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Casarano

Taurisano e Specchia: doppio arresto

Gino Patisso di Taurisano, nonostante la misura restrittiva, continuava a delinquere tra Presicce ed Acquarica del Capo. Giuseppe Ciullo, originario di Casarano e latitante da sei mesi, paga a caro prezzo la sua vioglia di vacanze

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I militari della Compagnia di Tricase hanno eseguito due provvedimenti restrittivi emanati dal Tribunale di Lecce a carico di altrettanti soggetti gravati da precedenti di polizia.


Gino Patisso

Gino Patisso


Il primo, Gino Patisso, 36enne di Taurisano, era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel proprio Comune poiché nel periodo maggio – giugno del 2014 aveva commesso una tentata rapina aggravata ed un furto aggravato. Per questo era stato condannato in primo grado alla pena di 4 anni di reclusione e 800,00 euro di multa. L’uomo non aveva rispettato questo obbligo, tanto che negli ultimi giorni dello scorso agosto era stato sorpreso dai Carabinieri di Presicce mentre bazzicava in quel Comune e in quello limitrofo di Acquarica del Capo. Per tale motivo gli stessi Carabinieri hanno denunciato le sue ripetute violazioni alla competente Autorità Giudiziaria. Così gli stessi Carabinieri della Stazione di Presicce hanno bussato alla porta dell’abitazione di Patisso e l’hanno tratto in arresto in esecuzione di apposita ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Lecce. L’uomo ora non può allontanarsi dal proprio appartamento di Taurisano, dov’è dovrà scontare gli arresti domiciliari.

Giuseppe Ciullo

Giuseppe Ciullo


L’altro arresto è stato effettuato dai Carabinieri della Stazione di Specchia che hanno stretto le manette intorno ai polsi di Giuseppe Ciullo, 44enne originario di Casarano ma residente in Svizzera. L’uomo deve espiare una pena di un anno e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi di assistenza familiare; i reati sono stati commessi nel 2006 nell’hinterland della provincia di Forlì – Cesena. L’arresto è scaturito da uno degli innumerevoli controlli alla circolazione stradale attuati nel sud Salento quest’estate, dal quale è emerso che in capo a Ciullo pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Forlì nel marzo 2015. Ordine mai eseguito perché nel frattempo Ciullo era emigrato in Svizzera per lavoro. Le ferie gli sono costate care: al suo rientro è incappato in una solerte pattuglia dei Carabinieri di Specchia che l’ha tratto in arresto.


Attualità

Caldo e afa per tutta la settimana, dopo…

Proseguirà il trend di notti tropicali (contraddistinte, per definizione, da temperature costantemente superiori alla soglia dei 20°C, ndr) in Pianura Padana e al Centro-Sud…

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FINO A FERRAGOSTO TRA CALDO INTENSO, AFA E LOCALI TEMPORALI SUI RILIEVI –

Nei prossimi giorni il dominio dell’anticiclone sul Mediterraneo sarà disturbato marginalmente da infiltrazioni di aria più fresca e umida di origine atlantica alle alte quote della troposfera.

Le temperature, seppur in lieve flessione, permarranno dai 3 ai 6°C al di sopra delle medie stagionali.

Proseguirà il trend di notti tropicali (contraddistinte, per definizione, da temperature costantemente superiori alla soglia dei 20°C, ndr) in Pianura Padana e al Centro-Sud.

POSSIBILI IMPORTANTI NOVITÀ DOPO FERRAGOSTO

L’ingerenza delle correnti atlantiche si mostrerà crescente nella seconda parte della settimana. Le giornate del 15 e del 16 agosto risentiranno con ogni probabilità del transito di nuvolosità stratiforme e di occasionali piovaschi di passaggio su Piemonte, Liguria, alto Tirreno e Sardegna; sarà possibile, inoltre, ancora qualche temporale di calore nei settori alpini.

A seguire, nel corso del prossimo weekend, potrebbe concretizzarsi un primo importante stop alla canicola africana con un sensibile calo delle temperature su valori più consoni alla norma e il ritorno di condizioni d’instabilità atmosferica a partire dal Centro-Nord.

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Casarano

Calcio, Casarano: fatto il pieno si torna a casa

Finito il ritiro di Rivisindoli, i Rossoazzurri riprenderanno gli allenamenti al Capozza

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Si è concluso il ritiro di undici giorni del Casarano Calcio a Rivisondoli e già da lunedì la squadra agli ordini di mister Giuseppe Laterza riprenderà la preparazione nella calura salentina al Capozza.

