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Cronaca

Tiggiano, sequestrati oltre cinque chili di droga. Arrestato 30enne

I militari hanno rinvenuto, nell’abitazione dell’uomo e in un locale che è nella sua disponibilità sito in Tricase, oltre 5 kg di sostanza stupefacente, confezionata in 3 involucri di cellophane contenente sostanza presumibilmente stupefacente del tipo cocaina dal peso complessivo di 4 kg circa, in 8 panetti di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo hashish dal peso complessivo di 1 Kg nonché 150 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana suddivisa in dosi

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Amaro epilogo per un 30enne salentino che è stato arrestato dai Carabinieri nel corso di una mirata attività preventiva e repressiva per il contrasto dello spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.


I militari dell’Arma hanno rinvenuto, nell’abitazione dell’uomo e in un locale che è nella sua disponibilità sito in Tricase, oltre 5 kg di sostanza stupefacente, confezionata in 3 involucri di cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina dal peso complessivo di 4 kg circa, in 8 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish dal peso complessivo di 1 Kg nonché 150 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana suddivisa in dosi.


Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti: una pistola scacciacani priva del tappo rosso, bilancini di precisione, materiale utile per il confezionamento e la somma contante di 835 euro. 

La sostanza stupefacente, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato la somma di circa 400.000 euro. Il tutto è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente, così come il denaro ritenuto provento della presunta attività di spaccio.


Al termine dell’attività di polizia, l’uomo è stato arrestato e come disposto dal P.M. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.


Cronaca

Gallipoli: d.a.c.ur emessi per 3 giovani di Trani e per 3 giovani di Nardò

Il provvedimento vieterà ai responsabili della rissa di accedere e stazionare presso tutti gli esercizi pubblici in particolare, nelle aree ove sorgono “esercizi di ristorazione, trattorie, pizzerie, di somministrazione di bevande, di prodotti per la gastronomia, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie (ed altri esercizi similari)”, situati a Gallipoli in località Baia Verde…

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D.a.c.ur. emessi dal Questore della provincia di Lecce nei confronti di 6 ragazzi 

A seguito degli eventi occorsi in data 21 luglio scorso a Gallipoli, in località Baia Verde, il Questore, sulla scorta delle acquisizioni investigative effettuate dai poliziotti del Commissariato di Polizia di Gallipoli e dopo gli accertamenti effettuati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, ha emesso nei confronti di sei ragazzi (tutti di età compresa tra 20 e 29 anni) il provvedimento amministrativo del D.A.C.ur. (Divieto d’accesso aree urbane).  

Il 21 luglio, infatti, alle 5.30 del mattino i sei ragazzi sono stati protagonisti di una rissa scaturita per futili motivi, durante la quale, nei pressi di un noto lido, sono stati sferrati dei colpi sia con un oggetto di metallo che con un coltello e due giovani sono stati trasportati in ospedale riportando ferite giudicate guaribili in 15 gg.   

Questo provvedimento, finalizzato a ridurre al massimo il rischio di commissione di reati e di situazioni di lesività dell’incolumità pubblica, vieterà ai responsabili della rissa di accedere e di stazionare presso tutti gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, in particolare, nelle aree ove sorgono “esercizi di ristorazione, trattorie, pizzerie, di somministrazione di bevande, di prodotti per la gastronomia, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie (ed altri esercizi similari)”, situati a Gallipoli in località Baia Verde, per un periodo di 27 mesi per i 3 giovani residenti a Trani e di 3 anni per tre giovani residenti a Nardò.

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Attualità

Marittima, San Vitale: “… E noi suoneremo le nostre Campane”

Le campane tornino a suonare! L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto…

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San Vitale Martire, di Marittima di Diso, ringrazia.

E’ stato accolto il ricorso del parroco che aveva deciso di impugnare l’ordine impartito un anno fa dal Giudice del Tribunale di Lecce, che aveva accolto il ricorso cautelare proposto dai proprietari di alcune abitazioni limitrofe alla chiesa parrocchiale.

L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto.

Lo stesso tribunale aveva deciso anche di avviare l’attività istruttoria attraverso un accertamento tecnico, fissando l’avvio delle operazioni a partire dallo scorso novembre.

Il parroco di Marittima, don Giovanni Negro, difeso dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, aveva depositato un ricorso per ottenere la riforma dell’ordinanza cautelare.

La discussione del ricorso, tenutasi il 30 luglio scorso, ha pronunciato una ordinanza di accoglimento integrale della impugnazione, ripristinando così la possibilità per la Parrocchia di far risuonare le campane nel «pieno e libero esercizio del diritto di culto, anche quale manifestazione del diritto costituzionale di libertà di culto dei cittadini credenti», condividendo in pieno le argomentazioni difensive, ha sancito che “a prescindere dalla considerazione dell’uso che i proprietari ricorrenti facciano degli immobili di loro proprietà e dall’effettiva configurabilità di una significativa lesione della loro sfera giuridica personale in mancanza di una prova effettiva del pregiudizio eventualmente arrecato dal suono delle campane, non potesse essere ordinata in via cautelare la limitazione della libertà di esercizio del culto, che si esprime attraverso l’uso delle campane per scopi liturgici, tutelato dall’articolo 2 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense del 18 febbraio 1984 e regolamentato dall’autorità ecclesiastica».

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Cronaca

Mattinata funesta: due vittime in incidente stradale

Erano a bordo di uno scooter Yamaha Tmax quando sono andati a sbattere su una palma di una rotatoria, nei pressi di Leverano

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Mattinata funesta nel Salento.

All’alba un incidente mortale è costato la vita a Mattia Saponaro e Giuseppe Vetrugno rispettivamente di 40 e 31 anni.

Erano le 4,25 quando la sala operativa dei carabinieri chiedeva l’ausilio di una volante per un incidente stradale mortale avvenuto sulla SP 21, all’ingresso di Leverano.

I due, originari di San Pietro in Lama, impegnati la sera prima a lavorare sulla loro bancarella di caramelle e crêpes in occasione del Birra e Sound, erano a bordo di una moto T-Max e, probabilmente a causa della forte velocità, son finiti su una rotatoria e andati a sbattere contro una palma.

L’impatto è stato fatale ed entrambi son deceduti sul colpo.

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