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Cronaca

Tricase, dimissioni di massa nel circolo Pd

In una lettera al segretario provinciale Piconese, le motivazioni

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Incredibile a Tricase. Nella giornata di ieri, con una lettera indirizzata al segretario provinciale Salvatore Piconese, al segretario regionale Marco Lacarra ed al Capogruppo del Consiglio comunale di Tricase Carmine Zocco, l’intera Segreteria cittadina del Circolo Pd ha rassegnato le dimissioni.


Ecco quanto scritto nella lettera:


 


Caro Segretario,


in premessa ci preme evidenziare che i risultati raggiunti dal Partito Democratico nella Città di Tricase, nelle ultime due competizioni elettorali (3000 preferenze alle elezioni Europee e 2200 alle Regionali), sono stati il frutto di delicati equilibri che l’attuale Segreteria cittadina ha gestito sul territorio facendo sì che sul Partito Democratico convergesse il lavoro sia degli iscritti che dei simpatizzanti, sia di chi militava nella attuale maggioranza a Palazzo Gallone (di cui il PD fa ancora parte, pur non avendo mai ricoperto ruoli in seno all’esecutivo amministrativo) sia di chi, pur da sempre appartenente all’area di centrosinistra, mai si è riconosciuto nell’attuale Amministrazione Comunale.


Tutto ciò si è potuto realizzare proprio perché sino a quel momento tutte le forze che gravitavano dentro, e soprattutto intorno al PD, avevano accettato tacitamente che nessuna di esse fosse, o potesse dirsi, preponderante. Alla luce degli recenti eventi, pur condividendo qualsiasi apertura del partito a nuove adesioni, la segreteria cittadina ritiene giusto, quanto opportuno, che si debba prendere atto del cambiamento degli equilibri interni allo stesso partito e della a dir poco imbarazzante situazione creatasi in seno all’Assise Comunale. Di conseguenza, l’attuale Segreteria cittadina non intende assolutamente essere responsabile di ciò che avverrà nei prossimi mesi, perché quanto accaduto a Gennaio 2016 è stato completamente estraneo alla sua azione e volontà politica.

Le accuse di una presunta ritrosia del nostro Circolo ad accettare nuove adesioni al fine di mantenere lo status quo, sono state avanzate, nell’ultimo giorno utile, da un solerte componente della Commissione tesseramento come pretesto per legittimare la propria azione. In realtà la nostra attenzione era rivolta a due consiglieri comunali già iscritti ma non aderenti al gruppo PD; di tale situazione la Segreteria Provinciale era stata prontamente informata già a Novembre 2015, allorquando la Segreteria Cittadina aveva correttamente chiesto indicazioni sulle linee da seguire. Indicazioni peraltro mai arrivate.


A questo deve aggiungersi che alla data odierna nessuno dei 5 Consiglieri comunali iscritti al PD ha aderito al Gruppo Consiliare, così come previsto dallo Statuto nazionale del partito. Inoltre, introdurre forzatamente nel Partito componenti che ricoprono incarichi e ruoli istituzionali determinati da candidature nell’area del centrodestra e che, nelle parole e nei fatti hanno assunto pubblicamente ruoli di “opposizione”, a nostro avviso equivale a sconfessare e voler contrastare le scelte politiche del PD di Tricase, ledendo in modo grave il diritto all’autodeterminazione, come previsto da Statuto.


Un’approfondita analisi meriterebbe poi la decisione della Commissione di garanzia regionale di sanare con un unico atto tutte le questioni di legittimità sollevate, regolamento alla mano, dai vari Circolo di Tricase Circoli in tutta la Regione. Una scelta che sa molto di colpo di spugna pacificatore in funzione di un Congresso unitario, ma che lascia irrisolti tutti i problemi segnalati. Sia chiaro che le scelte di questo gruppo dirigente non sono legate all’incapacità di gestire l’attuale situazione, ma al non voler essere responsabile delle conseguenze di un’azione politica che è avvenuta completamente al di fuori dello spazio decisionale del Circolo di Tricase e dei suoi iscritti. Mai in questi anni il Circolo di Tricase si è reso protagonista di polemiche né sui giornali né all’interno degli organismi di partito, concentrandosi invece sulla crescita ed il radicamento sul territorio, come i risultati elettorali dimostrano. Evidentemente quanto sopra non è stato sufficiente alla Segreteria Provinciale affinché al Circolo fosse garantita l’autonomia delle proprie scelte e, nonostante le nostre riserve sia sui metodi che sulle conseguenze di un tesseramento che non ha minimamente tenuto conto della realtà e degli equilibri del Circolo, l’unica soluzione propostaci è stata quella di accettare lo stato delle cose.


