Cronaca
Tricase: parcheggi a pagamento sospesi
L’intervento della Guardia di Finanza di Tricase fa seguito alla richiesta della Magistratura dopo la denuncia della Cooperativa Apulia seguita all’affidamento della gestione dei parcheggi alla Gestam.

Sigilli ai parcometri e servizio dei parcheggi a pagamento sospeso. È la Guardia di Finanza di Tricase ad apporli, su indicazione della Magistratura arrivata dopo la denuncia della Cooperativa Apulia in seguito all’affidamento della gestione dei parcheggi alla Gestam.
Sono 3 gli iscritti nel registro degli indagati, con le ipotesi di reato di falso e turbativa d’asta.
Il presidente della Cooperativa Apulia, Rocco Cazzato, ci aveva spiegato così, nell’agosto 2015, i motivi dei loro ricorsi: “Il comune di Tricase il 10 aprile 2014 ha pubblicato il bando per l’assegnazione dei parcheggi pubblici a pagamento. Al predetto bando si poteva partecipare solo ed esclusivamente se in possesso di alcuni requisiti tecnici ed economici. Uno di questi ad esempio è l’iscrizione presso la Camera di Commercio di Lecce come società di gestione di parcheggi pubblici a pagamento. Per potere ottenere detta iscrizione la società deve gestire almeno un parcheggio a pagamento. Gestam srls nasce il 16 aprile 2014, incredibilmente sei giorni dopo la pubblicazione del bando e quindi non può possedere il requisito richiesto. Allora per supplire a tale inconveniente”, aggiungeva Cazzato, “ha pensato bene di dichiarare tramite scia presentata al Comune di Gagliano di gestire un fantomatico parcheggio pubblico a cielo aperto sulla litoranea Leuca-Ciolo. Dimenticando però che detto parcheggio è ad esclusivo uso dei clienti del ristorante e non a pagamento. Quindi, dichiarando il falso”.
“Non è tutto”, incalzava il presidente della cooperativa Apulia, “La Gestam si era resa protagonista di una seconda magia: sempre nel predetto bando ha dichiarato di essere in possesso del Certificato di qualità Uni e Iso 9001-2008, che giustamente ha anche prodotto. Certificato acquisito dalla srls in data 16 aprile 2014. Cioè Gestam ha ottenuto il certificato lo stesso giorno della sua costituzione quando, come tutti i comuni mortali sanno, compresi sindaco e amministrazione comunale di Tricase, il predetto certificato si ottiene per legge solo ed esclusivamente dopo minimo sei mesi di attività. Magia pura insomma”.
Il ricorso in un primo momento era stato respinto, ora la novità dei sigilli ad opera delle Fiamme Gialle. In attesa di ulteriori sviluppi…
Cronaca
Marijuana e fucile a canne mozza in masseria
Fermato un uomo che a bordo di un furgone nascondeva 700 grammi di droga. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al ritrovamento di altri 27 chili di marijuana e dell’arma illegalmente detenuta

Durante un posto di controllo nei pressi del Campus Universitario Ecotekne di Monteroni di Lecce, unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sottoposto a controllo un uomo che viaggiava a bordo di un furgone al cui interno sono stati rinvenuti 700 grammi di marijuana.
I militari, con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, hanno esteso le perquisizioni presso una masseria, sita nell’agro leccese e nella disponibilità dell’uomo fermato, dove dopo accurate ricerche trovavano ulteriori 27 chili sempre di marijuana.
Durante le ricerche è stato anche trovato un fucile a canne mozze con calcio e canna tagliata senza matricola; a corredo, rinvenute anche 32 cartucce.
Sequestrato quanto rinvenuto, su indicazione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, le Fiamme Gialle hanno proceduto all’arresto dell’uomo fermato che è stato condotto in carcere.
Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.
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Cronaca
A fuoco nella notte furgone in officina
Era fermo in sosta a Miggiano dinanzi ai locali dell’attività dove era stato portato per una riparazione. Il rogo ha interessato anche un’altra vettura e le pareti degli immobili nelle vicinanze

Mezzo in fiamme nella notte a Miggiano (immagine di repertorio).
All’ 01:30 circa una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco, dal Distaccamento di Tricase, è intervenuta nel Comune di Miggiano in via Giuseppe Mazzini per l’incendio di un Citroen Belingo.
Il mezzo, affidato a un’autofficina per riparazioni, è stato completamente distrutto dalle fiamme. Era parcheggiato di fronte all’ingresso dell’officina stessa.
Le fiamme hanno inoltre provocato danni alla facciata dell’edificio e a un portoncino. Per irraggiamento, si sono verificati lievi danni anche a un’autovettura marca Dacia Logan, parcheggiata nelle immediate vicinanze.
L’intervento della squadra dei VV.F. è valso ad impedire l’ulteriore propagarsi delle fiamme, limitando i danni ad altre strutture ed automezzi e scongiurando pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Alessano.
Cronaca
Ritrovati gli ori rubati a Vignacastrisi durante la processione

A conclusione di complesse attività investigative, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Poggiardo hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del luogo ritenuto presunto responsabile di un furto di oro votivo, avvenuto lo scorso 9 marzo nella chiesa della Madonna Santissima del Rosario, situata nella frazione di Vignacastrisi, nel Comune di Ortelle.
In seguito della denuncia presentata dal parroco, i militari dell’Arma hanno avviato tempestivamente le indagini che si sono sviluppate mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e la raccolta di testimonianze utili alla ricostruzione della dinamica del reato.
Il furto, particolarmente grave per il contesto in cui si è verificato, è avvenuto durante la processione del Sacro Cuore di Gesù, quando la comunità religiosa era raccolta in un momento di profonda partecipazione spirituale. I beni sottratti – anelli, collane, medagliette e bracciali in oro – rappresentavano ex voto donati nel corso degli anni dai fedeli come segno di gratitudine e devozione.

Il loro valore, oltre che materiale, è soprattutto simbolico e identitario per l’intera comunità.
Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Arma hanno rinvenuto, presso un compro oro di un comune limitrofo, una spilla e una collana in oro, risultati compatibili con alcuni degli oggetti trafugati dalla chiesa.
Le attività investigative hanno consentito di individuare un 32enne. A seguito di ulteriori accertamenti, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dello stesso, scoprendo un panno in velluto contenente il resto degli oggetti in oro rubati, occultato all’interno della sua autovettura. La sorpresa dei militari dell’Arma è stata enorme allorquando hanno rinvenuto circa 495 grammi di sostanze stupefacenti, di cui 490 grammi verosimilmente di marijuana e 5 grammi di cocaina che hanno sequestrato. La scoperta di banconote per un totale di circa 800 euro, di un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze evidenzia la volontà dell’uomo di gestire un’attività illecita, un segnale preoccupante che non può essere trascurato.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata, in attesa di perizia chimico tossicologica. Inoltre, il denaro e gli oggetti in oro rinvenuti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici coinvolti nel furto.
Al termine delle formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
L’episodio ha posto l’attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di tutela del patrimonio religioso, specialmente nei piccoli centri, dove la presenza di adeguati sistemi di sicurezza è spesso insufficiente a prevenire simili atti.
L’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio impegno quotidiano a servizio delle comunità, per la tutela non solo della sicurezza pubblica, ma anche dei valori culturali e spirituali che costituiscono il tessuto identitario del territorio.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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