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Calimera

Calimera: perseguitato dalla burocrazia

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“Se questo è un uomo…”: ad ascoltare la storia di Brizio Pantaleo Castrignanò, 79 anni, di Calimera, viene persino spontaneo citare il titolo del doloroso capolavoro letterario di Primo Levi. Sì, perché nelle trame del quotidiano di un onesto cittadino, prossimo agli 80 anni, ci sono delle vicende e delle vicissitudini che hanno dell’incredibile e mettono a repentaglio la concezione stessa di dignità della persona. Originario di Calimera, per oltre un quarantennio conosciuto orafo e gioielliere, Castrignanò oggi vive su una sedia a rotelle in precarie condizioni di salute e con menomazioni e poli-amputazioni fisiche agli arti.


Colpa di un’attenzione morbosa e tutt’altro che amorevole, riservatagli dalla malavita organizzata locale, che lo ha avvolto nel proprio ciclone, infierendo sulla sua attività con tre rapine a mano armata e nove furti con buco, subiti in poco tempo. Come se non bastasse, oltre al danno, la beffa, visto che il gioielliere si è visto rispondere picche e respingere da tutte le assicurazioni, alle quali si era rivolto, per chiedere un sostegno, nonché dalle istituzioni preposte alla sicurezza. E siccome, se le cose vanno male, possono sempre andare peggio, Castrignanò, abbandonata l’attività per provare a godersi la pensione, nonostante i malanni fisici, una mattina di qualche anno fa si è visto recapitare a casa una multa di 28mila euro sulla tassa Irpef da Equitalia per un bilancio di 26 anni prima, con una lievitazione della cifra, ancora pendente, giunta a 40mila euro (all’inizio la cifra non doveva essere superiore ai 5 milioni delle vecchie lire).


Alla base della richiesta, ci sarebbe un errore tecnico da parte del commercialista che avrebbe sbagliato il calcolo della dichiarazione di un’utile, ma ciò che, al di là di tutto sorprende, è la “tempestività” con cui lo Stato si è ricordato del caso, facendo passare praticamente oltre un quarto di secolo dal fatto: tra l’altro, è paradossale riscontrare come una situazione del genere si possa protrarre tanto a lungo, mentre chi compie dei reati, dopo poco tempo se li ritrova prescritti o, male che gli vada, si ritrova a fare il Presidente del Consiglio.


Come se non bastasse, sulla questione l’uomo aveva peraltro già affrontato la Commissione Tributaria, vincendo il 1° grado. Senonché uno dei cinque figli (tutti laureati grazie ai sacrifici del protagonista di questa storia), Luigi, medico chirurgo residente in Emilia Romagna, si è recato a chiedere informazioni in merito, ottenendo dall’Agenzia delle Entrate rassicurazioni sulla risoluzione della vicenda, che, invece, resta tutt’ora aperta. A ciò, si aggiunge un altro punto: il figlio Luigi, da sempre impegnato nel sociale, per i suoi servizi pubblici in Chirurgia, deve ricevere dopo oltre un quarto di secolo circa 50mila euro mai retribuiti dallo Stato. Per la serie, lo Stato chiede, ma non vuole dare. Nonostante la complessità del caso e le molteplici richieste di aiuto a televisioni, politici, giornali ed enti, Castrignanò non ha visto soluzioni alla sua situazione, che si è ulteriormente aggravata: il “favore” espresso dallo Stato è quello semplicemente di dilazionare i pagamenti in 72 rate da 600 euro mensili, una somma che l’uomo non può reperire, a causa dei costi dell’assistenza di cui necessita in prima persona e di cui ha bisogno la moglie, anch’ella gravemente malata.

