Cronaca
Tutela di Palazzo Comi: al via interventi per 250mila euro
Non un semplice palazzo, ma il crocevia di storie, incontri, progettualità, cultura e fraternità culturali: Girolamo Comi fece del proprio palazzo a Lucugnano, nel basso Salento, uno spazio di dialogo e accoglienza. Lì fondò l’Accademia Salentina e la redazione della rivista L’Albero, tramite cui coinvolse i maggiori intellettuali italiani in un sodalizio interrotto soltanto dalle difficoltà economiche e dalla sua morte. Il Palazzo fu acquisito, negli ultimi anni di vita del poeta, dalla Provincia di Lecce, che si occupò anche dell’organizzazione della biblioteca pubblica.
Negli ultimi decenni – Comi è morto nell’aprile 1968 – il Palazzo ha vissuto numerose vicissitudini; negli ultimi anni grazie all’impegno dell’associazione Tina Lambrini, in stretto dialogo con Provincia di Lecce e Polo biblio-museale di Lecce, è tornato ad essere un luogo attivo di incontri e confronti, di mostre e programmazioni culturali continuative. Ma serramenti esterni, mobili, arazzi e la preziosa biblioteca custoditi nel palazzo necessitavano di un significativo intervento repentino e ben programmato. Oggi quel giorno è finalmente arrivato.
Il progetto, coordinato dall’architetto Raffaela Zizzari con il supporto del restauratore Giuseppe Tritto, consulenti della Regione Puglia, prevede infatti la manutenzione straordinaria dei serramenti esterni di Palazzo Comi a Lucugnano, Tale intervento bilancerà le esigenze di conservazione dei valori storici, estetici e materici del patrimonio, e l’efficienza funzionale del sistema finestra e il comfort degli occupanti.
In questa prima fase si sta portando avanti il “progetto della conoscenza” del bene attraverso una catalogazione delle caratteristiche geometriche, storiche, costruttive, materiche e stratigrafiche dell’edificio, ma soprattutto degli infissi basata su una logica progettuale di tipo conservativo e difensivo, concependo l’infisso come l’elemento che creava una barriera visiva ed energetica tra la natura e il costruito.
Dichiara il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva: “Identità, vitalità culturale, formazione permanente e dinamica: questo dovrà essere sempre più Palazzo Comi, uno dei beni di inestimabile prestigio del nostro Salento, grazie all’impegno delle istituzioni e delle associazioni del territorio. L’intervento di 250mila euro predisposto dal Polo Biblio Museale e dalla Regione Puglia a tutela della mobilia originale, dei libri e degli arazzi, si realizza in maniera complementare all’investimento di 230mila euro che, come Provincia di Lecce, abbiamo recentemente destinato all’adeguamento logistico degli spazi e alla manutenzione dell’immobile. Entrambi gli interventi vanno decisamente verso un’unica direzione: quella che fu la suggestiva dimora dello studioso Comi deve “accendersi” come un faro di attrazione culturale del Sud Salento, e non solo, e proporsi come vero scrigno di storia e di bellezza”.
“Palazzo Comi è un luogo vivo, non sarà mai un museo ripiegato su se stesso ma uno spazio dinamico in cui – così come accadeva grazie all’impegno di Girolamo Comi – poeti e intellettuali torneranno a risiedere, per immaginare insieme alle comunità il prossimo futuro di un Salento sempre più connesso al contesto internazionale”, dice Aldo Patruno, direttore del Dipartimento economia, turismo e cultura della Regione Puglia.
Tutti i libri contenuti nelle librerie saranno invece accuratamente imballati e trasferiti al Museo Castromediano di Lecce, ove saranno sottoposti ad un trattamento in camera anossica, tecnologia che sfrutta la sottrazione dell’ossigeno, per la durata di 24 giorni. I libri trattati saranno così riportati a Lucugnano e ricollocati. Gli arazzi, concepiti da Le Costantine a Uggiano La Chiesa – a cui è dedicata tra l’altro la grande mostra Le anime del tessile in corso in Biblioteca Bernardini a Lecce – saranno spolverati in loco con aspiratori con potenza regolabile e pennellesse morbide in modo da non danneggiare i tessuti.
Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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