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Cronaca

Torna il buio sul caso Mauro Romano: la Procura ne chiede l’archiviazione

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Anni di attesa e speranza, poi mesi intensi di lavoro e determinazione. Tutto sembra volgere al termine, almeno dal punto di vista giudiziario. La vicenda Mauro Romano è ancora ben lontana dal dare risposte definitive. Il bimbo scomparso da Racale nel 1977 non si sa ancora in che destino si sia ritrovato. Ma una delle piste seguite da qualche anno a questa parte, la più calda di questi mesi, si trova ora un muro dinanzi: la Procura di Lecce ha chiesto l’archiviazione del caso, riaperto a decenni dalla scomparsa.





È l’ipotesi araba a tramontare definitivamente. Sorta da una presunta somiglianza notata in paese su un rotocalco, aveva riaperto un giro di voci, diventare poi testimonianze. La Procura nell’ultimo anno ha ascoltato una donna, presunta informata dei fatti, ed un parroco. Poi, salita alla ribalta della cronaca, la richiesta di un confronto con colui che la famiglia Romano riteneva potesse essere oggi Mauro, ossia il figlio di un importante imprenditore degli Emirati Arabi.




Dall’altra parte freddezza e compostezza. Il grande lavoro della famiglia di Racale e del suo avvocato oggi incassa però un duro colpo. Ancora non note le motivazioni per cui la Procura avrebbe chiesto l’archiviazione del caso. Evidentemente nessun riscontro rispetto alle testimonianze rese dagli ascoltati. E, senz’altro, avrà giocato un ruolo importante anche l’ultimo degli sviluppi mediatici: la foto da bambino di colui cui oggi la famiglia Romano chiede il test del Dna. Nello scatto, la somiglianza con Mauro è praticamente inesistente.





Leggi qui i precedenti articoli sul caso.


Cronaca

Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli

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(In evidenza una foto di repertorio dell’evento)

Una giornata di festa che si è trasformata in una mattinata da dimenticare. È quanto accaduto oggi alla tradizionale fiera di San Marco a Ruffano, dove la presenza di borseggiatori ha rovinato l’atmosfera dell’evento, molto atteso e partecipato dalla comunità locale e dai visitatori dei paesi vicini.

Secondo le prime ricostruzioni, nel corso della mattinata almeno una dozzina di persone, perlopiù anziani, è stata vittima di scippi tra le bancarelle affollate.

I ladri — o forse un singolo malvivente ancora da identificare — hanno approfittato della confusione per sottrarre portafogli dalle borse e dalle tasche dei malcapitati.

Alla caserma dei carabinieri di Ruffano è stato un continuo via vai di cittadini che hanno sporto denuncia, raccontando dinamiche simili: un attimo di distrazione, una spinta nella calca, e il portafoglio sparito. Alcuni oggetti sono poi stati ritrovati in strada o nei pressi della fiera, abbandonati senza il denaro che contenevano, a conferma della pista del furto mirato.

I militari dell’Arma stanno approfondendo l’accaduto e raccogliendo testimonianze nel tentativo di identificare i responsabili.

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Cronaca

L’abbraccio di piazza San Sebastiano, l’ultimo saluto a Donato Metallo

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Racale ha dato oggi il suo ultimo, commosso saluto a Donato Metallo, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex sindaco della città, scomparso il 22 aprile all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. La cerimonia funebre si è tenuta nel pomeriggio in piazza San Sebastiano, gremita da migliaia di persone accorse per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità salentina.

La camera ardente era stata allestita sin dalle prime ore del mattino nella sala consiliare del Comune, dove un via vai ininterrotto di cittadini, amici e colleghi ha testimoniato l’affetto e la stima per Metallo. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità politiche, tra cui la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’europarlamentare Antonio Decaro e circa trenta sindaci pugliesi con la fascia tricolore. 

Donato Metallo era noto per il suo impegno civile e politico, in particolare per la legge contro l’omobitransfobia, di cui fu primo firmatario. Nonostante la malattia, aveva continuato a lavorare fino al gennaio 2024, tornando in aula per sostenere le sue battaglie. 

Durante la cerimonia, il parroco Don Giuseppe Calò ha abbracciato i familiari di Metallo: la madre Elsa, il padre Pasquale, la compagna Alessandra Caiulo e il piccolo Pietro, figlio di soli dieci mesi.  In un messaggio condiviso sui social, la moglie Alessandra ha scritto: “E niente amore mio, alla fine non abbiamo vinto… Sei libero, amore mio”. 

La comunità di Racale ha voluto onorare la memoria di Metallo anche con una fiaccolata che ha attraversato le strade del paese nella serata di ieri. Un gesto simbolico per ricordare un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, con passione e umanità. 

Donato Metallo lascia un’eredità politica e umana importante, testimoniata dalla commozione e dalla partecipazione di oggi. Un uomo che ha saputo coniugare l’impegno istituzionale con l’attenzione ai bisogni della sua comunità, diventando un punto di riferimento per molti.

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Castrignano del Capo

Sbarco di migranti a Santa Maria di Leuca

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È sbarcato questo pomeriggio nel porto di Santa Maria di Leuca un gruppo di migranti. L’imbarcazione a vela sulla quale viaggiavano, un natante di 15 metri, è stata intercettata al largo e scortata dalle motovedette all’imboccatura del porto.

Sul posto la macchina dei soccorsi per verificare le condizioni del gruppo: sono 84 gli arrivi, d’origine pachistana, iraniana e afgana.

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