Cronaca
Tricase Porto: auto nel precipizio
Giovane donna cade nel vuoto alla guida di una Citroen C4. Ricoverata in coma farmacologico, non rischia la vita
Nel primo pomeriggio, le sirene di ambulanza e Carabinieri hanno squarciato il traffico tricasino dirette a Tricase Porto, dove una giovane donna è caduta nel vuoto alla guida della sua auto.
L’incidente è avvenuto attorno alle 16 di oggi, in via Duca degli Abruzzi, la strada che si imbocca per scendere a mare, svoltando a sinistra sulla provinciale, qualche centinaio di metri dopo essersi lasciati alle spalle la Quercia Vallonea.
Proprio qui, nel tratto di via che costeggia una serie di abitazioni, una ragazza di 22 anni, B.M., è caduta nel vuoto nel dirupo alla destra della strada, precipitando con la sua Citroen C4 nella campagna sottostante, tra gli alberi di ulivo.
I residenti in zona, sentito il botto, sono usciti immediatamente dalle loro abitazioni. Ma gli unici ad aver visto l’accaduto sono dei ragazzi di Tricase che, nel passare in direzione porto, hanno notato l’auto muoversi stranamente verso il ciglio della strada, per poi cadere nel precipizio.
I carabinieri stanno cercando di ricostruire nel dettaglio l’accaduto. Compito non facile, considerando che non sono coinvolte altre vetture nell’incidente.
Stando a quanti hanno visto la macchina precipitare, potrebbe trattarsi di una semplice manovra finita male, considerando il fatto che avrebbero visto la Citroen muoversi quasi perpendicolarmente al senso di marcia. La violenza dell’impatto lascia però credere che le cose siano andate diversamente. Non è da escludere, infatti, l’ipotesi che la ragazza sia stata improvvisamente colpita da un malore mentre percorreva la pericolosa via panoramica.
Faranno luce sulla dinamica i carabinieri del Norm di Tricase, accorsi, come detto, in via Duca degli Abruzzi assieme ai medici del 118 che, coadiuvati dai vigili del fuoco, hanno estratto la donna dalle lamiere del veicolo piegate dagli alberi.
Trasportata d’urgenza al “Panico” di Tricase, da quanto è dato sapere, la 22enne è in coma farmacologico, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
A bordo dell’auto, solo la sfortunata conducente, vittima di un impatto che, a dispetto della bassa velocità ed a giudicare dalle condizioni della vettura, non si direbbe affatto lieve.
Lorenzo Zito
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
Cronaca
Arrestati due topi d’appartamento
Avevano appena svaligiato un’abitazione estiva di Casalabate. In casa avevano orologi, utensili da lavoro ed elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano
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In risposta alla recente escalation di furti che ha interessato le località di Squinzano, Casalabate e Trepuzzi, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno avviato un’importante operazione di “alta visibilità“, potenziando il pattugliamento del territorio al fine di scoraggiare i malintenzionati e proteggere i cittadini dai furti in abitazione che si verificano durante le ore di assenza da casa per motivi di lavoro o per le spese quotidiane.
Nel corso delle operazioni, sono stati effettuati numerosi posti di controllo e perquisizioni, che hanno portato anche all’arresto di due topi d’appartamento e al recupero della refurtiva.
In particolare, un 40enne e un 25enne, entrambi noti alle Forze dell’Ordine, sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver visitato un’abitazione sul litorale leccese.
I due, sono stati fermati da un equipaggio della Radiomobile della compagnia Carabinieri di Campi Salentina mentre si stavano allontanando da un’abitazione estiva di Casalabate, dove avevano rubato gli infissi, probabilmente con l’intenzione di rivenderli al mercato nero.
Durante la perquisizione, i militari dell’Arma hanno trovato sull’auto della coppia ladri anche gli attrezzi da scasso, utilizzati per smontare le finestre in alluminio dell’abitazione estiva.
A quel punto le indagini si sono spostate presso le abitazioni dei due fermati, dove sono stati trovati orologi, utensili da lavoro e vari elettrodomestici da cucina per un valore di qualche migliaio di euro, rubati qualche giorno prima da un’altra abitazione di Squinzano.
Al termine delle attività, i due sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso e denunciati per ricettazione.
Dopo l’udienza di convalida, i due sono stati sottoposti dal giudice ai domiciliari.
Cronaca
Rigurgito fatale, muore neonata
La piccola aveva solo 11 giorni. Vani i tentativi di soccorso dei sanitari del 118 allertati dai genitori
Una tristezza infinita, una tragica fatalità.
Nella notte, a Merine (frazione di Lizzanello), una neonata di appena 11 giorni è rimasta soffocata da un rigurgito mentre dormiva.
Era nel letto matrimoniale, insieme ai genitori.
Appena resisi conto di quanto stava accadendo, proprio i genitori hanno allertato i soccorsi.
Per la piccola però non c’è stato nulla da fare.
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