Silenzio da parte anche degli eminenti politici locali, che, tolta la striminzita dichiarazione di commento da parte di qualcuno, sono stati tutti latitanti, presi come sono da altri “improrogabili impegni”. Per questo, il figlio Luigi ha intrapreso una battaglia civile, per chiedere giustizia per suo padre, un uomo letteralmente abbandonato dalle istituzioni, che ha dovuto affrontare da solo la malavita, la malasorte e la malattia, facendo leva solo sulle proprie forze e la determinazione dei propri familiari. Qualche tempo fa, figlio e padre si sono incatenati davanti alla sede di Equitalia a Lecce in una manifestazione pacifica, per attrarre l’attenzione delle istituzioni; lo sforzo di un cittadino italiano in favore del proprio padre onesto prosegue, interpellando alcuni dei più noti legali italiani, affinché possano interessarsi della vicenda. Inoltre Luigi Castrignanò è intenzionato ad affrontare un’impresa sociale, ossia quella di appellarsi all’articolo 71 della Costituzione Italiana, che permette a ciascun cittadino, con la raccolta di 50mila firme, di presentare un d.d.l., per portare all’attenzione pubblica i drammi che le burocrazie italiane spesso sanno produrre: pertanto chiede a chiunque voglia sostenere moralmente lui e il padre in questa battaglia simbolica, di scrivere poche righe in busta chiusa (con spese anche a carico del destinatario) con numero di codice fiscale o di carta d’identità a Brizio Pantaleo Castrignanò, via J. Kennedy, 2, 73021 Calimera (Le). È un gesto semplice, che può ridare speranza ad un cittadino “ubriaco” di sofferenza.


Mauro Bortone


Arnesano

Xylella fastidiosa: si rischia la tragedia e il bis anche per le viti?

Minerva: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”…

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Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della xylella fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato oggi, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’unità operativa per lo sviluppo. 

Il tema? La xylella fastidiosa nel settore vitivinicolo.

Ora che il pericolo per le viti, dopo quello per gli ulivi, è sotto gli occhi di tutti significa lanciare un segnale al territorio.

I componenti di questo organismo hanno preso l’impegno di inviare proposte, suggerimenti, osservazioni, finalizzate alla redazione di un documento che sarà “accompagnato” dalla Provincia all’attenzione dei vari livelli istituzionali.

Il presidente Stefano Minerva, che ha convocato la riunione odierna, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”.

Il vice presidente con delega all’Ambiente, Paesaggio e Riforestazione Fabio Tarantino ha aggiunto “Abbiamo voluto confrontarci sul tema, volgarmente detto della xylella della vite, in quanto riteniamo che la Provincia debba essere portavoce, debba fare cassa di risonanza nei confronti dei settori produttivi e delle associazioni che li rappresentano, così come facciamo in qualità di Casa dei Comuni rispetto agli enti locali”.

E il consigliere con delega all’Agricoltura Paolo Greco ha aggiunto: “La questione xylella è un tema importante, sappiamo quanto abbiamo sofferto e quanto il tessuto agricolo, il paesaggio, l’ambiente stanno patendo nel nostro Salento. Anche per la Xylella della vite il monito deve essere quello di evitare di dare ascolto a prose, poesie e formule magiche, ossia l’humus intorno al quale il nostro territorio si è trovato a muoversi, ed affiancarsi invece completamente alla scienza e al rispetto delle prescrizioni previste. La nostra regione non può vivere una nuova stagione medievale come accaduto per la Xylella”.

Tutti i componenti dell’UOS presenti (Enti, Università, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali) sono intervenuti con punti di vista e proposte. 

I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di mantenere alto il livello di guardia su questa nuova forma di Xylella e l’esigenza di dotare il territorio di un piano di rigenerazione unitario.

Il dirigente del Servizio Politiche europee e Assistenza agli enti locali Carmelo Calamia ha, poi, ricordato come l’Unità Operativa per lo Sviluppo é un organismo consultivo creato dalla Provincia dal 1996, composto da 26 soggetti territoriali, chiamati e coinvolti sui temi dello sviluppo del territorio, che tornerà a riunirsi con più frequenza.

