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Cronaca

Usura: due di Cursi finiscono in manette

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(3 marzo) – Arrestati questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Maglie e da quelli del Comando Provinciale di Lecce, su disposizione della Procura della Repubblica, due uomi di Cursi: Paolo De Luca, 56 anni, titolare di un’officina meccanica per la riparazione di autoveicoli e autolavaggio, e Pasquale Luigi Pitardi, 60 anni, titolare di una ditta per la realizzazione e posa in opera di infissi in alluminio, con sede a Cursi. I due presunti usurai praticavano un tasso medio annuo del 95%. Le indagini sono partite dalla denuncia-querela presentata nel luglio 2007 ai Carabinieri di Maglie da un sarto di 58 anni, sposato e con due figli, che era vittima dei due.


Paolo De LucaPasquale Luigi PitardiIl metodo era tanto semplice quanto collaudato. Il sarto consegnava assegni personali intestandoli agli usurai che, a fronte di questi titoli, corrispondevano alla vittima l’importo decurtato degli interessi variabili da un minimo del 67,50 a un massimo del 121%. Gli inquirenti hanno successivamente scoperto che sui conti correnti dei due presunti usurai c’erano circa altre 300 operazioni del genere, ai danni di altre otto vittime, per un giro d’affari di prestiti di 410mila euro, con restituzione di circa 800mila euro.


A carico dei due, è stato richiesto ed ottenuto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per la successiva acquisizione al patrimonio demaniale dello Stato, di 11 conti correnti, di 3 terreni con annessi fabbricati di 220 mq., di una Concessionaria di auto di 660 mq. a Cursi, di una officina artigianale per la produzione di infissi e lavorati in metallo a Cursi, di 4 abitazioni a villetta con garages attigui, a Cursi e Corigliano d’Otranto, di un autolavaggio con officina meccanica a Cursi, di un appartamento a Taranto di 80 mq., di una moto Yamaha R6. Il tutto ha un valore di 2 milioni di euro.

C’è da aggiungere che uno dei denuncianti ha avuto accesso al fondo “Vittime dell’usura”, attraverso la collaborazione tra Carabinieri, Procura, Prefettura e Sportello Antiracket del Comune di Lecce, ottenendo un finanziamento che gli ha permesso di evitare il fallimento della sua attività imprenditoriale.


Cronaca

GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio

Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…

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GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.

La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.

In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.

La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.

Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.

Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.

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Castrignano del Capo

Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg

Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

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CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.

I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.

La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.

Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.

L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.

Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.

I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.

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Cronaca

Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…

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LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS

La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.

In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.

Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.

Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.

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