Cronaca
Una firma contro gli incendi e per salvare quel che resta degli ulivi
La petizione, aperta sulla piattaforma Change.org dal gruppo Salviamo gli Ulivi e che si rivolge alle istituzioni locali, ha raccolto oltre 3.700 firme in pochi giorni
È partita dal Salento la petizione aperta sulla piattaforma Change.org per chiedere un piano straordinario per la salvaguardia del territorio pugliese, vittima di incendi senza sosta.
L’appello, lanciato dal gruppo Salviamo gli Ulivi e che si rivolge alle istituzioni locali, ha raccolto oltre 3.700 firme in pochi giorni.
«Il Salento e la Puglia», si legge nel testo, «sono terre di rara bellezza, dall’entroterra al mare. Una bellezza ancora viva e che resiste, custodita e rinnovata dai suoi abitanti, tra tradizione, sapienza antica, talento e innovazione. Ma oggi questa bellezza è più che mai in pericolo. La nostra terra brucia. È l’emergenza degli incendi e della desertificazione. Siamo ben oltre il problema del disseccamento degli Ulivi, che negli ultimi due secoli hanno costituito la presenza arboricola dominante del territorio: ci troviamo in deficit di ossigeno, aggravato dalla persistenza di roghi costanti nocivi anche per le nostre vie respiratorie, non abbiamo chiome di alberi né più verde, è gravemente compromesso l’habitat naturale che consente all’uomo e agli animali di vivere un equilibrio biologico adeguato alla loro sopravvivenza».
«A denunciare le difficoltà di gestione dell’emergenza», proseguono i promotori, «è l’appello del Corpo dei Vigili del Fuoco, dichiarando l’insufficienza delle proprie forze (400 le chiamate pervenute al Comando di Lecce solo nel mese di maggio, come dichiarato da Coldiretti a Leccesette il 5 giugno scorso). Paradossalmente, le prescrizioni della Regione Puglia in materia di prevenzione della diffusione della Xylella e degli incendi che hanno obbligato alla pulizia dei campi, sembrano aver involontariamente determinato un’impennata dei roghi, frutto di un’interpretazione incivile della regola, anche a fronte della carenza di misure efficaci di sostegno finanziario per la gestione degli uliveti disseccati: è più economico, pertanto, bruciare che pagare operai per decespugliare o far passare il trattore o procedere all’espianto con mezzi meccanici degli ulivi irrecuperabili».
Una situazione complessa, dunque, che i cittadini vogliono risolvere attraverso varie azioni e chiedono «al governatore della Regione Puglia e ai presidenti delle province: di attivare un immediato Piano straordinario per la gestione dell’Emergenza incendi estivi, chiedendo allo Stato e agli Organi preposti il rinforzo delle risorse umane e tecniche dei Vigili del fuoco, dell’Arif e del Corpo forestale a presidio del territorio; di mettere in campo misure di incentivo finanziario e un servizio capillare di consulenza agro-forestale ai proprietari terrieri per la riforestazione e l’impianto di specie arboricole compatibili con la vocazione ecologica e paesaggistica del territorio; di realizzare un sistema continuativo di monitoraggio e messa in trasparenza nei confronti della cittadinanza sulle misure di sostegno e incentivo messe in campo e sui risultati conseguiti».
Oltre ad “attivare a livello territoriale/intercomunale unità di intervento incaricate di sensibilizzare, motivare e affiancare i proprietari dei terreni nell’utilizzo corretto ed efficace degli incentivi per la riforestazione e la rigenerazione ecologica del territorio; formare e rendere operativi corpi di vigilanza ambientale in collaborazione con la cittadinanza ai fini del continuo ed efficace monitoraggio delle fonti di rischio e dell’intercettazione e segnalazione tempestiva dei principi di incendio».
L’ultimo appello, al termine del testo, è quello di “potenziare il monitoraggio a livello regionale delle aree olivicole e rurali a rischio di abbandono, incuria, disseccamento, incendio, minaccia alla biodiversità e desertificazione; mettere in campo in queste aree azioni atte a contrastare e prevenire processi irreversibili di danneggiamento dell’ecosistema ambientale e del paesaggio, e dei conseguenti danni sulla salute degli abitanti e l’economia locale”.
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Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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