Casarano
Un fermo per l’omicidio di Casarano: “Non ci ho visto più e ho sparato”
Si è costituito il presunto killer di Antonio Amin Afendi, ucciso ieri in pieno centro. Avrebbe raccontato: “Aveva seguito mia moglie per spaventarla, gli ho sparato”

C’è un fermo per l’omicidio di ieri mattina a Casarano.
A sparare ad Antonio Amin Afendi, 32 anni, freddato in pieno centro da tre colpi di pistola, sarebbe stato Lucio Sarcinella, 27 anni, di Casarano.
Lo stesso Sarcinella nella giornata di ieri si è costituito presso i carabinieri. Avrebbe confermato quanto visto dai diversi testimoni presenti sul luogo del delitto, ossia di aver raggiunto Afendi a bordo di un’Audi A3 di colore scuro, condotta da un suo amico, e di esser fuggito a bordo di questo stesso mezzo dopo aver esploso i tre colpi di pistola in via Lupo.
Le motivazioni
A motivare il gesto, secondo quanto lo stesso avrebbe riferito, le recenti continue pressioni che Sarcinella e sua moglie avrebbero subito da parte di Afendi.
Pressioni culminate proprio ieri in un episodio, un presunto pedinamento ad opera di Afendi ed all’indirizzo della moglie del 27enne.
Pochi minuti dopo sarebbe quindi arrivato il gesto di Sarcinella che, per porre fine una volta per tutte a questa situazione, avrebbe sparato al presunto successore del boss mafioso Augustino Potenza.
Al momento Sarcinella è l’unico sottoposto a fermo. Risponde di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Non è stato fermato invece l’amico alla guida dell’auto usata per raggiungere la vittima e poi allontanarsi dal luogo del delitto.
Sarcinella è un soggetto considerato vicino al clan di Damiano Autunno, in stretta rivalità con il clan di Afendi, lo stesso di Augustino Potenza, ucciso nel 2016. Al momento, tuttavia, non è contestata l’aggravante del favoreggiamento dell’associazione mafiosa.
Il presidio
Un presidio antimafia è stato indetto da Libera e dal Comitato Intercomunale per la Legalità per questa mattina a Casarano. Alle 11 sul luogo del delitto il ritrovo di cittadini, associazioni ed amministratori.
Casarano
Auto in fiamme a Casarano, danni anche ad una seconda vettura

Pochi minuti prima dell’una, nella notte appena trascorsa, un’auto è stata data alle fiamme nel centro abitato di Casarano.
I Vigili del Fuoco di Lecce, dal Distaccamento di Gallipoli, sono intervenuti in via Carlo Poerio Alberto, dove una Renault Kalos ferma in sosta era stata avvolta dalle fiamme.
Gli operatori del 115 hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, evitando che l’incendio si propagasse e arrecasse ulteriori danni a persone, cose o rappresentasse un pericolo per la pubblica e privata incolumità.
A causa dell’irraggiamento termico, l’incendio ha causato danni anche a una seconda autovettura, una Lancia Y, parcheggiata nelle immediate vicinanze.
Sono attualmente in corso le indagini per accertare le cause che hanno originato l’incendio.
Casarano
C come Casarano
Che festa in città! I tifosi possono finalmente esultare per il tanto agognato ritorno tra i professionisti

È arrivato anche il conforto della matematica: il Casarano vince il difficilissimo girone H della serie D e corona il sogno del salto di categoria Con il tanto agognato, ritorno tra i professionisti.
dal nostro inviato Giuseppe Lagna
CASARANO-FIDELIS ANDRIA 4-0
Reti: pt 41′ Cajazzo; st 12′ Morales, 40′ Perez, 45′ Cerutti
È fatta! Il Casarano Calcio a distanza di ventisette anni ritorna in serie C, oggi Lega Pro.
Battendo la Fidelis Andria per quattro a zero, ha ottenuto la certezza matematica della promozione con due giornate d’anticipo.
La principale rivale in campionato, la Nocerina, è seconda a sette punti di distacco, quando le Serpi dovranno ancora giocare a Gravina e in casa contro l’Ischia.
Al triplice fischio il Capozza si è trasformato
nel paradiso della felicità, con calciatori, tecnici e dirigenti sotto la curva Nord e gli altri settori (in testa il presidente Antonio Filograna Sergio) a ricevere l’abbraccio e il plauso dei cinquemila spettatori presenti sugli spalti.
Simbolicamente compare anche uno splendido sole, dopo i novanta minuti trascorsi sotto il cielo carico di sabbia e con i riflettori accesi.
Circa un’ora dopo, finalmente guadagnata la sala stampa, prendono la parola il presidente Antonio Filograna Sergio, il tecnico Vito Di Bari, il direttore generale Fulvio Navone e il direttore sportivo Antonio Obbiettivo.
Unanimemente concordi nel definire la vittoria del campionato frutto di un grande lavoro di gruppo, dove tutte le componenti hanno marciato compatte, compiendo ognuna il proprio dovere.
La svolta vincente è stata individuata nel cambio di panchina a dicembre, avendo affidato l’incarico ad in allenatore giovane, capace e ambizioso.
Ne ha tratto vantaggio l’intera rosa, ampia, ma bisognosa del giusto impeto tecnico-tattico e agonistico.
La città di Casarano è in festa, mentre già si preannuncia l’apoteosi nell’ultima gara interna il 4 maggio, con le dovute coreografie in segreta preparazione.
Video della festa in città sulla nostra pagina Instagram: clicca qui
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Casarano
Arrestato rapinatore seriale
Scoperto e fermato l’autore di dieci rapine a mano armata negli esercizi commerciali nella zona compresa tra Casarano, Melissano, Matino, Supersano, Taviano, Collepasso

I Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno arrestato Donato Parrotto, 55enne del posto, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La misura cautelare è stata emessa in esito delle indagini che hanno consentito di identificare il fermato come l’autore di dieci rapine a mano armata commesse nel territorio dal mese di novembre 2024 a febbraio scorso.
Parrotto è accusato di aver effettuato rapine all’interno di esercizi commerciali della zona, ed in particolare farmacie, tabaccherie, negozi ed alimentari, tra cui supermercati, tra Casarano, Melissano, Matino, Supersano, Taviano, Collepasso.
In tutti i casi l’uomo aveva i presenti con una pistola; in alcuni casi ha anche esploso colpi di arma da fuoco in aria.
L’uomo, per compiere le rapine, utilizzava delle autovetture rubate poco prima.
Per una di queste è stato riconosciuto anche come l’autore materiale del furto. Cona delle auto, ha compiuto anche una estorsione con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, costringendo il legittimo proprietario a consegnargli 600 euro per la restituzione del mezzo dopo averlo utilizzato per le rapine.
Nel corso delle operazioni di perquisizione, nella sua disponibilità sono stati rinvenuti due pugnali, un coltello a serramanico, uno storditore elettrico e due ricetrasmittenti, tutto sottoposto a sequestro.
L’arrestato è ora in carcere a Lecce.
Dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata, furto, ricettazione, estorsione, porto abusivo di pistola, esplosioni pericolose.
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