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Cronaca

Topi d’appartamento… in trappola

Arrestati due uomini pochi minuti dopo il furto in un’abitazione. Era stato proprio il proprietario di casa a vederli e chiamare i carabinieri

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Alle ore 22,45 circa di ieri, alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce è arrivata la segnalazione di un furto in atto all’interno di un’abitazione a Borgagne (Melendugno), a lanciare l’allarme proprio il proprietario di casa.


I militari, giunti immediatamente sul posto, hanno subito trovato il proprietario di casa davanti alla sua abitazione che indicava il terrazzo e la presenza di più malfattori, e uno di questi pochi istanti prima a seguito delle sue urla si era affacciato. I carabinieri quindi sono saliti di corsa sul terrazzo, e notato che le porte di accesso di due vani adibiti a ripostiglio erano state aperte, all’interno erano stati rovistati i mobili presenti e asportatialcuni  attrezzi di lavoro. Nel frattempo, i ladri, erano riusciti momentaneamente a guadagnare la fuga attraverso le terrazze confinanti, abbandonando la refurtiva lungo il percorso.


Ettore Alekos Pierri

Ettore Alekos Pierri


I Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini e, poco distante dall’abitazione “visitata”, hanno scorto una Ford Focus aperta, con all’interno un telefonino cellulare e un portafoglio. Così hanno deciso di nascondersi nei pressi dell’autovettura sospetta facendo poi allontanare la vettura d’ordinanza. Dopo appena cinque minuti il sopraggiungere di due ragazzi che frettolosamente cercavano di salire a bordo della Ford Focus sospetta, ma prontamente sono stati bloccati e identificati. Si tratta Ettore Alekos Pierri, bracciante agricolo 30enne, e Luca Sibilla, 25enne disoccupato, entrambi di Squinzano, già gravati da precedenti di polizia. Tenuto conto della descrizione fisica che il proprietario di casa aveva fatto in merito al malvivente che si era affacciato dal terrazzo, e che corrispondeva perfettamente a Sibilla, i due sono stati accompagnati in caserma per accertamenti. Nel formalizzare la denuncia, il proprietario di casa, al momento dell’ingresso negli uffici, ha riconosciuto senza ombra di dubbio l’uomo che aveva scorto dal terrazzo.

Luca Sibilla

Luca Sibilla


Sulla scorta di quanto accertato, essendo emersi chiari indizi di colpevolezza a carico dei due fermati, gli stessi sono stati dichiarati in stato di arresto. Il Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Lecce, Dott. Donatina Buffelli, informata dell’accaduto, ha disposto l’accompagnamento degli arrestati presso le rispettive abitazioni ordinando gli arresti domiciliari.


La refurtiva, recuperata dai carabinieri mentre erano sulle tracce dei malfattori, è stata restituita al legittimo proprietario.


Cronaca

Supersano arrestato spacciatore

In casa aveva eroina, cocaina e marijuana oltre a tutto il necessario per la vendita dello stupefacente

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I carabinieri della Stazione di Ruffano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni nel centro di Supersano.

L’attività info-investigativa era iniziata a causa di un’intensa attività di spaccio presso la sua abitazione.

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento, dove sono state rinvenute numerose dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita, occultate in vari punti della casa.

In particolare, sono stati sequestrati 7 grammi di eroina, 2 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana.

Insieme alla sostanza stupefacente, i militari hanno trovato bilancini, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e diverse centinaia di euro in contanti, a testimonianza dell’attività di spaccio.

Durante il controllo, sono stati sequestrati anche due coltelli ed è stata scoperta un’ingente quantità di munizioni, circa un centinaio di cartucce di vario calibro, detenute illegalmente.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto a regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.

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Casarano

Rinvenuto deposito di auto rubate

Denunciato il proprietario dell’area dove è stata rinvenuta anche un’Alfa Romeo Stelvio rubata pochi giorni fa nel parcheggio di un ipermercato casaranese. Tra le tante auto smembrate, riconosciuta anche una Fiat 500 con la carrozzeria tagliata in più pezzi che era stata rubata a Tricase il 9 gennaio

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La Polizia di Stato ha scoperto a Casarano un’ampia area recintata, nella quale erano nascosti e riciclati veicoli di provenienza illecita.

Da una prima ispezione attraverso l’alto muro di recinzione del sito individuato, gli agenti del Commissariato di Taurisano hanno notato la presenza di una Alfa Romeo Stelvio, risultata rubata alcuni giorni prima nel parcheggio di un ipermercato sempre di Casarano.

I primi accertamenti hanno permesso di individuare il proprietario dell’area, un cinquantacinquenne del posto, immediatamente rintracciato nella sua residenza e condotto presso il deposito di sua proprietà.

Oltre all’Alfa Romeo Stelvio rubata, nella area, vasta almeno 50 are, erano stati parcheggiati molti automezzi e pezzi meccanici e, all’interno, vi era un edificio di costruzione abusiva, nel cui garage seminterrato era stata ricavata una officina abusiva, adibita allo smontaggio di autovetture rubate.

In particolare, i poliziotti hanno scoperto la presenza di una Fiat 500 smembrata la cui carrozzeria era stata tagliata in più pezzi. L’auto, non era più dotata dei codici identificativi (targa e numero di telaio) ma, identificato il rivenditore da un portatarga, è stata comunque identificata e rintracciata la proprietaria.

L’auto era le era stata rubata a Tricase il 9 gennaio scorso. La donna ha riconosciuto la propria autovettura attraverso le foto realizzate dalla polizia scientifica.

Nel garage seminterrato, in alcuni container e in tutta l’area recintata erano parcheggiati numerosi veicoli e stoccati e pezzi meccanici, per molti dei quali l’indagato ha fornito generiche e poco credibili notizie sulla provenienza.

Inoltre, i veicoli ed i pezzi meccanici apparivano parcheggiati male e stoccati, in evidente violazione le norme previste per la tutela dell’ambiente.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’apposizione dei sigilli mentre il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, riciclaggio e violazione delle norme sulla tutela ambientale.

L’Alfa Romeo Stelvio, dopo i rilievi di polizia scientifica, è stata restituita al legittimo proprietario.

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Quel che resta della Fiat 500 rubata a Tricase il 9 gennaio scorso

 

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Cronaca

Trepuzzi: «Perchè il sindaco ha fatto riaprire le scuole?»

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle: «Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura»

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Il girono dopo l’incendio ai depositi dell’ex Omfesa a Trepuzzi si accende la polemica.

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle,  «nell’esprimere massima solidarietà alle aziende e ai lavoratori coinvolti nell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri , sulle cui cause auspichiamo sia fatta presto piena luce», puntano il dito sulla  decisione del sindaco Giuseppe Taurino di consentire l’apertura delle scuole all’indomani di quanto accaduto.

I 5 Stelle la ritengono «quanto meno contraddittoria la considerato, altresì, il richiamo a limitare le uscite e a fare uso delle mascherine. Non conoscendo ancora l’effettivo rischio per la salute pubblica, vista l’entità dell’incendio e la pericolosità del materiale andato a fuoco, sarebbe stato forse più prudente ritardare cautelativamente l’apertura delle scuole. Per il bene della salute pubblica, invochiamo il rispetto del principio di precauzione citato nell’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, molto spesso disatteso».

Gli attivisti, infine, rivolgono «un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che hanno consentito in tempi rapidi di domare l’incendio e di mettere in sicurezza l’area».

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