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Cronaca

Tricase, Cantiere civico sulla vicenda Liquilab: «Non è troppo tardi»

Dopo i lucchetti e la sentenza sfavorevole al Comune: «Non è difficile riaprire il dialogo e costituire finalmente quel gruppo di lavoro che comprenda i rappresentanti di tutte le Istituzioni preposte alla salvaguardia dei Beni Culturali, come fu prefigurato nell’incontro del 31 maggio 2023, tenuto a Lecce. Ma è necessaria una volontà politica intelligente»

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Continua a tenere banco a Tricase la vicenda “Liquilab” dopo che il giudice di Lecce ha respinto la richiesta di sfratto, intentata dal Comune, per il rilascio dei locali di piazzetta dell’Abate e ha attivato la procedura ordinaria relativa ai contenziosi sulle locazioni.


Il giudice ha tenuto conto del valore socio-culturale dell’attività pluriennale di ricerca sulle tradizioni popolari e del loro essere a disposizione di studiosi o semplici cittadini.


Oltre al recente riconoscimento internazionale dell’UNESCO, l’attività di Liquilab era stata sostenuta, infatti, anche dal Ministero della Cultura e dalle istituzioni sovracomunali preposte alla tutela dei Beni Culturali e all’osservanza del relativo Codice.


Sulla vicenda si è espresso il Cantiere civico con un posto sulla pagina Facebook a firma dei consiglieri di opposizione Carmine Zocco, Giacomo Elia e Gianluca Errico: «Non riusciamo ancora a trovare motivi validi per tanto accanimento. Più volte siamo intervenuti per auspicare una soluzione concertata che tenesse conto delle esigenze dell’amministrazione comunale e tutelasse il valore del patrimonio culturale del Museo delle tradizioni popolari».

Secondo il gruppo di opposizione, però, «non c’è stata alcuna risposta adeguata, anzi un’escalation di azioni ostili: dapprima il taglio dell’erogazione di energia elettrica, poi l’apposizione dei lucchetti per impedire l’accesso ai locali. Per quest’ultima azione», puntualizzano, «l’amministrazione ha subito anche una condanna giudiziaria che è costata 7 mila euro alle casse comunali».


«Ma non è mai troppo tardi per invertire la rotta, specialmente se l’obiettivo da realizzare è virtuoso», si legge ancora nel post del Cantiere civico, «non è difficile riaprire il dialogo e costituire finalmente quel gruppo di lavoro che comprenda i rappresentanti di tutte le Istituzioni preposte alla salvaguardia dei Beni Culturali, come fu prefigurato nell’incontro del 31 maggio 2023, tenuto a Lecce. Ma è necessaria una volontà politica intelligente e inclusiva da parte dell’amministrazione Comunale. Noi la auspichiamo», concludono i consiglieri di opposizione, «anche se, in questa vicenda, è stata finora la grande assente».


 


Cronaca

Violento impatto nella notte: due auto ko a Ruffano

Il sinistro all’ingresso del centro abitato sulla via per Casarano

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Incidente stradale a Ruffano nella tarda serata di ieri.

Due vetture si sono scontrate sulla via per Casarano, all’incrocio con via San Nicola.

Con tutta probabilità la causa del sinistro è stata una mancata precedenza. Le due macchine scontratesi sono una Renault Clio ed una Lancia Y. Entrambe non marcianti, a causa dell’impatto, sono state portate via da un carro attrezzi.

Per i coinvolti per fortuna nessuna conseguenza rilevante: in ospedale solo per accertamenti.

Prima che le forze dell’ordine riaprissero al regolare transito veicolare, si è reso necessario anche un intervento di pulizia stradale.

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Campi Salentina

Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città

Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

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Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.

Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.

Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.

La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.

Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.

Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino

Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

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L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.

Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.

Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.

Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.

Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.

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