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Cronaca

Tricase: pregiudicato evade i domiciliari

In arresto per aver scatenato una rissa in un bar e aver aggredito un carabiniere, si allontana da casa fuori dall’orario permesso. Ennesima vicenda giudiziara per Cosimo Vessio

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I militari della Stazione Carabinieri di Tricase hanno tratto in arresto il pregiudicato Cosimo Vessio, originario di Bari, per evasione. L’uomo, ai domiciliari, aveva ottenuto dal Tribunale un permesso di due ore per tre volte alla settimana. Tuttavia oggi l’uomo è stato notato un’ora prima del permesso orario a bordo della sua autovettura in giro per le strade di Tricase. Poi, dopo aver fatto perdere le sue tracce, è rientrato a casa con oltre 10 minuti di ritardo rispetto all’orario prestabilito.


Cosimo Vessio

Cosimo Vessio


Non è il primo caso in cui il cittadino di origine barese sale alla ribalta delle cronache tricasine. La misura cautelare alla quale era sottoposto è conseguenza di una rissa in un bar dello scorso mese di marzo da lui scatenata, in cui tra l’altro si era reso protagonista di un’aggressione a pubblico ufficiale. Poco più di un mese fa, il giudice lo aveva condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, che stava appunto scontando presso la sua abitazione.

Qualche tempo prima invece, nel giugno 2013, ed anche all’epoca ai domiciliari, si era recato presso la Caserma dei Carabinieri di Tricase pretendendo di essere condotto in carcere perchè stanco della sua “sistemazione”.


A discolpa della “gitarella” odierna, Vessio, ha affermato di essersi confuso sull’orario. Ma i militari, consapevoli del suo allontanamento dall’abitazione ben un’ora prima del concesso, lo hanno tratto in arresto.


Cronaca

Vasto incendio a Lucugnano: distrutti trattori e rotoballe

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Vasto incendio nella notte in agro di Lucugnano (Tricase).

Poco dopo le 23 di ieri sera, le fiamme sono divampate in una azienda agricola in via della Croce.

A bruciare due trattori e 500 rotoballe di fieno che erano custodite sotto a due ampie coperture, per una copertura di circa 400 metri quadri l’una.

L’intervento dei Vigili del Fuoco del locale Distccamento ha permesso l’estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dell’area, impedendo la propagazione dell’incendio alle strutture circostanti.

Sul posto presenti i Carabinieri di Tricase che indagano sull’accaduto. Cause ancora non chiarite.

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Cronaca

Spaccio, arresto a Galatina

In casa cocaina, hashish e marijuana, pronte per essere messe in commercio

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un uomo di 34 anni per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Dopo una lunga ed attenta attività investigativa gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria e della Sezione Volanti del Commissariato di Galatina si sono presentati al cancello di ingresso dell’abitazione della persona oggetto di osservazione per effettuare una perquisizione domiciliare ai sensi di legge poiché il soggetto è ritenuto gravitare nel mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti.

All’arrivo gli agenti hanno appurato, attraverso alcune feritoie presenti sul cancello di ingresso dell’abitazione, la presenza dello stesso mentre sostava nel piazzale antistante la propria abitazione.

Dopo essere stato invitato ad aprire, l’uomo, avuto contezza di avere di fronte personale della Polizia di Stato, riferiva di dover prendere il telecomando per aprire il cancello.

I poliziotti, continuando sempre a tenerlo sotto controllo, hanno osservato che si dirigeva dall’esterno verso l’ingresso principale della propria abitazione, distante circa trenta metri, entrando all’interno.

Insospettiti dal ritardo nell’aprire la cancellata di ingresso, come invece era stato intimato a fare, alcuni poliziotti decidevano di scavalcare il muro perimetrale, mentre gli altri sono rimasti in appostamento ai lati esterni della proprietà.

Una volta avuto accesso nel giardino di proprietà, gli agenti hanno notato la presenza di tre cani di grossa taglia che non permettevano un’immediata azione da parte degli operatori che permettesse di seguire meglio i movimenti dell’uomo .

Dopo alcuni istanti, riuscivano comunque a scorgere il 34enne uscire da una zona posta nella parte retrostante l’abitazione principale.

Lo stesso, appena raggiunto, dichiarava di essersi dovuto recare nella zona posteriore per reperire il telecomando di apertura, cercando di giustificarsi in modo confuso ed evasivo.

La zona recintata retrostante l’abitazione principale è risultata essere un appezzamento di terra dove erano collocate alcune gabbie all’interno delle quali l’uomo allevava, in maniera amatoriale, dei cani di razza.

Dopo un’accurata perquisizione domiciliare, iniziata proprio nella parte retrostante dell’abitazione, venivano rinvenuti all’interno di una cassetta in plastica riposta su un ripiano, due involucri in cellophane trasparente termosaldati e sottovuoto con all’interno numerose banconote ed entrambi con indicata la scritta “10.000”.

Nell’immediato l’uomo riferiva che tale somma era riconducibile alla vendita dei cani dell’allevamento.

All’interno dell’abitazione, i poliziotti hanno trovato una pistola marca “Glock” cal. 9×19 e 200 munizioni.

L’uomo era titolare di porto di arma per uso sportivo, ormai non più in corso di validità.

Nella sala da pranzo era presente un grosso impianto di videosorveglianza installato nella proprietà e predisposto per la ripresa di più zone della stessa.

A quel punto gli agenti hanno deciso di visionare le immagini e hanno appurato che, poco prima, il 34enne aveva tentato di disfarsi di un involucro in plastica occultandolo in un cespuglio di rovi sotto un albero di ulivo.

Gli operatori hanno recuperato il materiale nascosto che era suddiviso in più involucri in cellophane contenenti, a loro volta, sostanza stupefacente di diversa tipologia, rispettivamente per “marijuana”, “hashish” e “cocaina” per un totale di più di 300 grammi.

Parte della sostanza era già stata suddivisa in dosi pronte per la vendita al dettaglio mentre il resto veniva recuperata in involucri più grandi ancora da confezionare.

Gli investigatori hanno sequestrato tutta la sostanza stupefacente, i bilancini di precisione e le immagini registrate dall’impianto di video sorveglianza.

E stata posta sotto sequestro anche la somma di denaro, risultata corrispondere a 20mila euro, in quanto sproporzionata rispetto ai redditi ed al tenore di vita condotto dallo stesso atteso che è risultato essere disoccupato.

A termine della redazione degli atti di rito, luomo è stato arrestato ed è stato accompagnato presso la propria abitazione dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dall’AG procedente.

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Cronaca

500 balle di fieno andate in fumo in una azienda agricola

Le balle di fieno erano stipate dentro una struttura adibita a deposito…

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A fuoco, la notte scorsa, un deposito di balle di fieno dell’azienda agricola Marti a Soleto.

Sono state circa 500 le balle che sono andate in fumo.

Sono in corso delle indagini per accertare le cause del rogo da parte dei carabinieri.

Le balle di fieno erano stipate dentro una struttura adibita a deposito (trenta metri di lunghezza per 12 di larghezza e sette di altezza).

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di spegnere l’incendio, evitando così che le fiamme si propagassero altrove.

I danni sono in corso di quantificazione.

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