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Castrignano del Capo

Un altro veliero carico di… migranti

 Un pattugliatore delle fiamme gialle blocca l’imbarcazione davanti alle coste ionico-salentine. Soccorsi 50 pakistani e arrestati i due scafisti

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L’imbarcazione è stata intercettata alcune miglia al largo tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli da un pattugliatore del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto.


L’intervento è stato condottoda due unità navali del Reparto Operativo Aeronavale delle Fiamme gialle di Bari e del Gruppo Aeronavale di Taranto (il quale svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex  per l’operazione “Triton 2016”) nel corso delle quotidiane attività di pattugliamento a protezione delle frontiere marittime dell’Unione Europea e per il contrasto dei traffici illeciti via mare diretti verso le coste italiane.


In particolare, nel corso di una missione di sorveglianza nelle acque del basso Adriatico e del mar Ionio, i finanzieri hanno avvistato un’imbarcazione a vela, proveniente dal largo, che dirigeva verso le coste pugliesi, eseguendo continui cambi di rotta. Insospettite da tale comportamento, le unità delle Fiamme Gialle si sono avvicinate per un controllo più accurato. Nel frattempo è giunto nella zona anche un elicottero romeno impegnato nell’operazione “Triton 2016”.


Nonostante le condizioni meteomarine non proprio favorevoli, il team di abbordaggio del pattugliatore delle Fiamme Gialle, mediante l’impiego di un apposito battello, è riuscito ad abbordare il veliero. I finanzieri saliti a bordo hanno accertato la presenza di numerosi migranti e individuato immediatamente i due scafisti.






Dopo aver fornito la prima assistenza ai migranti, i finanzieri hanno scortato il veliero, in buone condizioni di navigabilità, agli ormeggi della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Gallipoli dove, in banchina, precedentemente allertati, erano già pronti in attesa i dispositivi di accoglienza ed assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce.


I  50  cittadini extracomunitari, tutti uomini adulti, di presunta nazionalità pakistana, sono apparsi in buone condizioni di salute anche se visibilmente provati.


L’imbarcazione, lunga circa 12 metri, presumibilmente partita dalle coste della Turchia, denominata “Mermi”, battente bandiera turca, è stata sottoposta a sequestro mentre i due scafisti, di nazionalità ucraina, all’esito dell’attività di polizia giudiziaria svolta in collaborazione con il  “Pool antimmigrazione interforze” della Procura della Repubblica di Lecce, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.


Gli elementi raccolti durante l’operazione serviranno agli inquirenti per risalire al sodalizio criminale che lucra sulla disperazione di persone che fuggono da paesi in guerra.


Attualità

Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO

Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

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Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.

L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.

L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea TermeOtrantoMinervino di LecceGiuggianelloSanaricaMuro LecceseMaglieMelpignanoCorigliano d’OtrantoSoletoSternatiaLequile e Copertino.

L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase

Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale RegionaleCosta Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».

Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».

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Castrignano del Capo

Singolare invasione di libellule a Leuca

Il video inviato alla Redazione da un lettore da località “Francesi”

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Non è una piaga d’Egitto, come nelle Sacre Scritture, ma quantomeno un fenomeno altrettanto singolare.

Siamo a Santa Maria di Leuca, località Francesi, a poche dozzine di metri dal mare. Tra le campagne spuntano centinaia di libellule. Ecco il video inviato ieri alla nostra Redazione da un lettore, ritrovatosi circondato da queste splendide creature volanti.

Il fenomeno ha interessato anche aree di centri limitrofi, come Salve e Patù.

Il video

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Attualità

Il sindaco sul porto di Leuca: “Minoranza vuole intorpidire le acque”

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Il primo cittadino di Castrignano del Capo Franco Petracca interviene sulla questione porto di Leuca, sollevata dai consiglieri di minoranza con un esposto a Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Prefettura (leggi qui).

Le parole del sindaco: “I Consiglieri firmatari pensano di intorpidire delle acque che, mai come in questo periodo, sono state così limpide e trasparenti nel Porto di Leuca.

Non c’è stato nessun cambiamento né contraddizione nell’azione amministrativa di questo Sindaco sempre volta a consentire al Comune di Castrignano del Capo di divenire unico azionista della Porto Turistico Marina di Leuca S.p.A.

La modalità tecnico-giuridica ed economica con cui ciò possa avvenire – e che i consiglieri firmatari evidentemente ignorano dal momento che non ne fanno cenno se non in termini di mero “desiderata”- è al vaglio dei professionisti incaricati dall’Ente, che si stanno occupando anche della valutazione della partecipazione azionaria della Igeco Costruzioni S.p.A. in fallimento.

E’ questo il lavoro che ci sta impegnando e a cui tutti, all’unisono, dovremmo tendere, non certamente insinuando dubbi o interrogativi che hanno in questo momento il sapore della mera strumentalizzazione politica volta a distrarre o, peggio ancora, allontanare il perseguimento di un risultato storico per lo sviluppo della nostra comunità e del nostro territorio: il completamento del porto ed una nuova gestione chiamata a rispondere esclusivamente ad esigenze ed obiettivi di pubblico interesse.

A valle di esposti, manifesti e note congiunte alla ricerca di like mi sia consentito osservare che, a meno che non si abbia qualcosa di interessante da dire, in momenti come questi il silenzio è d’oro”.

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