In seguito, ha illustrato ai componenti dell’Unità presenti lo stato di avanzamento degli ultimi 6 mesi di SaL.E., il progetto pilota finanziato alla Provincia di Lecce nell’ambito dei Patti territoriali. 

Il primo rapporto semestrale vede tutti i progetti avviati nel completamento delle prime fasi amministrative. Ci attendiamo ora un avanzamento significativo nei primi mesi nel 2025. La chiusura degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2026. Per fruire dei 30 trenta progetti pubblici e dei 6 privati, inoltre, si costruirà un itinerario virtuale, un collante unico, sviluppando una modalità innovativa di fruizione e di comunicazione”.

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Calimera

Tennis in Carrozzina, il Memorial Massimo Greco

A Calimera il torneo nazionale, unico nel meridione e primo in Italia, con il più alto montepremi. Dedicato a Massimo, ragazzo disabile di Calimera, divenuto anche consigliere comunale, amico di tutti, sempre molto vicino agli altri nonostante la sua disabilità

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Anche quest’anno atleti provenienti da tutta Italia si sfideranno nel Salento, sui campi del Circolo Tennis di Calimera, per un posto sul podio del 2° Memorial Massimo Greco, Torneo Open Nazionale Wheelchair, per la categoria Quad FITP-LAB 3.11 indoor.

Nel calendario FITP dei tornei, è il primo in Italia e unico nel meridione per la categoria tennis in carrozzina, con il più alto montepremi d’Italia: ammonta infatti alla cifra di 5000 euro.

L’evento si disputerà da giovedì 6 a domenica 9 marzo.

L’inizio del torneo nella giornata di giovedì è previsto per le ore 9 con partite previste sia la mattina che il pomeriggio.

Le premiazioni avranno luogo domenica 9 marzo al termine delle finali.

Il programma prevede incontri di singolare e doppio, maschile e femminile, e doppio misto, che si svolgeranno nel pomeriggio a partire dalle ore 14.

Teatro delle sfide sarà l’impianto completamente accessibile del Circolo Tennis G. Monosi in via Verdi 130 a Calimera.

La quota delle iscrizioni ammonta a €35 e le categorie ammesse sono maschile e doppio.

Termine delle iscrizioni 4 marzo, mentre il sign-in è previsto dalle 15 alle 17,30 del 5 marzo presso il Circolo o tramite mail (ctcalimeraasd@alice.it; info: 3339702415 – 3292727956 – 3208655826).

Il 2° Memorial Massimo Greco è organizzato dall’ASD Circolo Tennis Calimera e l’associazione 2HE – IO POSSO, sodalizio già rodato nell’organizzazione di tornei nazionali di tennis in carrozzina.

L’iniziativa gode del patrocinio dalla provincia di Lecce e dalla città di Calimera e si realizza in collaborazione con Federazione Italiana Tennis e Padel, Wheelchair Tennis, CONI e Comitato Paralimpico Italiano.

Per questa edizione si prevede di rinnovare il successo di partecipanti dell’anno scorso con circa una trentina di iscritti, provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Lo scorso anno, il torneo ha visto la vittoria di Salvatore Vasta (Volcano SportAbilia Catania) nel singolare e della coppia Salvatore Vasta – Pasquale Greco nel doppio.

Il Circolo Tennis, presieduto da Umberto Colella e con Gilberto Tommasi come direttore sportivo, attraverso questa manifestazione intende promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport e valorizzare il tennis in carrozzina, ricordando la figura di Massimo Greco al quale è intestato il Torneo.

Massimo era un ragazzo disabile di Calimera, divenuto anche consigliere comunale, amico di tutti, sempre molto vicino agli altri nonostante la sua disabilità.

Il 2° Memorial Massimo Greco è stato presentato presso la Sala Consiliare del Comune di Calimera (piazza del Sole), con l’intervento, tra gli altri, anche di Isidoro Alvisi, vicepresidente nazionale FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel).

