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Cronaca

Parcometri incappucciati, il sindaco di Tricase: “Decisioni irrazionali”

Dopo il nuovo sequestro, Coppola attacca: “Provvedimento incomprensibile, ai limiti dell’irrazionalità”

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Nuovo fermo per i parcometri a Tricase. Già lo scorso 3 maggio tutti gli apparecchi per stampare i bigliettini che autorizzano al parcheggio, erano stati “incappucciati” in seguito a fermo amministrativo voluto dalla Magistratura e susseguente la denuncia della Cooperativa Apulia dopo l’affidamento della gestione dei parcheggi alla Gestam.


parcometro1Dopo il dissequestro avvenuto a metà maggio, la Guardia di Finanza di Tricase ha di nuovo apposto i sigilli ai parcometri in attesa del riesame.


Il sindaco di Tricase Antonio Coppola ci va giù duro dopo l decisione di sequestrare nuovamente i parcometri: “Decisione incomprensibile siamo davvero all’irrazionalità più assoluta. Mi risulta incomprensibile che si decida di privare in questo modo la città di un servizio pubblico. Questo continuo sequestrare e dissequestrare disorienta l’utenza e, soprattutto, crea un danno economico ingente al Comune”.

Quello di cui proprio non si capacita Coppola è che non ci sia “una decisione definitiva o quantomeno che mi consenta di trovare una soluzione al problema. Avremmo potuto procedere ad un affidamento parallelo in attesa di sentenza o quantomeno creare un servizio momentaneo sostitutivo magari rintroducendo i grattini… invece nulla! Eccomi qui con le mani legate e alle porte dell’estate! Qualcuno mi spieghi qual è la logica che regola tutto ciò”.


L’ipotesi di reato al vaglio della magistratura è di falso e turbativa d’asta nell’aggiudicazione dell’appalto per la gestione delle aree di sosta blu e sarebbero tre gli indagati. Secondo l’accusa la Gestam avrebbe presentato una serie di documenti falsi. In primis, é stata messa in discussione la segnalazione d’inizio attività. Per rispondere al requisito di esperienza minima, la Gestam avrebbe presentato la documentazione relativa alla gestione di un parcheggio sulla litoranea di Gagliano. Parcheggio, secondo l’accusa, privato, quando per bando avrebbe dovuto essere pubblico.


Cronaca

Contro il muro sulla via del mare: grave 76enne

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Un brutto incidente stradale si è verificato nella mattinata di oggi sulla Strada Provinciale 96, che collega Squinzano a Casalabate. Un uomo di 76 anni, residente a Squinzano, è rimasto ferito dopo aver perso il controllo della sua Suzuki, finendo contro un muretto a secco a bordo strada.

L’impatto è avvenuto intorno alle 11:30. Alcuni automobilisti di passaggio hanno prontamente allertato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estratto l’uomo dall’abitacolo, e gli operatori del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è stato ricoverato in codice rosso.

La dinamica dell’incidente è attualmente al vaglio della polizia locale di Lecce, che ha effettuato i rilievi del caso. Le cause dell’uscita di strada non sono ancora state chiarite.

La strada, chiusa al traffico per via del sinistro, è stata riaperta attorno alle 14.

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Cronaca

Mancata precedenza e incidente: un’auto ko a Tricase

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Incidente in serata a Tricase all’incrocio tra via Pirandello e via Vittorio Emanuele II, snodo cittadino già noto per altri sinistri verificatisi in passato.

Questa sera, intorno alle 22, un Fiat Doblò e una Fiat 500X si sono scontrati a causa di una mancata precedenza.

Nonostante la violenza dell’impatto, fortunatamente nessuno dei coinvolti ha riportato ferite gravi tali da richiedere il trasporto d’urgenza in ospedale.

L’urto è stato tuttavia violento, al punto che il Doblò ha subito danni tali da risultare inutilizzabile ed è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per la sua rimozione. Meno compromessa, invece, la Fiat 500X, allontanatasi autonomamente a margine delle operazioni di rito.

Alle forze dell’ordine l’onere di ricostruire la responsabilità dell’accaduto.

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Cronaca

Finanzieri pizzicano tre attività sconosciute al fisco nel Basso Salento

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Operazione della Guardia di Finanza in Salento, dove a Gallipoli, Tricase e Gagliano del Capo sono state individuate tre attività completamente sconosciute al fisco.

L’intervento, come precisato in una nota delle Fiamme Gialle, ha portato a importanti sequestri e segnalazioni all’autorità giudiziaria.

A Gallipoli

A Gallipoli, nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto delle violazioni in materia di accise, i militari hanno scoperto un deposito abusivo utilizzato per lo stoccaggio di bombole di G.P.L., privo delle necessarie autorizzazioni e dei certificati antincendio obbligatori.

All’interno della struttura sono state rinvenute oltre 600 bombole, per un totale di circa 9.000 chilogrammi di prodotto petrolifero. Il materiale, insieme alle attrezzature presenti, per un valore complessivo superiore ai 200.000 euro, è stato sottoposto a sequestro penale. Il presunto responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per detenzione illecita di materiale esplodente e violazioni delle norme sulla sicurezza pubblica.

Nel Capo di Leuca

Nel frattempo, nei comuni di Gagliano del Capo e Tricase, le Fiamme Gialle hanno individuato rispettivamente un centro estetico e un’autofficina, entrambi operanti senza alcuna autorizzazione sanitaria, commerciale e fiscale. Le due attività, accuratamente allestite e perfettamente operative, sono state sottoposte a sequestro amministrativo, con la contestuale irrogazione delle sanzioni previste. I titolari sono stati segnalati alle autorità giudiziarie competenti.

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