Ribadiamo che, aldilà di ogni “legittimazione” regionale, l’operazione di tesseramento in massa al PD cittadino non ha alcun senso sul piano politico e, senza dubbio, non produrrà nessuna reale crescita di consenso, anzi mette a serio rischio la tenuta del Centrosinistra di Tricase anche in prospettiva delle prossime elezioni amministrative. Riteniamo che quanti hanno operato per il verificarsi di questa situazione, nonostante le reiterate osservazioni e rimostranze del Circolo locale, debbano ora assumersi direttamente, di fronte a tutti i cittadini di Tricase, anche la responsabilità di governarla. Forte di questa convinzione la Segreteria Cittadina rassegna le proprie irrevocabili dimissioni dagli incarichi e invita la Segreteria Provinciale a gestire la situazione che essa ha, prima tacitamente e poi con un sostegno diretto, contribuito a determinare.


Cronaca

Allarme bomba su nave da crociera, intervengono gli artificieri. Ma è solo un’esercitazione

Vi hanno preso parte i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco ed il 118, nonché il personale di security dell’impianto portuale e l’equipaggio della nave da crociera “Amera”

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La Guardia Costiera di Gallipoli, con il coordinamento della Prefettura di Lecce, ha svolto un’esercitazione di security portuale, durante la quale è stata simulata la presenza di un ordigno a bordo di una nave passeggeri all’ormeggio, allo scopo di valutare l’efficacia dell’attivazione delle procedure operative previste per un simile scenario.

All’esercitazione hanno preso parte i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco ed il 118, nonché il personale di security dell’impianto portuale e l’equipaggio della nave da crociera “Amera”, che nella giornata di sabato ha fatto sosta nel porto della “città bella” insieme ai suoi 700 passeggeri.

Secondo lo scenario pianificato, una telefonata anonima ha segnalato alla Sala Operativa della Guardia Costiera la presenza di una bomba a bordo, facendo scattare l’emergenza, con l’immediata attivazione delle misure di security della nave e dell’impianto portuale, che prevedono
la sospensione delle operazioni portuali in corso, nonché l’avvio immediato di operazioni di “bomb search” (ricerca ordigno) da parte dell’equipaggio.

Al termine delle ricerche, la scoperta di due potenziali ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale ha reso necessaria l’immediata evacuazione della nave e l’intervento del Nucleo Artificieri dei Carabinieri, di stanza a Lecce, mentre tutte le forze di polizia si sono occupate della gestione dell’ordine pubblico, scortando tutte le persone fuori dal porto.

Anche in mare, le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno pattugliato la zona a rischio esplosione in maniera da interdirne la navigazione.

Il Nucleo Artificieri dei Carabinieri, una volta in porto, è salito a bordo della nave coadiuvato dal personale di security dell’equipaggio e, utilizzando le proprie apparecchiature radiografiche, ha verificato i dispositivi sospetti rinvenuti a bordo, confermando la presenza di due pericolosi ordigni esplosivi.

Pertanto, uno speciale robot telecomandato in dotazione al Nucleo Artificieri ha prelevato gli ordigni, portandoli fuori dalla nave per il successivo brillamento controllato.

Una volta bonificata l’area, l’esercitazione si è conclusa con il rientro a bordo dell’equipaggio e dei passeggeri e con la ripresa delle regolari operazioni portuali.

Lo scenario particolarmente complesso e la contestuale presenza di una nave passeggeri in banchina (l’ultima crociera prevista per quest’anno), hanno costituito un’ottima occasione per testare con soddisfazione l’efficacia della risposta a questa tipologia di emergenze, nell’ottica di perseguire un costante miglioramento degli standard di addestramento dei diversi attori istituzionali convolti a vario titolo.

