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Cronaca

Uccisero mamma e figlia di 2 anni: individuati assassini

Depositaria di scomode verità, Paola Rizzello fu uccisa nelle campagne di Parabita con la figlia. Dopo i mandanti, arrestati gli esecutori

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Uccise una giovane mamma e la sua bambina di 2 anni, nel lontano 1991, Biagio Toma, 46enne di Parabita appartenente al clan dei Giannelli della Sacra Corona Unita.


Era il 20 marzo di 24 anni fa quando Paola Rizzello, di 28 anni, e Angela Pirtoli, la figlia, furono prima sequestrate e poi trucidate dall’uomo. La piccola si spense dopo essere stata ferita sbattuta contro ripetutamente con la testa contro un muro in una casa abbandonata nelle campagne di Parabita.


Arriva ora l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri del Ros, emessa dal Gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del pm Giuseppe Capoccia della la Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, per Biagio Toma, ritenuto responsabile di “concorso in duplice omicidio pluriaggravato”.


Duplice omicidio per cui risulta indagato anche Luigi De Matteis, oggi collaboratore di giustizia, ai tempi affiliato anche lui al clan Giannelli.

La “colpa” della vittima Paola Rizzello, uccisa a colpi di fucile, era quella di essere a conoscenza di scomode verità del clan della Sacra Corona Unita. In particolare, la donna a metà anni ottanta ebbe una relazione proprio col boss Giannelli. Relazione che durò poco ed in seguito alla quale Paola instaurò un rapporto con un altro uomo, Luigi Calzolari. Quest’ultimo, poco dopo, fu ucciso. Secondo la donna, fu proprio Giannelli, dal carcere, a ordinarne l’esecuzione.


Gli sviluppi dell’inchiesta sul caso, grazie anche alle confessioni di De Matteis, hanno permesso di stringere il cerchio attorno agli esecutori del duplice omicidio, dopo che i mandanti erano già stati condannati, portando all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Toma. Il 46enne si trova tutt’ora in carcere a Trani, già in arresto per un’altra vicenda.


Cronaca

Travolta da auto “pirata”: muore una donna

Dramma a Minervino: anziana deceduta sotto gli occhi del marito

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Dramma nel tardo pomeriggio di oggi a Minervino, sulla provinciale per Giuggianello.

Una donna ha perso la vita dopo esser stata travolta da un’auto in transito. La vittima, 70 anni, di Specchia Gallone, era scesa dalla sua macchina, probabilmente a causa di un guasto, quando è sopraggiunta la vettura che l’ha fatalmente colpita senza poi fermarsi a prestare soccorso.

La donna è deceduto dinanzi agli occhi del marito, col quale era in auto.

Vani i soccorsi prestati sul posto. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto ed individuare l’auto pirata.

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Cronaca

Incidente a Surano sulla SS275: un decesso

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Tragico incidente stradale sulla statale 275, nel territorio di Surano.

Uno scontro che ha visto il coinvolgimento di tre auto ha provocato il decesso di una donna di 69 anni.

Il sinistro si è verificato in serata all’incrocio semaforico in prossimità del centro commerciale Gulliver. Intersezione, questa, che già altre volte in passato è stata luogo di tragici incidenti.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine ed il personale sanitario del 118, accorso da Scorrano.

I mezzi protagonisti dell’accaduto sono una Dacia Duster, una Fiat Bravo ed una Fiat Punto. L’impatto frontale tra due di queste vetture non avrebbe lasciato scampo alla vittima che, alla guida della Duster, ha travolto anche l’impianto semaforico nel sinistro.

Non si conoscono al momento ulteriori dettagli sulla dinamica. Gli altri coinvolti non sarebbero in pericolo di vita.

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Cronaca

Droga e coltello, arrestato sedicenne

Studente fermato a Gallipoli dagli agenti della Polizia di Stato. L’arresto è avvenuto in piazza Carducci recentemente al centro di segnalazioni per la presenza molesta di giovani che arrecano disturbo alla quiete pubblica

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L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei pressi di piazza Carducci, oggetto nell’ultimo periodo di segnalazioni ed esposti afferenti la presenza molesta di giovani che arrecano disturbo alla quiete pubblica, ha portato all’arresto in flagranza di reato di uno studente 16enne del posto, trovato in possesso di 14 involucri di sostanza stupefacente di tipo hashish.

I FATTI

Un equipaggio della volante, mentre percorreva una stradina adiacente alla detta piazza, si è accorto della presenza del giovane, il quale accorgendosi dell’autovettura di servizio, ha tentato maldestramente di nascondere qualcosa nei propri indumenti.

Su invito degli agenti, il minore ha consegnato l’involucro che aveva precedentemente tentato di nascondere.

Sottoposto a un’ispezione più approfondita, è stato trovato in possesso di ulteriori 14 involucri, pari a grammi 24,7 sempre di hashish, nascosti in una tasca del giubbotto.

Peraltro, il 16enne portava con sé un coltello a scatto lungo 19 centimetri.

A conclusione delle formalità di rito e sentito il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, il sedicenne è stato accompagnato presso l’Istituto Penale per minori di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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