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Cronaca

Tempo di festa a Montesano. Il sindaco: “San Donato ci ricorda l’importanza della collaborazione”

Le parole di Giuseppe Maglie alla sua comunità in vista dell’evento che, causa Covid, si terrà in forma sobria e ridotta

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Il Covid può cambiare metodo e forma, ma non ferma tradizione e devozione. Montesano Salentino si prepara a celebrare il suo patrono, San Donato, con modalità dettate dalla pandemia in corso.




Il sindaco Giuseppe Maglie scrive alla sua cittadinanza: “Ci apprestiamo a vivere questi due giorni di festa in onore di San Donato, il nostro Santo Patrono, con grande trepidazione certamente ma, ancora una volta e per il secondo anno consecutivo, con non poche preoccupazioni. Purtroppo, non senza sorpresa, siamo alle prese con un nemico che al momento sembra ancora, in parte, in grado di resistere alle armi che la scienza mette a nostra disposizione a tutela della salute pubblica. Un’epidemia che sembra ripartire anche nei nostri territori e che ci lascia, ancora una volta, una spiacevole sensazione di sconforto intrisa di ansia per un futuro “normale” che sembra non dover più arrivare. Tutto questo, peraltro, in una terra come la nostra già profondamente colpita da una sciagura epocale chiamata Xylella, che sta distruggendo e depauperando un territorio straordinario disegnato da olivi secolari i quali, ridotti ormai in cenere, ci riconsegnano una specie di deserto da ricostruire e da ripensare completamente, anche da un punto di vista paesaggistico.
Un mix devastante che rappresenta un vero e proprio grido di dolore di quella natura che, evidentemente, sta terribilmente soffrendo a causa, con ogni probabilità, di un modello di sviluppo caratterizzato da un utilitarismo spinto su scala planetaria, incentrato esclusivamente sulla infinita e incessante produzione di merci da consumare, a discapito dell’ambiente, e che lascia ormai poco spazio agli aspetti legati alla nostra umanità.
E’ evidente che qualcosa stiamo sbagliando e che occorre al più presto cambiare rotta, tenendo ben presente che siamo tutti parte di un solo Essere e che i nostri destini sono irrimediabilmente legati da un sottile filo comune.
Occorre indubbiamente ripensare e riprogettare la nostra visione del futuro, in cui il progresso tecnologico e i risvolti ambientali non possono più viaggiare in maniera distonica e che si fondi, possibilmente, su un nuovo ritrovato umanesimo in cui gli aspetti culturali e spirituali, soprattutto quelli legati alle tradizioni e alle differenti identità, ritrovino centralità nelle vite di noi tutti.
Il nostro Santo Patrono, a tal proposito, è ancora in grado di risvegliare i nostri più intimi e profondi sentimenti e di sprigionare in noi un’ aura di spiritualità e di emozione che ben si riconcilia con la nostra umana essenza.
Ed ecco allora la nostra festa, seppure più sobria e di dimensioni molto più ridotte, pronta a farci ritrovare il vero senso delle cose e a ricordarci che collaborazione e cooperazione rappresentano valori ineludibili di una comunità solidale, pronta ad affrontare eventuali nuove difficoltà che potrebbero ripresentarsi.
Per il momento godiamoci questi due giorni di festa con allegria e con la giusta spensieratezza ricordandoci sempre che il rispetto delle regole rimane come al solito fondamentale”.


Cronaca

Baby gang accerchia e malmena 17enne invalido

Choc a Galatina: si filmano mentre aggrediscono coetaneo in stazione. Sabato scorso avrebbero pestato e denudato un altro minorenne

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Inaudita violenza di tanti contro uno, solo e indifeso. Una baby gang, ripresa dalla videocamera di uno smartphone, con un blitz serale dello scorso mercoledì, accerchia e malmena un ragazzo di origini straniere, invalido al 100%.

Siamo a Galatina. La vittima, 17 anni, in un primo momento ha tenuto l’episodio per sé, probabilmente temendo di subire ripercussioni nel raccontarlo.

Ma quando la madre ha notato lividi e ferite sul suo corpo, il ragazzo ha ripercorso quei terribili momenti.

Nel frattempo, le immagini, girate da uno degli smartphone dei presenti, sono finite sui social (il video è a fine articolo).

I fatti

L’aggressione da parte del gruppo di bulli (coetanei della vittima) si è verificata nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina.

La vittima si trovava qui in compagnia di alcuni amici.

A scatenare la violenza sarebbero stati motivi futili motivi: probabilmente il 17enne si sarebbe concesso la “licenza” di rispondere ad una provocazione verbale.

Ecco quindi la spedizione punitiva, con tanto di testimonianza video e di commento di sottofondo.

Nel video originale, si sente la voce di una ragazza che incita gli aggressori, definendoli “la gang del bosco”.

Identificati

La Polizia avrebbe già identificato i componenti della gang, composta da una decina di minorenni, tra cui anche ragazzine, alcuni dei quali infra quattordicenni già resisi in passato responsabili di atti vandalici e scorribande.

Secondo l’ANSA, al gruppo è attribuita anche un’altra aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di un minorenne che sarebbe stato picchiato e denudato. Il gruppo è conosciuto perchè posta le proprie bravate sui social e i vari componenti si fanno ritrarre anche in pose aggressive, incappucciati e armati con coltelli e spranghe

Il 17enne aggredito in stazione mercoledì sera è stato trasportato in ospedale, dove ha avuto una prognosi di 25 giorni. La madre, nella serata di ieri, ha sporto denuncia.

Le immagini

Abbiamo provveduto a sfocare le immagini originali, che restano comunque forti e sconsigliate ad un pubblico suscettibile. Il video è suddiviso nei due seguenti file.

Video 1:

Video 2:

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Casarano

Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

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Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.

I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.

Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.

A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.

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Cronaca

Militare salentino sventa suicidio a Pescara

Gesto eroico per 25enne matinese in servizio presso la locale Capitaneria di Porto

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Un gesto esemplare, dettato da grande umanità ma anche da grande prontezza all’intervento e all’azione, quella che caratterizza uomini e donne della Guardia Costiera.

Giovanni Manuel Carbone, 25 anni, originario di Matino, comune di prima classe in servizio nella motovedetta Cp 729 della capitaneria di porto di Pescara, ha scongiurato una tragedia, salvando la vita ad un giovane che stava per lanciarsi dal ponte del mare di Pescara.

Il giovane salentino stava percorrendo di sera, fuori servizio, l’area pedonale del ponte del mare quando ha notato nel punto più alto del ponte un ragazzo seduto sul parapetto, con lo sguardo perso nel vuoto e il busto che dondolava pericolosamente nel baratro.
Intuendo lo stato confusionale in cui versava il giovane, il militare si è avvicinato e lo ha afferrato dalla giacca e dai pantaloni per evitare che cadesse.

Poi dopo una delicata opera di convincimento è riuscito nell’impresa di farlo scendere dal parapetto e lo ha affidato agli agenti della Questura, nel frattempo arrivati sul posto.

La stampa abruzzese ha accolto con grande enfasi la notizia. Lo stesso si può dire per il corpo della Guardia Costiera, da cui si è pronunciato così il Contrammiraglio Fabrizio Giovannone, Direttore Marittimo di Pescara: “La salvaguardia della vita umana in generale, ed in mare in particolare, è uno dei compiti più nobili affidati al Corpo delle Capitanerie di porto, che contraddistingue e caratterizza, anche fuori dal servizio, le donne e gli uomini della Guardia Costiera”.

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