Cronaca
Task force salentina contro le truffe
Comitato di Coordinamento anti truffe: concordato di definire un programma d’interventi rivolto ad adulti, giovani e giovanissimi per diffondere l’educazione finanziaria nelle scuole e, attraverso i ragazzi, raggiungere le famiglie
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Il Comitato di Coordinamento Anti-truffe, previsto dal protocollo nazionale sottoscritto da Abi e Ministero dell’Interno e composto dai rappresentanti di Prefettura, ABI Puglia e Forze dell’Ordine, con i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale, di Legaconsumatori, Federconsumatori, Codacons, si è riunito in Prefettura con l’obiettivo di individuare il materiale informativo, le attività e le iniziative di formazione e informazione più efficaci da realizzare nei prossimi mesi per prevenire il fenomeno delle truffe, in particolare quelle di natura finanziaria ai danni degli anziani e di quanti sul territorio hanno una scarsa educazione finanziaria.
I lavori, presieduti e coordinati dal Capo di Gabinetto Beatrice A. Mariano, si sono svolti all’insegna del dialogo e della collaborazione, confermando il clima di disponibilità e l’impegno a lavorare insieme che ha caratterizzato il precedente incontro del 25 ottobre.
“Sul fronte della prevenzione”, ha detto il Segretario della commissione regionale Abi Puglia, Vincenzo Panzarino, “molto è stato fatto da Istituzioni, banche e Forze dell’Ordine.
Per questo è importante metter a fattor comune gli strumenti, le esperienze e i progetti messi a punto nei diversi ambiti locali per prevenire le truffe finanziarie. Fornendo ai cittadini e alle famiglie di Lecce un vero e proprio strumentario con tutti i numeri utili, le precauzioni, i suggerimenti e i piccoli accorgimenti da adottare nelle diverse circostanze”.
Il Comitato ha concordato di definire un programma d’interventi rivolto non solo agli adulti, ma anche ai giovani e giovanissimi, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico provinciale e dei dirigenti scolastici, per diffondere l’educazione finanziaria nelle scuole e, attraverso i ragazzi, raggiungere le famiglie.
A tali fini, fornirà il proprio sostegno alla diffusione nella provincia di Lecce del progetto regionale di educazione finanziaria varato nel 2016 da Regione Puglia, MIUR-Ufficio Scolastico Regionale e Fondazione per l’educazione finanziaria-Feduf per la diffusione della conoscenza finanziaria ed economica nelle scuole.
Il materiale informativo per la prevenzione delle truffe finanziarie messo a disposizione dalle istituzioni e associazioni che partecipano al Comitato, sarà pubblicato sul sito della Prefettura in apposita sezione e, per quanto concerne i messaggi rivolti direttamente agli anziani, sarà diffuso per il tramite delle realtà sociali e aggregative coinvolte nella fase attuativa (Parrocchie, Associazioni e altri luoghi di aggregazione).
Tra le iniziative che saranno messe a punto nei prossimi mesi, vi saranno un Vademecum rivolto agli anziani ed un Concorso di idee per gli studenti degli istituti superiori.
Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano
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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.
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A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…
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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…
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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
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