni sul destino della pianta da parte dell’amministrazione», hanno appreso della determina del tecnico comunale che stabilisce l’abbattimento dell’albero.

Una decisione motivata dalla «necessità di messa in sicurezza ottimizzando le risorse economiche disponibili. Non sarebbero stati trovati fondi sufficienti per sistemare le strutture murarie e salvaguardare la pianta».

Da qui l’appello rivolto direttamente agli amministratori locali: «Vista l’importanza storico culturale che l’albero ha per il paese chiediamo una soluzione condivisa con la cittadinanza e le associazioni per garantire la sicurezza pubblica e, allo stesso tempo, preservare il vecchio bagolaro, simbolo identitario di Specchia».

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Cronaca

“Torno a casa”, e lascia il reparto dell’ospedale senza avviso

I medici di reparto accortisi dell’assenza, hanno prontamente allertato la Direzione sanitaria che ha subito informato le forze dell’ordine…

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Un paziente, ospite dell’ospedale Cardinale Panico di Tricase, in mattinata ha pensato bene di chiudere la degenza e tornare a casa senza avvisare nessuno.

L’uomo, fuggito ancora con gli abiti da degente, si era allontanato per raggiungere la stazione dei treni, dove avrebbe raggiunto casa ed i familiari di cui sentiva fortemente la mancanza.

I medici di reparto accortisi dell’assenza, hanno prontamente allertato la Direzione sanitaria che ha subito informato le forze dell’ordine.

Avvisati i parenti sono subito partite le ricerche, l’uomo è stato rintracciato dalla polizia locale nelle vicinanze della stazione e, dopo un conciliabolo, grazie all’aiuto dei familiari, è stato convinto a rientrare in ospedale con un’ambulanza del 118 per riprendere le terapie e relative cure.

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Cronaca

Santa Cesarea: beccato e denunciato piromane

Massima allerta per gli incendi boschivi. Carabinieri e Forestali individuano un incendiario che ha appiccato il fuoco da un muretto. Le fiamme si sono poi estese per 2 ettari. Il 51enne dovrà rispondere di incendio colposo, reato per cui si rischia la reclusione da 3 a 7 anni

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Proprio nel giorno in cui vi abbiamo dato notizia del nuovo servizio predisposto dal Parco Otranto – Leuca e protezione civile, con droni di ultima generazione, per fermare i piromani, da Santa Cesarea, troppo spesso teatro di incendi, arriva la notizia di un piromane individuato e denunciato dai carabinieri della Forestale.

Grazie ad una tempestiva segnalazione di un cittadino, che aveva avvistato una colonna di fumo in fase di espansione, la Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri ha allertato le pattuglie della Stazione di Poggiardo e del Nucleo Forestale di Otranto.

Queste, intervenute sul posto, in contrada “Lampitedde” in agro di Santa Cesarea Terme, hanno constatato che l’incendio aveva già percorso circa 2 ettari di terreni incolti, seminativi ed uliveti.

Indagini immediate esperite dai Forestali hanno ocnesntito di risalire al responsabile, ancora in zona, che aveva dato fuoco alla vegetazione spontanea seccaginosa a ridosso di un muretto a secco. Poi, con favore di vento, il focolaio aveva invaso i terreni retrostanti, con il rischio di ulteriore propagazione.

I carabinieri hanno quindi proceduto a denunciare l’incendiario, un uomo di 51 anni, alla Procura della Repubblica di Lecce, in stato di libertà, contestandogli il reato di incendio colposo, di cui all’ art. 423, comma 2, del Codice Penale, per cui è prevista la pena della reclusione da 3 a 7 anni.

Le fiamme, invece, sono state domate grazie all’intervento delle squadre della protezione civile e dei Vigili del Fuoco.

I Carabinieri Forestali, dal 15 giugno scorso, data di attivazione del periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi, come decretato dalla Regione Puglia, hanno intensificato ed organizzato i servizi di pattuglia con finalità di prevenzione e di repressione dei reati.

Particolare attenzione è rivolta alle aree più sensibili, come appunto quella di Santa Cesarea Terme, le cui estensioni a pineta e macchia mediterranea sono state ripetutamente martoriate negli scorsi anni, da ultimo nello scorso ottobre, quando, pur a stagione terminata, le condizioni di prolungata siccità hanno favorito pericolosi roghi nei pressi dell’abitato, con pregiudizio per la vegetazione e le stesse abitazioni.

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