Nella permanenza in Abruzzo i Rossoazzurri hanno affrontato e vinto le amichevoli con la “Folgore Delfino Curi” di Eccellenza (2-1), la “Ovidiana Sulmona” di Eccellenza (3-0) e la “Cynthialbalonga” di serie D (2-1).

Bilancio di sette reti fatte (Saraniti, Opoola e Loiodice 2, Ferrara 1) e due subite.

Mister Laterza ha messo in campo quasi tutti gli uomini a disposizione con varie sostituzioni nei ruoli, soltanto Rizzo e Legittimo hanno disputato ciascuno un intero incontro e, pertanto, risulta avventato individuare una possibile formazione standard.

I tesserati ufficiali, fra arrivi e riconferme, sono ad oggi venti: Giovanni Pinto, Francesco Magnati (2006), Leandro Versienti, Antonio D’Alena, Nicola Loiodice, Antonio Guastamacchia, Vincenzo Ferrara, Andrea Saraniti, Gianmarco Rizzo, Malik Opoola (2004), Leandro Teijo, Mauro Cerutti, Edoardo Alloj (2006), Gaetano Logoluso, Matteo Legittimo, Giancarlo Malcore, Leonardo Perez, Marco Ferilli (2007), Domenico Valentino (2004), Nikita Martinenko (2006).

I primi due incontri ufficiali del nuovo Casarano si svolgeranno ambedue al Capozza: il primo settembre per la Coppa Italia contro la vincente di Brindisi-Sambiase e l’8 settembre per la prima giornata di campionato contro la neo-promossa campana “Costa d’Amalfi”.

Non resta che attendere l’inizio delle vere e proprie ostilità, per verificare “de facto” la gran mole di lavoro messa in atto dalla Società nell’allestimento della rosa di grande spessore, chiamata all’opera nel girone più difficile dell’intera serie D.

Giuseppe Lagna

Nella foto, il Casarano 2024-2025 al gran completo (calciatori, dirigenti, tecnici e ausiliari) davanti all’Hotel di Rivisondoli del ritiro.
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Attualità

Cia Puglia, Sicolo: “Un miliardo per fermare la Xylella”

Sul tema della prevenzione per contrastare l’avanzata del batterio Sicolo pone l’accento sulla necessità della rigenerazione olivicola per i territori funestati dalla Xylella…

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Servono un commissario con poteri straordinari, investimenti per la ricerca, fondi per una rigenerazione vera

“La Puglia non può essere lasciata da sola nella battaglia contro la Xylella”. Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA Agricoltori Italiani, torna con forza sul tema della prevenzione per contrastare l’avanzata del batterio e pone l’accento sulla necessità della rigenerazione olivicola per i territori funestati dalla Xylella.

Giovedì 8 agosto ha partecipato all’incontro convocato dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, assieme al vicepresidente regionale vicario Giannicola D’Amico, al direttore regionale Danilo Lolatte, al presidente e alla direttrice di CIA Salento, Benedetto Accogli e Emanuela Longo, e al direttore di CIA Levante Bari-Bat Giuseppe Creanza. CIA Puglia chiede che vengano conferiti poteri straordinari a un organismo istituzionale che possa agire con più efficacia e rapidità per azioni di contenimento e per la conseguente erogazione di aiuti.

CIA Puglia, inoltre, propone di costituire un plafond dalle risorse dei CSR per un importo non inferiore a un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza Xylella.

Si ritiene poi necessario destinare specifiche risorse ad aziende agricole e pubbliche amministrazioni per le pratiche obbligatorie (lavorazioni e trattamenti fitosanitari).

In ultimo, è stata sottolinea l’importanza di un coordinamento delle attività di ricerca regionali, nazionali ed internazionali.

“Occorre – dice Sicolo – l’immediata nomina di un commissario che possa coordinare le attività di contenimento nella fascia di cuscinetto, sollecitando le amministrazioni pubbliche, Ferrovie dello Stato e altri enti a fare la propria parte, adottando da subito le opportune misure fitosanitarie. Ma non bastano solo i piani di contenimento, perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica, al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. Fino a oggi abbiamo avuto solo diagnosi, ma restiamo in attesa che la ricerca ci dia la terapia. Urge un intervento deciso della Regione Puglia, del Governo e della Comunità europea”.

“Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica – conclude Sicolo – creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci”.

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