Casarano
Vende le auto all’insaputa del titolare
Denunciato dipendente di concessionaria a Casarano. Tutti i risultati di una vasta operazione sul territorio dei Carabinieri della Compagnia di Casarano condotta con l’ausilio dell’elicottero
In questi giorni i Carabinieri della Compagnia di Casarano, coadiuvati da Elicottero del 6° Eli-nucleo Carabinieri di Bari, hanno effettuato una serie di controlli straordinari mirati soprattutto al contrato al consumo di sostanze stupefacenti e alla prevenzione dei reati contro il patrimonio.
A Casarano denunciato 50enne un dipendente di una concessionaria aveva rivenduto due autovetture intascando per proprio conto l’intero importo di nascosto dal titolare.
Per spaccio di sostanze di sostanze stupefacenti denunciato a Casarano, il 29enne S.F., a seguito di perquisizione domiciliare trovato in possesso di circa 80 grammi di haschish e 10 grammi di semi di marijuana.
Per lo stesso reato a Melissano i militari hanno raccolto una segnalazione di un’autovettura sospetta che si aggirava nei pressi di un bar del centro cittadino. Sottoposto a controllo il conducente, i carabinieri hanno ritrovato all’interno del marsupio occultato nel porta-oggetti un panetto di circa 100 grammi di haschish e 15 dosi di marijuana per un peso complessivo di 20 grammi, nonché materiale plastico vario utilizzato per il confezionamento.
L’uomo, Spiro Baci, 49enne albanese, è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
Sempre in materia antidroga i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Pavel Baszak 33 anni, residente Gallipoli già noto alle forze di polizia.
Una perquisizione domiciliare nei pressi della SP215 “Gallipoli-S. Maria di Leuca” ha consentito il sequestro complessivamente 640 piante di marijuana di varia altezza, coltivata nel giardino. Altra droga è stata rinvenuta all’interno di alcuni contenitori occultati in altre stanze e vani dell’immobile e complessivamente sono stati recuperati circa 9 kg di sostanza stupefacente oltre a 33 semi incapsulati. Baszak è ira in carcere a Lecce.
Per furto a Matino denunciata R.A., 56 anni, che all’interno di un negozio di abbigliamento ha rubato degli abiti poi rinvenuti dai militari e prontamente restituiti al legittimo proprietario.
Per evasione, a Matino denunciato C.V. che nonostante il regime di arresti domiciliari non era presso la propria abitazione.
Per rifiuto di fornire proprie generalità denunciata a Collepasso una 27enne del posto.
Quattro le persone denunciate per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti alle quali è stata ritirata la patente.
Inoltre è stato segnalato alla Prefettura di Lecce per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti (art. 75 del D.P.R. 309/90) un 25enne di Matino.
Casarano
Uno svarione costa caro al Casarano
Pareggio casalingo nel big march contro il Martina. L’allenatore Vito Di Bari: «Una squadra come la nostra non può commettere questi errori»
CASARANO-MARTINA 1-1
Reti: st 15′ Malcore (C), 35′ La Monica (C)
Casarano ancora una volta frenato nella corsa al comando nel girone H di serie D, mai così equilibrato come in questa stagione.
Quattro squadre nel giro di due punti (Casarano, Nocerina, Fidelis Andria e Martina) e con i federiciani, che mercoledì dovranno recuperare la partita rinviata a Brindisi domenica 12 novembre.
Eppure i Rossoazzurri le avevano tentate tutte su un terreno ancora pesante come nel precedente incontro vinto contro l’Acerrana, battendo nel primo tempo ben dodici calci d’angolo, ma senza esito.
Nella ripresa il gol del vantaggio di Malcore andava assolutamente consolidato, mentre al contrario uno svarione difensivo permetteva agli itriani di portare a casa un buon punto.
L’annullamento molto discutibile della rete di Saraniti nel recupero porta così gli uomini di mister Di Bari a ben otto incontri pareggiati (sei nella gestione Laterza), che con la regola dei tre punti in caso di vittoria finiscono per penalizzare alquanto la classifica.
Va, comunque, dato merito al Martina di aver offerto una prestazione accorta e volitiva, opera di “mago” Pizzulli, che ha ben contrastato con notevole pressing le manovre del Casarano in fase di costruzione.