 

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Casarano

«Non lavoreremo senza essere pagati!»

TAC in crisi, la protesta dei lavoratori del Calzaturificio Innovative di Casarano

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I lavoratori del Calzaturificio Innovative di Casarano sono in uno stato di grave indigenza: 36 famiglie, da mesi, ormai, non hanno mezzi di sostentamento.

Nel mese di ottobre, l’azienda anche a mezzo stampa comunicava la ripresa dell’attività aziendale per nuove commesse, sta di fatto, però, che a tutt’oggi i lavoratori sono a casa e non stanno lavorando.

Questi lavoratori vivono in un limbo da dicembre 2023, avanzando ancora il saldo della 13ma mensilità, il saldo della mensilità di febbraio 2024, e il totale della mensilità di marzo 2024; di recente si sono aggiunte anche le retribuzioni di agosto, settembre e parte di quella ottobre 2024 a causa della mancata liquidazione da parte dell’INPS della proroga di CIG Ordinaria.

La proroga della cassa Integrazione richiesta dal 29 luglio al 5 ottobre di quest’anno è stata, in realtà liquidata solo negli ultimi tre giorni di luglio, parrebbe a causa  del superamento del limite legislativo di ore di Cassa Integrazione richieste dall’Azienda.

I lavoratori quindi, che da luglio sono senza retribuzione e senza nessun sostegno, sono fortemente preoccupati per il loro futuro, anche a causa del persistente fermo aziendale che rende incerto il pagamento di quanto dovutogli.

«I mesi trascorsi sono stati drammatici per le nostre famiglie. Senza soldi non si mangia», l’appello disperato dei dipendenti.

Il sindacato UGL Lecce «in nome e per conto dei suoi assistititi» ha richiesto «in via urgente l’apertura di un tavolo tecnico in Prefettura alla presenza, anche di Confindustria Lecce presso cui l’Azienda è associata, chiedendo chiarezza e certezza per questi lavoratori, e sul futuro delle loro famiglie».

Infine, l’annuncio della Segretaria generale UGL Lecce, Veronica Merico: «Nei prossimi giorni, in mancanza di risposte, i lavoratori sono pronti a fare un sit-in di protesta davanti la Prefettura, al fine di provare a sbloccare la situazione.

Cercando di dare voce a queste 36 famiglie, ormai ridotte sul lastrico».

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Cronaca

Controlli antidroga: 5 arresti, 35 denunce e 318 segnalazioni

È il bilancio di un semestre di attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza con controlli lungo la costa Ionica ed adriatica durante l’estate e, poi, nelle stazioni ferroviarie, nelle adiacenze delle scuole e nei principali punti di aggregazione dei ragazzi

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Continuano i controlli dei finanzieri del Comando Provinciale di Lecce per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in linea con le direttive della locale Autorità Prefettizia.

In particolare, nell’ultimo semestre le fiamme gialle salentine, con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce, hanno eseguito innumerevoli controlli nelle adiacenze delle principali stazioni ferroviarie, porti turistici e dei luoghi di intrattenimento dei più giovani, che hanno consentito di sequestrare oltre 14 chilogrammi di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

L’attività dei militari leccesi si è concentrata durante l’estate sulle maggiori location della vita notturna sulla costa jonica e su quella adriatica, mentre nell’ultimo periodo le attività di controllo si sono sviluppate prevalentemente nelle adiacenze delle scuole e nei principali punti di aggregazione dei ragazzi, anche in occasione della recente festa di Halloween, che negli ultimi anni sempre maggiore interesse suscita nelle nuove generazioni.

A seguito dell’attività di vigilanza sono stati individuate complessivamente 353 persone, di cui 35 denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio e 318 segnalate alla locale Prefettura per consumo di sostanze stupefacenti.

Cinque persone sono state arrestate in flagranza di reato.

«L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo invernale», fanno sapere dal comando provinciale della Guardia di Finanza, «a testimonianza del costante impegno del Corpo volto alla tutela del cittadino, con particolare attenzione per i più giovani, nonché al contrasto del sottostante mercato illecito e del conseguente arricchimento indebito della criminalità».

 

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