Cronaca
TAP: cariche della polizia sui manifestanti
Forzato il blocco. Emiliano: “Governo incapace di ascoltare la gente”. Abaterusso: “Mai avremo pensato di vedere rispondere con la violenza a una legittima e pacifica manifestazione”
Cariche della Polizia in località San Basilio a Melendugno per sgomberare i manifestanti contro l’espianto di ulivi messo in opera dalla Tap in previsione del micro-tunnel del gasdotto trans adriatico. Le due cariche ad opera delle forze dell’ordine hanno provocato contusi.
Si sono vissuti momenti di grande tensione di tensione: i mezzi della polizia, per accedere all’area, sono stati costretti a forzare il blocco messo in atto dai manifestanti. Il tutto è durato pochi minuti e, fortunatamente, non ha avuto conseguenze. Nel frattempo, però, l’attività di espianto degli ulivi è stata sospesa per problemi di ordine e sicurezza. Sarebbe stato pericoloso e la tensione sarebbe potuta anche aumentare se i camion che avrebbero dovuto trasportare gli alberi espiantati al sito di stoccaggio fossero usciti dal cantiere.
È intanto arrivata la voce del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano: “Utilizzando il massiccio spiegamento di forze che oggi è stato predisposto, il Governo dà la misura della sua incapacità di ascoltare e elaborare politicamente le richieste di una regione intera che ha nel suo programma di governo, elaborato dal basso e votato da centinaia di migliaia di pugliesi, lo spostamento dell’approdo Tap in altra area”.
Dal Capo di Leuca tuona anche il consigliere regionale Ernesto Abaterusso (eletto nel Pd oggi è Presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP): “Il diritto a manifestare il proprio dissenso è costituzionalmente garantito. Per questo non si tocca! Mai avremo pensato di vedere rispondere con la violenza a una legittima e pacifica manifestazione dei cittadini contro la realizzazione di un’opera che desta forti dubbi dal punto di vista dello sviluppo e dell’impatto paesaggistico e ambientale. Nell’esprimere piena solidarietà ai manifestanti chiediamo al governo di fermarsi e di ascoltare le istanze dei cittadini e del territorio. Nessuno resti in silenzio di fronte ai tristi fatti di oggi! Si lavori in tutte le sedi opportune affinché sia fatta quanto prima chiarezza su quanto accaduto e sulle motivazioni che impediscono di individuare un approdo alternativo”.
“Ci piacerebbe conoscere”, conclude Abaterusso, “il parere del vice Ministro Teresa Bellanova che fino a qualche anno fa annunciava Urbi et Orbi che si sarebbe incatenata per impedire la realizzazione del gasdotto mente oggi fa parte di un Governo che invia le forze dell’ordine contro cittadini che manifestano in maniera pacifica il loro legittimo dissenso nei confronti del gasdotto”.
Cronaca
Supersano arrestato spacciatore
In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente
I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.
L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.
Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.
In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.
Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.
Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.
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Casarano
Rinvenuto deposito di auto rubate
Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio
La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.
Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.
I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.
Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.
In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.
L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.
Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.
Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.
L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.
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Cronaca
Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»
Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.
Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle, «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.
I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».
Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».
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