Alessano
Alessano, progetto al centro
Sempre più Città dell’Accoglienza. Per un percorso guidato, la proposta progettuale ribalta l’ingresso al centro del borgo antico spostandolo da Piazza Don Tonino Bello a via Portanova
L’amministrazione comunale di Alessano e il gruppo di progettazione composto dallo Studio Conversano e dagli architetti Mirko Nicolardi e Arturo Imperato hanno presentato alla cittadinanza il progetto esecutivo candidato al finanziamento regionale per il miglioramento della fruizione degli attrattori turistici.
Alla presentazione presso la sala convegni di Palazzo Sangiovanni in Piazza Castello, insieme agli stakeholders del territorio, hanno preso parte: il sindaco Francesca Torsello; il funzionario della Soprintendenza di Lecce, Arch. Antonio Zunno; la responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Arch. Tiziana Campanile e i tecnici incaricati.
Particolarmente significativo al riguardo si è rivelato il partenariato con Charles Adriaenssen, attuale proprietario di Palazzo Sangiovani e promotore attento della cultura salentina nell’ottica di un mecenatismo moderno, nonché fondatore e manager del gruppo discografico indipendente Outhere, rappresentato all’incontro dalla signora Diane De Spoelberch.
“L’idea fondante del progetto, che rientra nella visione di Alessano come Città dell’Accoglienza perseguita dal Comune”, spiega il sindaco Francesca Torsello, “è quella di riammagliare tutte le parti del borgo antico per integrarle tra loro e per far vivere al visitatore un percorso esperienziale totale, partendo dall’indubbia suggestione della devozione a Don Tonino Bello, per promuovere percorsi alternativi, storico-culturali, alla scoperta delle bellezze e del patrimonio immateriale del territorio”.
La proposta progettuale ribalta l’ingresso al centro del borgo antico di Alessano spostandolo da Piazza Don Tonino Bello a via Portanova. In tal modo i visitatori sono invitati ad un percorso guidato che passa da piazza Mercato/piazza Castello fino all’antico quartiere della Giudecca, a piazza Oronzo Costa e, attraverso via Comneno con i suoi palazzi storici e il tessuto residenziale minuto, giunge in Piazza Don Tonino Bello, con la chiesa del SS Salvatore, il MIMAC (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea), la scuola di Pace, la Fondazione e la casa di Don Tonino Bello.
Piazza Castello e Piazza Mercato saranno basolate e riconfigurate, nella fruizione carraia e pedonale, nell’illuminazione pubblica e nell’arredo, per renderle luoghi di sosta, aggregazione e spazi aperti funzionali ad ospitare eventi e manifestazioni culturali e di pubblico interesse; Piazza Don Tonino Bello sarà riqualificata con una nuova ribasolatura.
L’idea è inoltre quella di condurre i visitatori attraverso un percorso che mette in comunicazione due delle porte più antiche della città e riconcilia il centro del borgo al paesaggio rurale fuori dal borgo.
Particolare attenzione è stata prestata alla sostenibilità ambientale, con l’ utilizzo di materiali naturali o riciclati (e riciclabili), il ripensamento dell’illuminazione pubblica, la previsione di una cisterna interrata per la raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche, inoltre è stata progettata la predisposizione di colonne di ricarica per il servizio di bike sharing con pedalata assistita e per il servizio di eco car sharing territoriale.
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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