In sala stampa un rammaricato Vito Di Bari si è espresso così: «Peccato per la rete incassata per mancanza di attenzione; una squadra come la nostra non può commettere questo tipo di errore».
Domenica trasferta in Campania ad affrontare la Palmese per l’ennesimo impegno da un solo risultato utile: indovinate quale.
Nella foto in alto (ph Pejrò), la formazione iniziale del Casarano: Fernandes, Malcore, Rizzo, Ferrara, Logoluso, Morales, Pinto;
Milivcevic, D’Alena, Loiodice, Caiazzo
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Giuseppe Lagna
Casarano
Sconosciuti al fisco, fioccano le denunce
Guardi di Finanza in un’officina ad Otranto, una pescheria a Casarano ed un negozio di abbigliamento a Gallipoli
I Finanzieri della Compagnia di Otranto e di Maglie, nell’ambito dei controlli volti a contrastare l’evasione tributaria, hanno scoperto, anche a seguito di mirate analisi di rischio, di controllo economico del territorio e di riscontri preliminari, una attività di riparazioni meccaniche di veicoli in genere, una
di vendita di pesce e molluschi e una di commercio al dettaglio di abbigliamento, ubicate rispettivamente ad Otranto, Casarano e Gallipoli, completamente sconosciute al fisco.
In particolare, l’attività di riparazioni, gestita da un ex meccanico in pensione, avveniva nel garage della propria abitazione in mancanza delle prescritte autorizzazioni; per tale ragione si è proceduto al contestuale sequestro amministrativo dell’attrezzatura presente nel garage dell’officina.
Al momento dell’intervento presso le rispettive sedi delle menzionate attività di impresa, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto svariata di documentazione extra-contabile (in nero), che ha consentito di ricostruire, grazie anche all’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, il reddito non dichiarato al fisco, quantificato in circa 700mila euro di ricavi sottratti a tassazione.
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Casarano
Casarano e il gioco delle tre carte
Tra le pieghe della sentenza sulla querelle che vedeva contrapposta la giornalista Marilù Mastrogiovanni all’ex sindaco Gianni Stefano
dí Antonio Memmi
Sarà sicuramente successo anche a molti di voi, nei mercati o fuori dalle stazioni, incontrare qualche furbetto che ti propone il gioco delle tre carte.
Chi fa questo gioco ha generalmente un’abilità incredibile a cambiare quelle carte sotto al tuo naso e senza nemmeno che tu riesca a rendertene conto.
Un qualcosa di vagamente simile sembra essere successo anche a Casarano.
È comparsa infatti sui social una notizia che parla dell’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni nella tristemente famosa querelle che la vedeva contrapposta all’ex sindaco Gianni Stefano.
“Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero”, si legge in molti articoli e poi ancora, come dichiarazione a caldo dell’interessata: “Sono soddisfatta che la correttezza e il valore del mio lavoro giornalistico siano stati riconosciuti anche nella sentenza di secondo grado”.
Brava. Bisogna credere nella giustizia che, ancorché lenta e con mille problemi, riesce poi alla fine a sentenziare il giusto e, a differenza di chi sta dalla parte dei giudici solo quando emettono le sentenze che ci piacciono, bisogna essere tra quelli che credono sempre nel loro lavoro.
Poi però, sapete com’è la curiosità… per capire meglio di cosa si stia parlando e non essendo ancora disponibili le motivazioni complete della sentenza, ci si deve accontentare del cosiddetto documento dispositivo di tale provvedimento che però, onestamente, confonde un po’…
Sì perché se cercaste la frase in cui si parla della veridicità delle inchieste giornalistiche… non sareste in grado di trovarla, così come se cercaste anche il passo in cui la corte di Appello riconosce la correttezza ed il valore giornalistico della brava e coraggiosa giornalista… beh… nemmeno… anzi, non trovereste nemmeno scritto il verbo “assolve”!
Invece, qualora con un piccolo sforzo leggeste un po’ più avanti nel documento, trovereste un altro passo molto interessante che dice: “condanna, altresì, Mastrogiovanni Maria Luisa alla rifusione delle spese sostenute dall’imputato Stefano Gianni che liquida in euro 1500,00”.
Ammetto che non siamo tutti avvocati e forse al tribunale scrivono una cosa e vogliono dirne un’altra ma… non avete anche voi quel vago sentore che abbiano provato a farci il gioco delle tre carte?
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