Alessano
Forza Venite Gente – Frate Francesco
Presentare lo spettacolo sulla vita di San Francesco, nella Piazza don Tonino Bello ad Alessano, di fronte alla casa-museo dedicata a don Tonino Bello, con questi ragazzi considerati gli ultimi, perché provenienti da esperienze negative ed affidati ad una casa di recupero per tossicodipendenti… tra sogno e realtà, ho immaginato don Tonino tra il pubblico di Alessano: lo vedo seduto tra i suoi familiari e amici e non nei posti di prima fila riservati alle autorità. Il suo sorriso luminoso, contagiante, dolce ed ammiccante di contentezza, simpaticamente complice e gratificante. Ma questo dura solo un attimo, perché appena sente i ragazzi dietro le quinte nella chiesa, lo vedo subito correre verso di loro: tutti lo guardano stupiti e felici, perché seppur famoso vescovo, lui ha un abbraccio, un sorriso, una pacca sulle spalle, una parola di incoraggiamento per tutti. Insomma, diventa subito uno di loro. Lo guardo commosso, un po’ in disparte, ma lui mi si avvicina e mi chiede “Di dove sei?”. Io rispondo con gioia “Di Tricase”. Mi abbraccia forte, come se volesse abbracciare tutti i tricasini; i suoi occhi sono lucidi come il nostro mare quando si mostra agli innamorati; sento che dal suo cuore, mentre batte vicino al mio, ancora una volta sgorgano queste parole: “Dà Signore a questi miei amici che lascio la forza di osare di più.”; ma il mio immaginario subito cambia, va oltre. Sento la sua voce che parla ai ragazzi, chiedendo scusa per tutti noi perbenisti, dicendo che forse la loro condizione si era determinata anche un po’ per colpa nostra. Le parole prendono il cuore quando comunica che la loro croce è provvisoria, che il Dio della storia ci ha dato il nostro Gesù, che è venuto per i malati più che per i sani e che è morto e risorto per ognuno di noi; che vivremo momenti splendidi della storia; e poi ancora racconta a ragazzi e ragazze, che ormai sono affascinati dal suo parlare così unico e sincero, che in quella chiesa aveva ricevuto i primi insegnamenti di catechismo, che proprio lì gli erano stati impartiti tutti i sacramenti, che in un banco di quella chiesa soleva sedere a pregare sua madre e che da quegli insegnamenti pieni d’amore e di dolcezza aveva imparato ad amare Maria, donna dei nostri giorni, madre di Gesù e di tutti noi, ma anche a mettere al primo posto i poveri, gli esclusi, gli ultimi, gli emarginati. Sapeva da sempre che il Signore Gesù teneva un’ala di riserva per ciascuno di noi, e che lui non può volare se non ci tiene abbracciati. Dice tutto questo ai ragazzi e alle ragazze impegnati nel musical, che sono incantati e certamente un po’ sorpresi per il suo modo di amare senza pregiudizi, ma solo di un amore gratuito, proprio come San Francesco, la cui storia stiamo per rappresentare. A questo punto, d’istinto e con le lacrime agli occhi, cerco di avvicinarmi per abbracciarlo e ringraziarlo per la fiducia che ha trasmesso ai miei ragazzi, ma lui è già tornato tra la sua gente, ed il nostro spettacolo sta per iniziare: il nostro Santo è venuto a trovare i suoi poveri, a donare loro un pezzo di seta pura: i suoi sentimenti. Qualcuno dei ragazzi, con un nodo in gola, durante la preghiera di rito che facciamo prima dell’inizio dello spettacolo, dice ad alta voce “Ma cosa stiamo per rappresentare? La storia di San Francesco o di San Tonino?”. La musica copre il silenzio e le parole, ancora una volta, canteranno “Forza venite gente!”. Ma questa volta il messaggio d’amore è più forte che mai; perciò amare, amare e amare! E donare! E in questa luminosa e frizzante sera di ottobre, i grandi protagonisti sono due: Francesco e Tonino. Grazie.
Alessano, 25 ottobre 2009
Renato Elia
Alessano
OLC e Istituto “Salvemini”, insieme per la sostenibilità
Collaborazione tra aziende e scuola di Alessano per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile

Nasce una nuova collaborazione tra i ragazzi dell’Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano e la OLC di Specchia.
Un progetto per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile.
Una collaborazione tra aziende e scuola, per fare rete e mettere insieme esperienze e competenze, che genera confronto e discussione per nuove idee e stimoli che guardano al futuro con passione e grinta.
Le aziende partner coinvolte nel progetto oltre alla OLC SRL (con l’ingegnere Antonio Bramato) sono: Pedone veicoli group di Matteo Pedone; Pizza Ricambi di Lucugnano (Tricase); e l’azienda D’Alessandris.
All’iniziativa, sostenuta dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, parteciperanno gli insegnanti del dipartimento di meccanica e meccatronica del “Salvemini”, (Matteo Scarcella, Francesco De Giorgi, Carlo Carrozzi, Massimo Chiarello e Roberto Romano) che accompagneranno nel progetto i loro studenti della classe 4DMM del corso.
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Alessano
Petizione in piazza verso le 500 firme ad Alessano
Il paese si è mobilitato per richiedere di rivedere la collocazione degli arredi pubblici tra la chiesa madre e la torre dell’orologio

di Lorenzo Zito
I nuovi arredi pubblici in una delle piazze più iconiche del Basso Salento destano perplessità. Un gruppo di cittadini lancia una petizione e la miccia, dopo la pubblicazione sulle pagine del nostro giornale, deflagra fragorosamente.
Siamo ad Alessano. Luogo del contendere è un pezzo d’identità non solo del paese in causa ma dell’intero Salento. Lo racconta la toponomastica: piazza Don Tonino Bello.

