Andrano
Emergenza continua: vasto incendio a Barbarano, intaccati anche i giardini delle abitazioni
Fiamme giunte fino al centro abitato. Vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile al lavoro per quasi sette ore. quella degli incendi nel Salento sta diventando una vera e propria piaga e chi di dovere non può più esimersi dal prendere provvedimenti. Oltre al danno ecologico ed economico e alla desertificazione progressiva del territorio sempre più spesso vengono messe in pericolo le persone. Si faccia qualcosa prima che sia troppo tardi.
Ne stiamo parlando praticamente ogni giorno provando ad immaginare rimedi e metodi per prevenire. Mai come quest’anno forse l’emergenza incendi ha raggiunto la soglia di guardia.
Questa volta le fiamme hanno devastato ulivi e macchia mediterranea nel Capo di Leuca a ridosso del centro abitato di Barbarano, frazione di Morciano di Leuca.
«Un vasto incendio ha visto impegnate, per diverse ore, due squadre della nostra associazione insieme ai Volontari della Protezione Civile di Presicce-Acquarica coordinate dai Vigili del Fuoco», hanno postato dalla Protezione Civile salentina, «su terreni prospicienti la S.P. 73 che collega Ruggiano a Barbarano, dove sono andati a fuoco 30 ettari tra oliveti, macchia mediterranea e terreni incolti e sterpaglie».
Le fiamme hanno tenuto in allerta a lungo anche gli abitanti della frazione morcianese visto che l’incendio, complice anche il vento di tramontana, ha bussato alle porte dell’abitato di Barbarano del Capo.
Vigili del fuoco e volontari sono dovuti intervenire per mettere in salvo alcuni cittadini circondati nelle loro abitazioni dalle fiamme giunte fino ai loro giardini.
I Vigili del Fuoco e gli operatori della protezione civile sono stati impegnati almeno per quasi sette ore prima di poter dichiarare finita l’emergenza.
Praticamente lo stesso scenario vissuto poche ore prima nei pressi di Felloniche, vicino Leuca, o nella zona di Castiglione d’Otranto dove le fiamme hanno divorato 50 ettari di uliveti. O come accade quasi quotidianamente lungo la litoranea in zona Parco: Tricase, Andrano, Santa Cesarea, Otranto, ecc.
Proprio con il biologo del Parco Otranto Leuca, Francesco Minonne, avevamo lanciato allarme e proposte qualche giorno fa da queste colonne così come ieri abbiamo proposto le “10 domande.. di fuoco” dell’Associazione l’associazione “Salviamo gli ulivi del Salento”,
Purtroppo, come detto in apertura, quella degli incendi nel Salento sta diventando una vera e propria piaga e chi di dovere non può più esimersi dal prendere provvedimenti. Oltre al danno ecologico ed economico e alla desertificazione progressiva del territorio sempre più spesso vengono messe in pericolo le persone. Si faccia qualcosa prima che sia troppo tardi.
Andrano
Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità
Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità
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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.
Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.
Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.
Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.
Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.
L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.
“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.
Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.
Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Andrano
Erogazione acqua: posibili disagi a Depressa e Andrano, compreso Marina e Castiglione
Lavori di risanamento della rete idrica, temporanea sospensione della normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre dalle 14 alle 20
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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio negli abitati di Andrano e Tricase.
I lavori riguardano il risanamento della rete idrica.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre nell’abitato di Andrano, delle frazioni Castiglione d’Otranto e Marina di Andrano e a Depressa, nella frazione di Tricase.
La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14 e con ripristino alle ore 20.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.
I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Andrano
Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante
LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»
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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.
Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.
LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».
LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.
L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.”
LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.
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