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Appuntamenti

Bicinpuglia 2025, che gioia pedalare

Si riparte! Domenica 2 marzo a Calimera il primo di 34 appuntamenti. Tutte le tappe e le date della provincia di Lecce

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Riparte da una tappa salentina la carovana dei bikers per il campionato interregionale UISP di mountain bike per Bicinpuglia 2025.

L’ottava edizione del Trofeo La Mandra prevede in calendario anche sei Gran Fondo tra Puglia, Basilicata e Calabria, dieci Gran Premio XC e nove tappe del Trofeo dei Borghi.

Il primo appuntamento dei 34 previsti avrà luogo proprio nella provincia di Lecce, domenica 2 marzo, a Calimera.

L’evento segnerà anche la prima delle nove tappe della Challenge Bike Salento, che continuerà poi a Taurisano (16 marzo, Crocefisso della Macchia), Alessano (13 aprile, XC Alessano), Borgo Cardigliano (4 maggio, Memorial Alessandro Marano), Neviano (18 maggio, Trofeo Li Scorpi), Parco Torcito (22 giugno, XC Torcito), Supersano (21 settembre, XC Le Stanzie Cyclobike), Poggiardo (28 settembre, Trofeo S.S. StefaniCittà di Poggiardo) e Zollino (19 ottobre, XC Zollino).

Il campionato vede partecipare ogni anno centinaia di atleti provenienti da tutto il sud Italia.

Dieci, invece, le tappe del Gran Premio XC: si parte da Faggiano (9 marzo, XC Faggiano), poi Massafra (23 marzo, Trofeo MTB Città di Massafra), Castellaneta (30 marzo, XC Castellaneta), Avetrana (11 maggio, XC Avetrana, valevole come Campionato Nazionale Cross Country Uisp), Rutigliano (25 maggio, XC dell’Annunziata), San Pancrazio Salentino (1° giugno, XC San Pancrazio Salentino), Fasano (14 settembre, Trofeo Borgo Cocolicchio), Bitritto (5 ottobre, XC Bitritto), San Marzano di San Giuseppe (26 ottobre, XC San Marzano di San Giuseppe) e Putignano (2 novembre, Trofeo Masseria Papaperta).

La Challenge Bike Salento ed il Gran Premio XC insieme formano un altro torneo, la Super Challenge XC UISP, che al termine della stagione premierà chi farà più punti nei 19 appuntamenti totali.

Bicinpuglia diventa, anche quest’anno, Bicinbasilicata e BicinCalabria con le Gran Fondo, ben sei quest’anno: si parte il 6 aprile a Crispiano (Granfondo delle 100 masserie), per poi andare a Oppido Lucano (25 aprile, MTB Race), Picerno (15 giugno, Granfondo Monte Li Foj), Laino Borgo (6 luglio, Gran Fondo dei Bruzi), Pietrapertosa (20 luglio, Gran Fondo Pietrapertosa) e Matera (7 settembre, Gran Fondo Matera).

Tantissima l’attesa, infine, per il Trofeo dei Borghi, il campionato estivo serale: prima tappa a Galatina (8 giugno), poi Ginosa (29 giugno), Massafra (13 luglio, XC Night Race Città di Massafra), Crispiano (27 luglio), Castellaneta (3 agosto), Carovigno (10 agosto), Vaglio Basilicata (17 agosto), Rutigliano (24 agosto) e Mesagne (31 agosto).

Giovanni Punzi

Ogni anno c’è grande attesa ed entusiasmo ai nastri di partenza”, commenta il coordinatore di Bicinpuglia, Giovanni Punzi, “e il numero importante di eventi testimonia la voglia delle società affiliate UISP di organizzare e portare questa disciplina sportiva all’interno dei propri centri abitati e territori, per far conoscere le loro realtà sportive e, perché no, turistiche“.

Il segnale più forte”, conclude Giovanni Punzi, “arriva dalle nuove associazioni che si sono affacciate e lo hanno fatto con un grande spirito organizzativo”.

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