Per “salvaguardarne storia ed ospitalità”, Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese indicono una raccolta firme. La chiamata alle penne mira a richiedere all’amministrazione la rimozione (o la rimodulazione) delle nuove panchine che hanno trovato dimora tra la torre dell’orologio e la chiesa madre, al fine di ottenerne una sistemazione più gradevole e meno impattante. Le immagini che fanno il giro del web (e che abbiamo pubblicato) peraltro raccontano già di alcune manovre finite male: auto contro gli arredi, frantumati.
Il tema scalda la piazza: l’intera città vuol saperne di più, si informa, ne parla, si esprime. Giunge notizia dell’approfondimento cartaceo su “Il Gallo”. All’arrivo in paese, due settimane fa, il nostro team addetto alla distribuzione del giornale è atteso sull’uscio: “Oggi ad Alessano i giornali vanno a ruba”.
Su quel numero, il sindaco Stendardo, chiamato in causa dalla nostra Redazione, afferma di aver ascoltato da subito le rimostranze; si dice stupito della raccolta firme (“vista la disponibilità al dialogo”); commenta con perplessità la prima sede individuata dai promotori (il vescovado) per mettere in atto l’iniziativa. Vi rimandiamo, qualora non abbiate avuto modo di sfogliarla, al nostro sito www.ilgallo.it per leggere l’intervista completa.
Nel frattempo, tra un fine settimana e l’altro, l’elenco delle adesioni si allunga. Ad oggi, i ben informati dicono che a giorni verranno annunciate 500 firme. Al netto di come si possa pensarla, sarebbe una memorabile espressione popolare. Per coglierne la portata, considerate che all’appuntamento politico più sentito, le amministrative, si recano alle urne in 2mila (compresa la frazione di Montesardo).
Giunti a questo punto, i promotori dell’iniziativa (Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese) hanno ritenuto di tornare in contatto con la nostra Redazione per produrre, a freddo, alcune precisazioni su una serie di passaggi sin qui trattati. Le pubblichiamo qui di seguito: chi siamo noi per spegnere la miccia?
“Con noi non hanno parlato”
“Sentiamo il dovere di fare un po’ di chiarezza, non fosse altro perché, allo stato, riteniamo di avere precisi obblighi di trasparenza e correttezza nei confronti delle centinaia e centinaia di concittadini che hanno già sottoscritto la petizione ancora in atto. Andando per ordine, occorre innanzitutto precisare come in merito alla recente sistemazione di Piazza Don Tonino Bello, l’amministrazione comunale abbia effettivamente incontrato i commercianti e sentito le loro lamentele, non invece tutti
i promotori dell’iniziativa popolare, ai quali, purtroppo, non è stato esteso l’invito”.
“L’ufficio anagrafe? Ma quando mai?”
“E’ doveroso inoltre evidenziare che il gruppo promotore della petizione non ha mai richiesto di utilizzare l’ufficio anagrafe per la raccolta delle firme, né mai, da parte dell’amministrazione, è stata suggerita “la collocazione in piazza, con l’autenticazione a cura di un consigliere comunale”. Al contrario, è stata offerta la collaborazione degli uffici comunali durante l’orario di lavoro e nella sede municipale, per quanto, dovendo noi garantire il diritto alla partecipazione democratica anche ai lavoratori e studenti, evidentemente liberi da impegni solo durante il fine settimana, abbiamo ribadito l’esigenza che la raccolta e la conseguente autenticazione delle firme avvenisse direttamente in piazza, il
sabato (mattina e pomeriggio), nonché la domenica (solo mattina), dal 9 febbraio 2025 al 23 marzo 2025”.
“Il vescovado perché…”
“Anche per tale ragione, preso atto dell’indisponibilità dei preposti ad autenticare le firme fuori dall’orario di servizio, abbiamo ritenuto di estendere l’invito al signor sindaco nonché ai signori amministratori. Invito – si precisa -, ad autenticare le firme e non a condividerne i contenuti attraverso la sottoscrizione della petizione! Nella detta occasione, in relazione alle date indicate, abbiamo anche reiterato la richiesta di occupazione del suolo pubblico, ma tutto è risultato vano. Infatti, non avendo ricevuto riscontro alle dette ultime istanze, in data 10 febbraio scorso, previa disponibilità assicurata da un consigliere di minoranza, abbiamo formalmente comunicato al sindaco, nonché alle altre
parti interessate, che si sarebbe proceduto all’inizio delle operazioni di raccolta e autentica delle firme, le quali, inizialmente, data l’utilizzabilità di una sala situata proprio a ridosso della Piazza oggetto della petizione, ovvero nel vescovado, sono state ivi apposte, salvo, dal weekend successivo, continuare la raccolta sul suolo pubblico, all’uopo nuovamente richiesto e regolarmente concesso”.
“Nessuno scopo terzo”
“Pertanto, non comprendiamo lo stupore del sindaco nel constatare che la raccolta firme proceda e prosegua, non avendo noi registrato, allo stato, alcun elemento di novità che possa indurci a interrompere l’ iniziativa, che ricordiamo – ove mai possa essere sfuggito, ancorché più volte tratteggiato a chiare lettere -, non ha altro scopo se non sollecitare una seria e profonda riflessione sui recenti interventi di arredo operati in Piazza Don Tonino. Ciò doverosamente precisato, resta forte il convincimento che alla fine la volontà dei cittadini di Alessano, espressa attraverso la petizione popolare in atto – strumento, come noto, di piena e pura democrazia -, possa esser presa in considerazione, dando luogo al richiesto pubblico confronto, certamente utile alla comunità tutta”.
Alessano
Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette

Violento incidente stradale in serata sulla provinciale tra Montesardo (Alessano) e Ruggiano (Salve).

Coinvolte una Renault Captur ed una Fiat Multipla. Lo scontro, avvenuto attorno alle 21, ha provocato il ferimento di 3 persone su ben 7 viaggianti a bordo dei mezzi incidentati.

Di queste, due sono state condotte in ospedale in codice giallo a Tricase dal personale sanitario del 118. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni.

Per permettere le operazioni di soccorso, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e i carabinieri della locale Compagnia.

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